Capitolo 52

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Sono con la testa sui compiti. Non riesco a mandare giù la storia e neanche le parole di Harry. Sono come dei cucchiai di medicina con quel sapore orrendo che vorresti sputare all’istante. Ecco. Ecco la mia vita. Piena di dubbi e pensieri. Uffa se potessi distogliermi di tutti questi problemi farei santa chiunque! Sono le 6:30 e mi gira in testa il pensiero di quella festa stasera.. chissà se Nathan ci va.. il figlio di Jack, che ha circa 18 anni, lo gestisce spesso lui il locale e quando organizzano, lui lo invita sempre.. ma perché non me lo ha detto? Insomma.. è vero che non so neanche se mi ha invitata ma.. Nathan me lo avrebbe detto. Magari neanche lui ci va, o l’ha dimenticato, o magari è una serata tra ragazzi ma.. spero che non sia il suo solito mistero..  beh.. l’unica cosa che so è che devo chiudere subito i libri perché è inutile continuare a studiare quando hai altri pensieri  in testa. Metto le pantofole, adoro quel calduccio che si crea quando entrano  contatto con i piedi e apro la porta della mia stanza per scendere in cucina. Mentre la apro, vedo quella di mia sorella socchiusa. Quando mai? Mi avvicino per sbirciare e la vedo passare velocemente di scatto. Per un attimo mi spavento. Poi guardo meglio. È tutta vestit elegante anzi.. a quanti vestiti ha, è nel pallone.. come ogni volta, non sa che mettere..

“Qual è meglio? Rosso fuoco e brillantini o nero e bianco?” dice guardandosi allo specchio mentre si prova addosso prima uno e poi l’altro indecisa. Ridacchio tra me e me per le facce che fa allo specchio e poi vedo e capisco che si è accorta di me. Getta gli abiti sul letto e si dirige alla porta e la apre scontrosamente. Credo sia arrabbiata da come mi guarda. Mi verrebbe da ridere.

“Che cazzo mi spii?” mi dice con la solita voce scontrosa. Per quanto era al femminile prima adesso sembra totalmente un’altra persona.

“Stavo solo vedendo che facevi..” dico facendo spallucce “E comunque.. meglio l’abitino nero per stasera..” dico cambiando discorso per poi girarmi e dirigermi in camera mia. Mi chiama.

“Aspetta!” mi fermo e la guardo curiosa. “Come sai di stasera?” mi chiede curiosa. Sorrido.

“Beh.. me l’ha detto Harry.. cosa che invece avresti dovuto fare tu, scommetto..” dico con voce birbante. Credo sia imbarazzata. Rido.

“Si, scusa..” si passa un mano dietro il collo. “Comunque, tu vieni stasera al Night Guys?” ovvero il locale.

“No, e tu ci vai invece? Con Andryu scommetto no?”

“Si, e con la mia comitiva”

“Ma a che ora è?”

“Dalle otto in poi..” dice per poi rientrare in camera e prende degli orecchini dal portagioie mettendoseli davanti allo specchio. Mi affaccio alla porta e la guardo. Mi assomiglia così tanto di aspetto. È bella come me. ma se qualcuno ci conosce ci distingue subito. Chiunque! Poi, intravedo che dallo specchio si accorge che la riguardo. Si gira verso di me.

“Mi spieghi perché oggi c’è l’hai col guardarmi?!” ritorno alla realtà. Sinceramente neanche io lo so.

“Ehm.. niente, divertiti stasera e non fare tardi scema” dico chiudendole la porta per poi scendere in cucina.

**

Sono le 10. Pensavo che standomene a casa mi sarei “divertita” di più. Uffa. Non so che fare e quello che sto facendo al momento è stare spaparanzata sul letto  a fissare le lancette dell’orologio. Forse mi sarei divertita un po’ di più se fossi andata alla festa. Magari con gli amici e un po’ di musica la noia sarebbe passata. Dopotutto mica adesso perché mi devo riprendere non devo uscire più! Anzi.. sarebbe stato un modo per “riabituarmi” alla confusione.

Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora