64. Oggi - Theodore Nott

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- Harry! -

Hermione e Blaise percorsero rapidissimi il corridoio che li separava dallo studio dove Harry e Susan stavano interrogando Rolf Scamander.

- Ragazzi, che succede? -

- Un gufo, Harry. Theo, sta per arrivare. Problemi a Hogwarts -

Avevano appena finito di parlare, quando una fiammata improvvisa annunciò l'arrivo a casa Zabini di Theodore Nott. La figura pallida, alta e sottile, vestita con uno scuro abito da mago, si girò verso il padrone di casa, slanciandosi in un abbraccio sconvolto.

- Cos'è accaduto, Theo? - Draco Malfoy si era avvicinato, posando la mano sulla spalla del suo vecchio compagno di casata.

Theodore Nott, dopo aver partecipato al viaggio con Hagrid nei territori abitati dai giganti, era tornato ad Hogwarts per restare. Dopo aver completato gli studi, aveva conseguito i suoi MAGO in maniera brillante e aveva fatto immediatamente domanda per la cattedra di incantesimi, che il vecchio professor Filius Flitwick aveva intenzione di abbandonare.

Minerva Mac Gonagall l'aveva accolto a braccia aperte, nonostante le perplessità di alcuni membri del consiglio e aveva avuto ragione di credere nel ragazzo. Era rapidamente diventato un docente amato e rispettato, molto dotato per l'insegnamento.

Il legame con il mezzogigante Hagrid, creato nel viaggio che avevano compiuto insieme, si era consolidato negli anni e non era insolito vedere i due a passeggio per le strade di Hogsmeade, nel loro tempo libero. Questo imprevedibile legame aveva portato anche altri ad avvicinarsi a lui: George e Ginny Weasley, con le loro famiglie, erano diventati tra i suoi migliori amici e, da quando Hanna Abbott, la moglie di Neville, aveva preso in gestione il Paiolo Magico, era una scena consueta, per gli abitanti del piccolo villaggio, vederli seduti tutti insieme, davanti a uno stufato e una burrobirra.

- Draco! - Theodore Nott si staccò a fatica dall'abbraccio con Blaise Zabini. Aveva il volto tirato; la voce e le mani tremavano. - Ragazzi! Buonasera a tutti. Perdonatemi ma venire a cercarvi mi è sembrata l'unica soluzione. Non credevo mai potesse succedere una cosa simile! Harry... qualcuno ha preso Hagrid. Minerva Mac Gonagall dice che è una persona che vi minaccia. -

Harry Potter sentì il gelo scendere lungo la schiena, paralizzandolo.

- Racconta Theo. -

Susan Bones gli passò una tazza di caffè e gli si sedettero intorno.

- Avevamo appuntamento al Paiolo, per la cena. Avevo finito le mie ore e corretto i compiti. Mentre stavo terminando, mi è arrivato un gufo. Non è arrivato in sala grande o in guferia, ma direttamente alla finestra del mio studio. Eccolo. -

Tese la mano e Terry Boots raccolse con i guanti la pergamena. La fenice. E una scritta crudelmente ironica: Mi avete lasciato solo, prendo con me un cucciolo che mi faccia compagnia. Saluti a Potter! A presto!

- Sono corso da Minerva, che mi ha detto dove trovarvi. -

- Sei andato al Paiolo a controllare? -

- No, Harry. Dopo aver parlato con la professoressa ho scritto a Blaise. Minerva mi ha indirizzato a voi, non appena ha visto la pergamena. Appena mi ha autorizzato, sono corso qui. -

Lo sguardo di Theodore Nott era pacatamente interrogativo. Non credeva che gli avrebbero tolto quella curiosità, perché si trattava di indagini ufficiali e per questo, rispettosamente non chiedeva.

- Fenice, Drago, vi va di andare a fare un sopralluogo? Raccogliete dati e testimonianze, se ci sono. Procederemo interrogando Theo e valuteremo se sia il caso di esaminare i suoi ricordi. Blaise, Neville, organizzate l'immediato trasferimento delle famiglie. Bisogna far andare anche Pixie a Hogwarts, insieme a Rolf. Susy, vacci a parlare, non si può più rimandare. Michael, Terry, analizzate la pergamena. Controllate il disegno della fenice, nel dettaglio. Theo, mettiamoci comodi, io e te. -

- Come avrà fatto, Harry? Hagrid è un mezzogigante! Gli incantesimi su di lui sono difficilmente efficaci! Merlino, spero non gli sia successo niente, avremmo dovuto essere insieme, ma io ero in ritardo con la correzione dei compiti e gli ho detto che l'avrei raggiunto! -

- Lo troveremo. - replicò Harry, scuro in volto come mai prima d'allora.

- Harry, non sono un Auror, sono solo un professore di incantesimi; ma Hagrid è mio amico. Se posso aiutare, per favore, lasciamelo fare. -

Il ritorno della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora