Sapeva dove si nascondevano.
Non c'erano dubbi erano loro, o almeno altri come loro che appartenevano a quella maledetta specie. Erano veloci, forti ed in cerca di sangue umano, soprattutto di notte le loro capacità e la loro sete erano amplificate, ma anche lei non era da meno, era una formidabile cacciatrice.
Non li temeva, ormai sapeva bene come affrontarli e conosceva i loro punti deboli.
Loro: i vampiri.
Lei: un'amazzone.Il suo nome era Ginevra (per tutti era Gin) e il suo sangue era misto, umana e amazzone, un mix unico. Sapeva di essere sempre in pericolo per questo, ma aveva imparato a non lasciarsi vincere dalla paura e a difendersi.
Sua nonna, l'amazzone Diana, le aveva insegnato tutto quello che sapeva e l'aveva addestrata per combattere, inoltre le aveva lasciato i bracciali, un'arma capace di respingere i nemici ogni volta che si sarebbe trovata alle strette.
I vampiri, sei anni prima, le avevano portato via la persona più cara che aveva: il suo patrigno Jake.
Un uomo alto e magro che l'amava come una figlia, un meccanico che le insegnò tutto sulle macchine, e anche quando sua madre se ne andò lasciandoli entrambi, lui continuò ad essere presente nella sua vita come una figura paterna.
Decise che avrebbe sfruttato le sue capacità per vendicarlo e per salvare delle vite, anche lei non era del tutto umana e quindi sarebbe stato sempre uno scontro alla pari contro ogni genere di creatura maledetta.Gin era sulle loro tracce da qualche settimana, doveva essere cauta e paziente, rendersi invisibile a coloro che si nascondevano nell'ombra e poi nel momento in cui sarebbero stati più vulnerabili, attaccarli senza lasciar loro il tempo di reagire.
Erano in tre questa volta, un maschio e due femmine, sicuramente lui le aveva trasformate, si capiva da come si guardavano.
Nei clan dei vampiri c'era sempre un leader (non importava se maschio o femmina), serviva un capo che dicesse cosa fare, chi colpire e dove nascondersi.
Gin ormai non provava più pena per i vampiri, una volta avvenuta la trasformazione la sete di sangue era incontrollabile e non si poteva più tornare indietro, non erano più degli esseri umani pertanto andavano eliminati.
Per lei cacciare era diventato un dovere e una missione, un modo attraverso cui dare senso a ciò che era.Era venerdì sera, Gin li vide entrare al "Roxy Road Pub", un locale fuori città piacevole e sempre affollato; in tanti la conoscevano lì, ma in pochissimi sapevano cosa lei fosse e cosa cacciasse.
Gin era alta, snella e slanciata, con un fisico asciutto e tonico e le curve al punto giusto, capelli biondi, lunghi e mossi che raccoglieva sempre quando era a caccia. Aveva gli occhi verdi con sfumature di giallo, un viso dolce e labbra rosate che risaltava col lucida-labbra. Indossava sempre degli orecchini che le regalò Jake per il suo 18° compleanno: due piccoli diamanti incastonati in una base in oro giallo che adorava.
Era senza dubbio una ragazza di 24 anni molto bella e sensuale, trasmetteva determinazione e sicurezza nel suo modo di fare. Essendo poi il miglior meccanico di auto della zona era sempre benvoluta da tutti e proprio grazie alla sua attività era riuscita anche a comprarsi una casa con garage dove lavorava.Gin scese dalla sua Ranger ed entrò nel pub; come al solito attirò gli sguardi di molti, soprattutto di coloro che non l'avevano mai vista.
Quella sera però fu lei ad essere catturata da una persona: il più bel paio di occhi verdi che avesse mai visto.
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L'Amazzone E Il Cacciatore
AdventureLei è una cacciatrice, in parte umana e in parte amazzone, con abilità molto speciali. Lui, insieme a suo fratello, è uno dei cacciatori più famosi del paese. Quando le loro strade si incrociano non solo saranno accumunati dalla "caccia" ma anche i...