Capitolo 81

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Gin si recò con la macchina di Kate al centro commerciale. Era certa che il covo della strega fosse lì, magari non dentro nel negozio ma molto probabilmente nei sotterranei.
Tra sé pensò "Ma perché questi maledetti mostri devono sempre nascondersi al buio e in posti schifosi! E soprattutto Gin: perché devi andare a caccia sempre di notte?!".
Non le piaceva affatto quella situazione e aveva un brutto presentimento che proprio non riusciva a levarsi di dosso.
Forzando la serratura riuscì ad aprire una porta di sevizio che dava accesso ad alcune rampe di scale che scendevano ai piani sotto. Accese l'interruttore e si illuminarono le luci al neon che seguivano la discesa verso il basso, ovviamente erano tutte tremolanti.
Quando giunse alla fine dell'ultima rampa, entrò in un corridoio basso percorso da altre luci al neon e da lunghi tubi appesi al soffitto, alcune giunzioni di essi perdevano gocce di acqua che cadevano a terra. L'atmosfera era lugubre e stagnante, Gin proseguì fino in fondo camminando nella direzione che percepiva grazie all'energia dell'anello, sentiva di essere sulla strada giusta.
Arrivò ad un bivio e si recò a sinistra facendosi continuamente guidare, più si avvicinava al covo della strega, più l'energia aumentava.
Entrò in una specie di locale, l'ambiente era macabro e orrendo: c'erano schizzi di sangue ovunque, resti umani e animali più o meno decomposti e per terra disegnato un pentacolo con candele e altri simboli esoterici.
Gin stava in guardia, l'oscurità non era di aiuto, non riusciva a vedere nessuno ma tutti i suoi sensi le suggerivano che era osservata.
Delle raffiche di vento la fecero voltare più volte allarmandola ancora di più.
Non era abituata alla stregoneria, contro i vampiri e i licantropi era diverso, persino contro i demoni sapeva come affrontare ogni tipo di situazione, ma le streghe, i fantasmi e questo genere di creature la mettevano in grossa difficoltà, considerando poi che erano in grado di manipolare le menti delle persone.
"Rivelati strega! Ti nascondi nell'ombra ma io sono qui per affrontarti!" disse Gin cercando di sfidare quell'essere senza lasciar trasparire la sua insicurezza.
"Ahahahah... La nostra cacciatrice è tornata" rispose la strega "Devo ammetterlo hai coraggio ad affrontarmi volontariamente... Erano anni, o meglio, secoli che non incontravo qualcuno in grado di ostacolare il mio potere!".
L'amazzone non disse nulla, seguitava a guardarsi attorno con attenzione.
Poi la strega continuò: "Tu nascondi qualcosa... Qualcosa di potente... Sarà un piacere abbattere tutte le tue barriere. Proverai un'agonia lenta e dolorosa finché mi implorerai di porre fine alle tua misera esistenza umana, ti strapperò il cuore dal petto e lo divorerò!!!".
"Mi fai ribrezzo, sei un essere immondo e orribile! Quante persone hai ucciso in tutto questo tempo! Il loro sangue è sulle tue mani!".
"Si ne ho uccisi tanti ed erano particolarmente invitanti e giovani, ma in pochi erano temerari come te!".
"Non ci provare maledetta! TI ANNIENTERO'!".
"Non ho mai visto un'energia così vigorosa, devo averla! SEIIII MIAAAAAAAAAAA".
La strega emanò dei suoni talmente striduli e penetranti che Gin non poté fare altro che accasciarsi a terra con le mani sulle orecchie, era come se la testa le stesse scoppiando, poi improvvisamente sentí un fortissimo colpo alla fronte che le fece perdere i sensi cadendo a terra.

L'Amazzone E Il CacciatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora