Capitolo 93

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"Gin è tutta la mattina che li chiamiamo, ma i telefoni sono staccati. Vedrai che presto richiameranno loro" disse Ellen.
La cacciatrice non rispose nulla, sentiva un gran mal di testa e le sembrava di andare a fuoco dalla febbre che aveva.
Non c'era altro da fare che lasciare che l'effetto del veleno passasse, doveva solo resistere e aspettare.
Sapeva che Dean non poteva tornare, avrebbe voluto solamente parlarci, sentire ancora la sua voce, solo quella l'avrebbe fatta stare meglio.
"Gin... Vedrai che starai presto meglio. Adesso sei qua con noi" intervenne Maya.
Kate le misurò la febbre, era 40,5°C ed esclamò: "Ragazzi dobbiamo aiutarla, prendiamo dei panni e dell'acqua, proviamo a farla scendere così".
"Si Kate hai ragione, ci penso io a preparare tutto. Tu intanto prova a farla bere piano piano con un cucchiaino" suggerì Ellen.
Quel maleficio sembrava fatto apposta per impedire che il corpo umano si reidratasse, era sicuramente un modo per aumentare l'agonia delle vittime, se anche fossero riuscite a scappare ne avrebbero pagate dopo le conseguenze.
"Mi dispiace ragazze, non volevo che accadesse tutto questo" disse la cacciatrice con un filo di voce.
"Tesoro non dirlo neanche per scherzo, ci prenderemo cura di te. Sei la nostra Gin e non ti libererai di noi" disse Kate stringendole la mano.
Gin sentiva che la mente stava per cedere, era difficile e doloroso restare sveglia ma si sforzava comunque di non perdere i sensi malgrado vedesse tutto distorto e i continui giramenti di testa.

La giornata passò lentamente, il suggerimento di Kate funzionò e la febbre iniziò a scendere piano piano e riprese a bere senza rigettare.
"Se Dean dovesse chiamare ditegli che lo sto aspettando... Grazie ragazzi, per tutto quello che state facendo per me" disse Gin sorridendo, poi si addormentò dolcemente, scivolò in un sonno sereno, si sentiva al sicuro circondata dalle persone a cui voleva bene e con al polso il braccialetto del suo compagno.
"Ash, portiamola in camera delle ragazze, nel letto riposerà meglio" disse Ellen.
Ash la prese in braccio e cercando di non svegliarla la portò in stanza, Maya e Kate rimasero a vegliare su di lei.

Poco dopo squillò il telefono, era Dean: "Ellen, sono Dean, dammi solo buone notizie".
"Dean, finalmente... Ma si può sapere cosa state combinando? Non si riesce mai a comunicare con voi!" puntualizzò Ellen.
"Non ho bisogno della predica adesso!" rispose lui seccamente.
Sam prese il telefono e mise il vivavoce: "Dean, vedi di piantarla con il tuo buonumore! Ellen, sono Sam. Allora cosa puoi dirci".
Ellen ignorò l'atteggiamento di Dean immaginava quanto fosse preoccupato, così disse: "Ragazzi, Gin è tornata".
"Cosa?! Quando?! Come sta? Passamela, voglio parlarci!" rispose lui impaziente.
"Questa mattina all'alba, Ash ha sentito il rumore di una macchina e l'ha trovata nel parcheggio" disse Ellen.
"Si può sapere perché non ci hai avvisati subito?!" rispose Dean sgarbato.
"Ascolta, Dean, capisco il tuo stato ma sono stufa del tuo modo di rispondere, perciò ora te ne stai buono e zitto e mi fai spiegare! Intesi?" replicò Ellen duramente.
Non sentendo più nessuna obiezione continuò: "Gin ha una brutta ferita alla fronte e delle lacerazioni ai polsi, le ho pulite e medicate, ma la cosa peggiore è che sembrerebbe sia stata avvelenata dalla strega mentre era prigioniera, ha passato tutto il giorno con la febbre alta, non riusciva neanche a bere un po' di acqua che subito la rimetteva. Non voglio neanche sapere quali porcherie aveva nel sangue... ".
"Adesso come sta?" domandò Bobby.
"Sembrerebbe meglio, la febbre è scesa di poco ed é riuscita a bere qualcosa, spero che domani se la senta di mangiare. È davvero una persona formidabile ad avere tutta questa resistenza" rispose Ellen "Dean non posso farti parlare con lei, al momento sta riposando e sembrerebbe un sonno tranquillo, preferisco non svegliarla".
"No no non preoccuparti, lasciatele addosso i bracciali mi raccomando. Hanno iniziato a brillare?" domandò lui.
"Si non hanno mai smesso. Ha chiesto di riferirti che ti sta aspettando. Chiamala domani, ti ha cercato per tutto il tempo" replicò Ellen.
"Lo farò stanne certa" rispose il cacciatore finalmente sollevato di sapere che era salva e comprendendo subito significato di quelle parole.

L'Amazzone E Il CacciatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora