Capitolo 19

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-ti-ti-ti-

-ti-ti-ti-

Ecco la sveglia che suona. Apro gli occhi e la spengo, ancora assonnata. Sospiro, poi mi alzo. Vado in bagno per svolgere le solite azioni. Dopodiché, torno in camera mia e decido cosa mettermi, indosso le mie all star e lascio i capelli sciolti, mettendomi però un fermaglio rosso laterale, lasciandomi cadere un ciuffo.

Scendo al piano di sotto e trovo già Ginny seduta a fare colazione. Wow. Di solito è sempre l'ultima. Mi siedo e la saluto lo stesso.

-Giorno - le sorrido.

-Giorno Miri-. Sorride. Sembrava di buon umore. La guardo bene.

-Perché quel sorrisetto? È successo qualcosa?- le chiedo curiosa.

-Nulla di importante - sorride di nuovo e attinge un biscotto nel suo latte. Mia mamma entra in cucina dalla porta del retro, dopo aver steso il bucato, già pronta in tenuta sportiva per uscire da un momento all'altro.

-Buongiorno ragazze, ho appena fatto i pancake ne volete?-

-Volentieri - le rispondo. Decido di prendere lo sciroppo d'acero. -Ok vi lascio il vassoio sul tavolo, vado a lavoro, fate le brave, a più tardi -

-A dopo mamma- diciamo in coro. Esce di casa dopo aver caricato il suo borsone sulle spalle.

Visto che siamo di nuovo sole, decido di continuare il discorso di prima con Ginny. -Allora..- mentre verso lo sciroppo su un pancake -Cosa hai fatto ieri sera?- le chiedo. Immaginavo avesse passato una bella serata.

-Non vuoi veramente saperlo – dice, sorseggiando il suo caffè dalla tazza di Spongebob.

- Se te lo sto chiedendo, un motivo ci sarà – rispondo straniata. Perché non voleva dirmelo?

-E va bene. Sono andata ad un pub ieri sera – dice in tutta tranquillità. Tutto qui?

-Capisco, e con chi ?- taglio il pancake e ne porto un pezzo in bocca.

-Con Andrew e amici –aggiunge impassibile e davvero non capisco perché poco prima stesse ridendo.

-Okay e.. è successo qualcosa in particolare? Avete passato una bella serata? Andrew ti ha fatto un regalo? –

- Invece di fare tutte queste domanda a me, perché non chiedi al tuo ragazzo cosa ci facesse lì, ieri sera? Ti assicuro che la cosa ti sembrerà alquanto interessante – rimango agghiacciata dalle sue parole. Stava davvero tirando il ballo l'argomento 'Nathan'?

Mi interrompe la vibrazione del mio telefono. È un suo messaggio. Lo sblocco, leggendolo.

Da Nathan:

*Giorno principessa.. passo a prenderti stamattina?

A Nathan:


Buongiorno. Sì, va bene


Da Nathan:

Dieci minuti e solo lì da te, a dopo.*

Ancora tesa e scombussolata per la conversazione con Gin, metto via il telefono. – Okay, non so cosa tu stia insinuando ma smettila, va bene? Non è divertente – la avviso, finendo subito il mio pancake e del succo di mela.

-Io ti ho solo avvertita – le sento dire, sparecchiando.

Poi, salgo su a prendere la mia roba.

Oggi era il giorno in cui avrei parlato con Valerie. Nulla poteva andare storto.

Dopo una decina di minuti circa suonano alla porta.

-Vado io!- mi precipito alla porta e apro.

-Hey – saluta, guardandomi dalla testa ai piedi.

Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora