Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSO

Capitolo 12

Alzo lo sguardo ormai frastornato e vedo che si avvicina Nathan, che si siede subito accanto a me. –Miriam, che succede?- mi abbraccia forte. Ne avevo proprio bisogno. Improvvisamente mi sentivo a casa.

-Sei scappata senza dire nulla e ho voluto capire il perché, così ti ho raggiunta- spiega mentre mi stringe a sé. Mi stacco dall'abbraccio allontanandolo dolcemente -Voglio andare via Nathan.. ti prego.. portami a casa- gli dico guardandolo in quegli occhi blu mare.

-No, piccola- mi accarezza la guancia e mi sposta un ciuffo di capelli cadutomi sugli occhi. –Siamo venuti qui per divertirci ed è quello che faremo- mi dice guardandomi, accarezzandomi uno zigomo.

-No, ti prego.. io non voglio..- mi interrompe -Shhh- mi sfiora le labbra con un dito. - Non ti lascio. Staremo assieme tutta la serata.. te lo prometto. Adesso asciuga queste orribili lacrime e torniamo dentro, come se nulla fosse. Ci sono io adesso con te. Va bene?- dice dolcemente. Io annuisco abbracciandolo. Poi lo guardo negli occhi. Sono così blu. Così perfetti. Così belli. Sento il bisogno di baciarlo. Mi avvicino. Lo bacio. Lui mi mette le mani sul viso e una danza incontrollata prende il sopravvento sulle nostre lingue. Dopo ancora qualche attimo, si stacca per guardarmi, poggiando la sua fronte sulla mia, facendo battere forte il mio cuore. Noto che si sofferma poi a guardare il cielo stellato sopra di noi.

-È una serata meravigliosa stasera. Amanda ha detto che alle 23 saremmo saliti in terrazza a guardare le stelle. Ti andrebbe di ammirarle insieme? - Sorrido leggermente, ricordando solo in quel momento che oggi era prevista la notte delle stelle cadenti. –Lo so, penserai che sia banale, dopotutto, ho accanto a me la stella più bella di tutte ma, mi chiedevo se accetteresti di brillare per me, stanotte.. –

-Nathan.. non so cosa dire davvero- balbetto un po', presa alla sprovvista.

-Dì solo che accetterai, nient'altro – giurai di aver visto un Nathan Denner.. nervoso? Per la prima volta?

-Beh.. sì, sì Nathan, mi piacerebbe – rispondo entusiasta e lui sfoggia un sorriso a 32 denti.

Poi, mi prende per mano e una volta in piedi, rientriamo dentro, senza più paure, senza più nulla da dover nascondere. Per qualche secondo avevo persino dimenticato tutto. Tutto quello che era successo era come.. scomparso. Quel bacio, quelle parole, quegli occhi, erano riusciti a placare la parte più incandescente di me.

Possibile che Harry non fosse venuto e lo avesse fatto Nathan? Perché? Perché Harry aveva reagito così male nel vedermi con un altro ragazzo che non fosse lui? Sapevo perfettamente che avevamo un regolamento degli amici che ci legava sin da bambini e che Io e Lui venivamo prima di tutto il resto, ma doveva anche ammettere che stavamo crescendo e che non tutto poteva rimanere illeso. Era ovvio che ne fosse rimasto deluso, ma era troppo per lui, sapermi felice, almeno per una sera?

Continuavo a chiedermi mentre salivamo le scale della terrazza per raggiungere gli altri ragazzi. Appena arrivati, rimasi sorpresa dal lusso che vi era in ogni dettaglio. La terrazza era enorme e ben fornita, ovviamente anche la casa lo era ma.. una terrazza così grande e lussuosa non l'avevo mai vista. Guardo meravigliata ogni singolo dettaglio -E' davvero bellissima- dico a Nathan. -Come fa a vivere in questo lusso?- gli chiedo mentre ci sediamo ad un tavolino, dato che non la conoscevo molto da questo punto di vista.

-Suo padre è un ricco e famoso telecronista internazionale, sua madre invece una stilista di fama mondiale in una casa di moda Londinese. Per quello che mi riguarda, gli affari di famiglia vanno a gonfie vele ogni singolo giorno dell'anno, o almeno queste erano parole di Amanda – lo sento sbuffare per poi bagnarsi le labbra

-Lei e la sua famiglia viaggiano spessissimo, più di dieci volte all'anno. Ricordo che sin da bambina non rimaneva più di qualche settimana a New Orleans e non avevamo mai del tempo per giocare insieme - alle sue parole rimango colpita.