Capitolo 34

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Man mano che si avvicinavano al mare l'aria diventava più salina e frizzante, entrava dai finestrini della macchina e scompigliava i capelli lunghi di Gin così li legò a treccia.
Durante il viaggio misero un album degli AC/DC e discussero animatamente sui loro gusti musicali.
Verso le 11 arrivarono al molo, parcheggiarono la macchina e si incamminarono abbracciati verso il lungo mare e la spiaggia.
Entrambi avevano indosso i loro giubbini in pelle, li tolsero e li risposero nello zaino.
Posarono gli asciugamani sulla sabbia e si tolsero anche scarpe e calze per fare una passeggiata a piedi nudi.
Gin corse verso il mare, la sensazione dell'acqua fresca sui piedi la faceva stare bene, Dean la raggiunse e le diede un bacio sulla fronte, adorava vederla felice e sorridente.
"Dean, volevo ringraziarti, è bellissimo stare qui con te. La mia vita è totalmente cambiata in positivo ed è solo merito tuo, completi quella parte di me che è sempre stata sola. Maya e Kate sono importantissime, sono le mie migliori amiche, ma non cambia il fatto che non ho famiglia, specie da quando non c'è più Jake".
Gin sentiva che finalmente aveva trovato la persona giusta a cui poteva dire tutto.
Dean la guardò teneramente e dopo averla baciata le domandò: "Ti va di parlarmi di lui?".
Lei distolse lo sguardo e lo voltò verso il mare, verso i suoi ricordi che teneva nella mente senza mai farli riprendere vita.
"Lo avrai già visto nelle foto che tengo in casa e nel garage. Lui era un po' come te, o meglio, aveva quel modo ironico di sdrammatizzare la situazione e alleggerire gli animi. Mia madre morì qualche mese dopo il mio 15° compleanno, io vivevo già con lui da parecchio per via dell'affidamento. Il giudice valutando tutto il contesto fortunatamente mi affidò a lui interamente, avevo 12 anni. Lui era davvero il mio papà, non lo chiamavo così ma era lo stesso, si prese cura di me come una figlia. Sai cosa mi disse la prima volta che mia madre me lo presentò? "Gin sei proprio una bambina in gamba, credo che ti insegnerò a cambiare le gomme dell'auto. Almeno se tu e tua madre doveste bucare saprai cosa fare". E lo fece davvero: prima come gioco e poi notando la mia curiosità per le auto e i motori mi insegnò tutto il resto. Devo a lui ciò che sono e ciò che mi sono guadagnata. Nonostante siano passati 6 anni mi manca molto".
"Si deve essere stato un uomo straordinario, mi sarebbe piaciuto conoscerlo. Quando ti vengono a mancare queste persone a cui si è legati profondamente è difficile poi vivere in un mondo dove loro non ci sono più. Poi col tempo te ne fai una ragione certo ma il vuoto che lasciano è incolmabile" disse Dean malinconico.
Gin si fermò, lo convinse a guardarla negli occhi, sapeva che stava parlando di suo padre John e intuiva, oltre al dolore, un certo senso di colpa, come se lo avesse deluso.
Gin gli prese la mano e se la mise sul cuore: "Dean... Loro sono sempre con noi, qui dentro. È grazie a loro se siamo cacciatori, siamo coloro che vivono nell'ombra per salvare delle vite o come nel tuo caso per salvare il mondo. Anche se non vuoi darlo a vedere percepiscò la tua afflizione per il peso che ti porti sulle spalle, su di te grava il destino di questo pianeta e in parte te ne senti responsabile, ma sei stato comunque portato indietro e questo dà speranza. Tu sei qui, sei in vita, ti è stata data una seconda possibilità, non usarla per compatirti, usala per fare ciò che è giusto. Forse un giorno vorrai aprirti completamente con me rivelandomi i tuoi segreti più oscuri, ma nel frattempo vivi il presente. Ti prego non sei più solo, io sono qua con te" disse Gin teneramente accarezzandogli il volto.
"Gin sei meravigliosa. Come fai ad essere così positiva? Cosa ci fa una creatura magnifica come te con un cacciatore sconsiderato come me? Non so come tu faccia, ma riesci a darmi quel sostegno che ho sempre cercato ma che non ho mai avuto. Ho sempre dovuto contare su me stesso, ma adesso con te è tutto diverso" era profondamente grato per averla trovata.
I loro sguardi innamorati si incontrarono così in un profondo e appassionato bacio.

L'Amazzone E Il CacciatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora