98. Oggi - Polisucco

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Un gufo si avvicinò a casa Tonks, picchiettando il becco contro il vetro della finestra. Un delicata mano femminile aprì le imposte, facendolo entrare. Gli porse qualche biscottino, quindi sfilò con attenzione la pergamena dalla zampa e lo lasciò volare via. Quindi prese una manciata di polvere nella mano e fece un passo nel camino scandendo con voce chiara:

- Presidenza di Hogwarts! 

***

Susan fece un passo, scuotendosi la cenere di dosso.

- La risposta – disse, allungando la lettera al suo caposquadra.

Harry srotolò lentamente la pergamena e lesse: Fenice aveva avuto ragione.

- George, ci siamo. Che notizie mi dai della polisucco modificata? 

- Dipende! Per me sono ottime notizie, per te non saprei. Sono riuscito ad allungare la durata. Non di molto, riesco a far arrivare la metamorfosi a due ore invece che una, ma bada bene che sono anni che ci lavoro, ormai! Ci avevo quasi rinunciato. E pensa che la risposta l'ho trovata quasi per caso. Vuoi fare qualche test? Non l'ho mai provata usando capelli di un bambino. Sarebbe meglio controllare la durata e la stabilità della metamorfosi, non è il caso che le incognite si presentino durante la missione. 

- Ok, Genio, siamo nelle tue mani! – sospirò Harry – Dobbiamo chiamarli e provare, poi prepareremo un piano d'attacco.

***

- Ecco! – esclamò Ginny, tagliando una piccola ciocca a ciascuna delle piccole Malfoy e facendola ricadere in due bustine etichettate.

Aveva raccontato alle bambine che avrebbe fatto loro una nuova pettinatura, più adatta a una strega. L'arrivo a Hogwarts le aveva incuriosite sulla vita delle streghe, non solo per i modi di fare, ma anche per le differenze nell'aspetto, così non era stato difficile convincerle.

Le bustine erano passate nelle mani di Hanna, che le aveva portate a Neville, diretto nella vecchia aula di divinazione.

- Ho i capelli! Sono due ciocchette, quindi ce ne resteranno ancora, per la prossima volta. La pozione? 

- George l'ha portata via camino. Manca solo l'ultimo ingrediente. – gli rispose Harry, versando la densa mistura in due bicchieri.

Fece cadere un paio di capelli in ognuno, porgendoli quindi a Draco e Hermione. Entrambi i calici assunsero una sfumatura verde dorata, spumeggiante come champagne e profumata di cannella. Draco e Hermione si guardarono negli occhi poi, dopo un breve conto alla rovescia, nel botta e risposta delle loro menti, buttarono tutto giù d'un sorso. L'effetto fu rapidissimo. In men che non si dica, sentirono il corpo diventare più piccolo, i muscoli meno definiti, la pelle e i capelli più soffici. Dopo pochi minuti, Sara e Claire Malfoy si guardavano, faccia a faccia.

- Che ore sono? Cerchiamo di monitorare seriamente questa cosa. – esclamò Hermione, che si era tramutata in Claire.

- Dai Harry, concordiamo le azioni, mentre teniamo conto del tempo che passa! – riprese Sara, con la voce di Draco.

Dopo un attimo di sospensione, l'aula di divinazione si riempì di risate, dapprima leggermente soffocate, poi senza freni. Lo stesso Draco ci mise parecchio a ricomporsi, asciugandosi gli occhi con uno sbuffo.

- Ok, la voce non va. O sto zitto, o dobbiamo chiedere a George se ha qualcosa per modificare la voce. Non posso camuffarla in alcun modo. 

- Tranquillo, so che ha inventato qualcosa molto tempo fa! Blaise, prova in presidenza, stava chiacchierando con la professoressa! 

Dopo qualche minuto, un esilarato George Weasley porgeva a Draco Malfoy una pillola per modificare la voce.

- Occhio, Malfoy! Questa modifica la voce per un tempo maggiore della polisucco! Sarà bellissimo vederti nei tuoi panni con la vocina delicata, dopo averti visto in tulle rosa con la tua voce. Parola mia, non credevo di riuscire a ridere, oggi! 

Poi George diede una pacca sulla spalla a Harry.

- Vi aspetterò alla Tana, Harry. 

- Non è voluta venire? 

- No, non capisco perché, ma dice che si sente più sicura a restare qui.

- Lo pensa perché crede che Ron non sia l'unico responsabile della faccenda. – intervenne Hermione.

I due si voltarono a guardarla.

- Oh, Harry, non guardarmi così! Non sono davvero Claire e non ho sei anni, accidenti! Le abbiamo letto la mente e non ne sono fiera ma credo che i suoi pensieri siano corretti! Lasciala stare qui, raddoppiate le protezioni alla Tana, non ci devono essere incidenti! 

Il tono di Hermione era alterato. Draco la guardava, sicuro di conoscere i suoi pensieri senza necessità di entrare nella sua mente. Ci sono dolori che non si dimenticano.

Il ritorno della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora