"Si lo so che devi andare via subito. Non ti nascondo la mia delusione, però so anche chi sei e qual'é il tuo compito Dean Winchester" disse Gin appena lo vide entrare in cucina.
Gli si avvicinò, gli prese le mani e guardandolo negli occhi continuò: "Promettimi solo che starai attento e che tornerai da me: io sarò qui ad aspettarti. Ti ho mai detto che hai degli occhi stupendi?".
Dean sorrise al complimento, le prese il volto tra le mani e disse: "Sei dolcissima grazie. Ascoltami: noi due dobbiamo parlare e chiarire molte cose. Ti devo delle spiegazioni e ti prometto che quando tornerò ti dedicherò molto più tempo di un mezzo weekend".
Dean fece una pausa, voleva fissarsi nella mente il profumo della sua compagna.
"Voglio che anche tu stai attenta, non metterti in pericoli inutili i demoni ti stanno cercando. E ricorda che la cosa vale anche per te: ti voglio qui quando tornerò" aggiunse.
La baciò intensamente e la strinse a sé per farle capire quanto ci tenesse a lei. Non sapeva quanto tempo sarebbe stato via e non voleva sprecare neanche mezzo secondo, il suo sapore e la sua fragranza lo inondavano di piacere.
"A presto, Dean" disse Gin.
"A presto tesoro" rispose lui.
Castiel gli appoggiò una mano sulla spalla e in un istante la cacciatrice si ritrovò nuovamente sola in casa.Nel pomeriggio provò a chiamare Maya e Kate, ma nessuna delle due le rispose.
Così prese le chiavi della botola, scese nel garage e entrò nel suo nascondiglio segreto.
Era da tanto che non faceva un'inventario delle armi ed era ora di fare scorta di sale e ferro.
Mentre sistemava un po' l'ambiente lo sguardo le cadde sul baule contenente gli oggetti lasciati da Diana ed appartenuti alle amazzoni.
Lo aprí e vide subito l'armatura e lo scudo per difendersi, c'erano poi delle armi tra cui un arco e una spada. Erano tutti quanti dorati esattamente come i bracciali e pesavano molto. Poterli indossare avrebbe significato essere ancora più forte e veloce, soprattutto adesso che era braccata dai demoni.
Le venne in mente allora il diario di Diana: si trattava del libro rilegato in pelle dove Sam trovò il rituale di guarigione della luna. Lo scrisse nella lingua di Gin e vi raccolse tutto quello che doveva sapere sulle sue origini di amazzone.
Decise che l'avrebbe portato in casa per riprendere la lettura che aveva interrotto tempo prima, le sarebbe stato di grande aiuto.
Fece poi una lista di tutto quello che le serviva e chiamò il suo fornitore di fiducia: Paul.Paul aveva un banco del pegno in città ed era un vecchio amico di Jake. Di recente Gin gli aveva sistemato l'auto per l'ennesima volta, non voleva proprio capirla che era tempo di cambiarla. Era molto riservato e non faceva troppe domande, gli bastava essere pagato. Aveva diversi canali commerciali per poter trovare tutto ciò che serviva alla cacciatrice.
"Ciao Paul, sono Gin. Come va?".
"Ciao Gin, tutto bene. Che posso fare per te?".
"Domani pomeriggio sul tardi passerò in negozio per fare un ordine come al solito. Volevo sapere se ci sarai".
Gin preferiva prendere gli accordi solo con lui.
"Certo ci sarò, passa quando sei più comoda" rispose Paul.
Gin lo salutò e chiuse la conversazione.
L'indomani sarebbe iniziata una nuova settimana.
Si sentiva diversa, adesso aveva un compagno e condivideva con lui i segreti più oscuri che potevano esistere.
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L'Amazzone E Il Cacciatore
AdventureLei è una cacciatrice, in parte umana e in parte amazzone, con abilità molto speciali. Lui, insieme a suo fratello, è uno dei cacciatori più famosi del paese. Quando le loro strade si incrociano non solo saranno accumunati dalla "caccia" ma anche i...