- Mi dispiace di non esserci stato al vostro matrimonio, Harry! E così siete una famiglia, tu e la mia sorellina.
Ron e Harry erano seduti a gambe larghe su una panca, nel giardino della Tana. Era tarda mattinata; Mollie stava preparando il pranzo con l'aiuto di Ginny, mentre Arthur non era ancora rincasato. George non li avrebbe raggiunti che nel pomeriggio, si era trattenuto a Hogsmeade per pranzare con una sua vecchia amica, Angelina Johnson.
Nell'erba leggermente incolta, Teddy Lupin stava facendo giocare il piccolo James con una pluffa. Entrambi gli adulti guardavano pensosamente i bambini giocare, rilassandosi e chiacchierando tra loro quasi distrattamente.
Harry adorava Ted e non perdeva occasione per andarlo a trovare o per invitarlo a casa sua. Da quando poi Jamie aveva cominciato a camminare, Teddy si era autonominato suo baby sitter ufficiale. Aveva confidato, in gran segreto, a sua nonna Andromeda che sarebbe stato lui a insegnare a James a fare il suo primo volo su una scopa.
- Se dovrà essere un cercatore bravo come suo padre e suo nonno, si deve allenare! – aveva affermato, orgogliosamente.
Andromeda Tonks aveva risposto con un sorriso sornione:
- Potrebbe diventare un cacciatore eccellente come sua madre, non credi?
- Donne... - aveva borbottato Teddy.
Dentro di sé, tuttavia, doveva ammettere che la zia Ginny era una vera forza e sapeva giocare a Quidditch, come cacciatrice, bene come non aveva mai visto fare a nessuno. Solo col pancione aveva rinunciato a salire su una scopa!
Ron non era tornato alla Tana per molto tempo. Ora però guardava il piccolo James Sirius con un po' di rimpianto: era un peccato essersi perso la sua nascita. Era un bimbo molto bello, somigliava ad entrambi i genitori nell'aspetto, ma era tutto Ginny nel carattere: una piccola furia. Si vedeva da lontano un miglio che il piccolo Lupin lo adorava, si sentiva quasi un fratello maggiore.
I due bambini, da quando era tornato, non gli si erano quasi avvicinati. Non lo conoscevano affatto: era la sua prima vacanza lì da tantissimo. I primi anni non era tornato neanche a Natale, sordo alle insistenze di suo fratello Charlie e, con gran rabbia di sua madre, non si era messo in viaggio neppure per il matrimonio di sua sorella Ginevra con il suo vecchio amico Harry Potter.
Harry non gliene voleva, questo l'aveva capito; così come non era più amareggiato per il modo in cui era partito. Tuttavia sentiva che qualcosa, nel loro legame, si era spezzato. Quando lo guardava, capiva che Harry non riusciva più a contare su di lui, ad avere fiducia che ci sarebbe sempre stato, come invece avrebbe fatto in passato. Non poteva dargli torto, in fondo, perché era vero: lui non ci sarebbe stato.
Poi c'era la questione di Hermione. Gli erano arrivate voci secondo cui Hermione si sarebbe messa assieme al mangiamorte. Draco Malfoy. Quando, disgustato, aveva chiesto chiarimenti a Harry, questi si era visibilmente irrigidito.
- La vita privata di Hermione è solo affar suo, Ron. Se vuoi sapere qualcosa su di lei, dovresti chiederglielo personalmente. Da quanto tempo non la vedi? Sei qui alla Tana e non sei neppure passato a salutarla, dubito perfino tu le abbia mandato un gufo, no? – gli aveva domandato, inarcando le sopracciglia, poi aveva proseguito – In ogni caso, Draco Malfoy è una persona di cui mi fido. È mio amico, Ron.
Dopo questa affermazione, Ron aveva lasciato cadere il discorso, con fastidio. Sarebbe andato a controllare di persona. Un voletto con la scopa e si sarebbe tolto ogni dubbio a riguardo! Magari avrebbe suonato alla porta di Hermione e si sarebbe fatto offrire un tè coi biscotti e avrebbero chiacchierato dei vecchi tempi.
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Il ritorno della Fenice
FanficIl passato ritorna a sconvolgere un presente che appare idilliaco. La Fenice rinasce dalle sue ceneri, marchiando le vite di tutti. I personaggi della storia sono frutto esclusivo della fantasia della scrittrice J.K. Rowling, cui spettano i relativi...