Capitolo 17

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"Ginevra questi bracciali sono per te. Sono il simbolo di una lontana schiavitù che vissero le nostre antenate; indossandoli renderai onore al loro sacrificio per la nostra libertà. Ricorda: solo tu potrai usarli, il loro potere e la loro energia risponderanno solo ad un tuo comando. Non esiste niente al mondo che possa danneggiarli, sono stati costruiti con una lega speciale di cui solo le amazzoni conoscono la mescolanza. Ti possono difendere dai colpi e da ogni sorta di pericolo, sono indistruttibili. Nipote mia: ora sei pronta ma per me è difficile lasciarti qui nel mondo esterno, sarai sempre esposta ai pericoli, presto o tardi sarai perseguitata per ciò che sei. Il mondo di oggi non ammette creature come noi, io ci ho provato tanto ad integrarmi ma evidentemente è più importante invidiarmi ed ostacolarmi piuttosto che vedere ciò che ho fatto finora dando giustizia. Tu però sei diversa hai vissuto sempre con loro, in parte sei umana e questo ti rende unica e speciale, sei a metà tra noi e loro; forse riuscirai dove io ho sempre fallito. Infine non dimenticarti di amare: un giorno incontrerai un uomo, un uomo buono e giusto che ti accetterà e ti proteggerà da ogni pericolo, anche se paradossalmente non ne avresti bisogno. Ricorda: una vita senza amore, eterna o mortale che sia, è una vita vuota e vana".
Queste furono le parole che Diana le disse prima di partire per sempre.

Doveva tentare, doveva essere più veloce di qualsiasi altra volta precedente, doveva lasciare che i bracciali la guidassero loro sapevano cosa fare. La volontà di salvarli era più forte di qualsiasi paura.
"Vi fermerò: bloccherò tutti i vostri maledetti proiettili e vi scaraventerò a terra senza più possibilità di scampo. Provateci e vi sconfiggerò tutti!!" disse Gin con tono risoluto.
"Si così ti voglio, sei maledettamente focosa. Ma non sfidarmi, te ne pentiresti amaramente!" la provocò Rubeus.
Gin era furiosa, non ne poteva più di quel demone, si voltò verso Dean e rispose: "Non importa cosa ne sarà di me: loro sono miei amici devono vivere, nessuno deve sacrificarsi per me".
Dean e Gin si guardarono nei occhi così intensamente che per un attimo tutto svaní, c'erano solo loro due.
I loro occhi parlavano dei loro sentimenti e dei momenti insieme che avrebbero voluto condividere, ma Dean perse i sensi era troppo debole, non ce la faceva più a resistere aveva bisogno di cure mediche e alla svelta.
Sul volto di Rubeus comparve un ghigno malefico, fu allora che diede l'ordine di sparare contro i fratelli Winchester.
Gin scattò in avanti e fece tutto senza pensarci: era velocissima, in un lampo si trovò davanti ai tre e all'Impala, i suoi movimenti seguivano la traiettoria dei proiettili, alcuni li bloccava con i bracciali, altri li faceva schivare spostando i tre cacciatori quel tanto che bastava per non essere colpiti. L'ultimo colpo ferí Gin di striscio sul braccio sinistro, quel proiettile stava per centrare il petto di Bobby.

L'Amazzone E Il CacciatoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora