Capitolo 42

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[Cosa era successo mentre ero fuori con Harry a parlare]

-POV di Nathan:

“Amore” mi dice fermandosi e mi guarda “Adesso basta giravolte, o finirò per svenire, davvero” sorride. Io rido.

“E va bene” gli dico sorridendo e la bacio.

“ Adesso vado un po’ fuori a riprendere fiato ok?” mi dice.

“Ok, io vado dai ragazzi, a dopo amore” la bacio sulla fronte e vado in giardino. Lei esce dalla porta d’ingresso.

Dopo circa qualche secondo che è uscita, decido di approfittare di questo momento che non è in casa per salire su. Sono curioso di sapere che mi deve parlare. Salgo le scale facendo finta di niente ma cercando comunque di passare inosservato. Appena arrivo, sono di nuovo al punto di prima. Quale porta? Che cazzo. Decido di camminare un po’ e addentrarmi comunque nel fitto corridoio scuro. Dopo qualche passo, vedo una porta quasi socchiusa e un filo di luce che ne mostra l’apertura e che qualcuno è dentro. Decido di andare verso quella porta. Entro e faccio tutto cautamente. In quella stanza c’è solo un letto enorme viola e arancione, un armadio, un comodino e una Tv. Credo sia una stanza da letto. Non c’ero mai entrato. Non conoscevo questa parte della casa. Faccio qualche passo verso il letto e poi sento che la porta si chiude. Mi giro di scatto verso essa. Non c’è nessuno. Sono un po’ agitato ma tutto questo mistero comincia ad innervosirmi. Mi rigiro verso il letto e trovo seduta Amanda con le gambe incrociate al solito delle ragazze. Mi guarda con sguardo seducente. È maledettamente aggressiva vestita, ma non mi importa, anche se il minimo che posso fare è scrutarla per bene. Resto a guardarla e poi rompo quel “silenzio” passibile.

“Che ci fai qui?” le chiedo con voce roca.

“Beh.. non c’era qualcuno che doveva parlarti?” dice con voce antipatica e sorride.

“Hai detto bene.. qualcuno che doveva parlarmi… non illudermi” deglutisco. Ammetto che è sexy cazzo.

Ride “E in realtà c’è qualcuno che deve parlarti..”

“E dov’è?” chiedo mordendomi il labbro inferiore.

“Oh beh.. c’è l’hai proprio davanti” si alza e mi viene incontro guardandomi.

Mi allontano leggermente “E che vuoi?” gli dico con voce fredda.

“Beh ma… non è ovvio?” mi dice avvicinandosi ancora.

Mi sfiora le labbra con le sue. Respiro affannosamente. Mi guarda sorridendo. Penso abbia capito che mi sta facendo effetto.

“Io non capisco” dico allontanandomi.

“Oh, invece lo sai eccome” mi dice per poi avvicinarsi e baciarmi selvaggiamente.

Cazzo lo sa che quelle come lei mi fanno perdere il controllo. Lo fa apposta. Cerco di staccarmi ma mi morde le labbra. Mi trascina accanto al letto e mi fa sedere. Cerco di rialzarmi ma si siede sopra di me a cavalcioni. Cazzo è maledettamente bello ma.. non posso. Mentre continuiamo sento leggermente aprire la porta ma non ci faccio caso e non vedo niente con lei davanti e poi sento un rumorino. Ma.. credo sia stata lei con i suoi tacchi alti che abbia pestato qualcosa. Dopo qualche secondo ancora, mi stacco violentemente da lei.

“Basta cazzo Amanda!” gli dico alzandomi poi anche dal letto furioso. Lei mi guarda e si alza.

“Non puoi dirmi che tutto questo non ti è mancato. Non puoi dirlo Nathan.” Mi dice alzando la voce.

“Non mi è mancato un bel cazzo, invece!” gli dico.

“Cazzo mi manchi Nathan, come devo fartelo capire..” mi dice avvicinandosi quasi piagnucolando.

“No, Amanda.. a te manca solo il sesso cara.. sei solo una buttana” gli dico in faccia.

Respira arricciando i sopraccigli e guardandomi.

“La devi finire di fare queste scenate ok? Io sto con Miriam e lo devi accettare” le dico per poi deglutire “Tu stavi solo al mio carattere e alle mie intenzioni, lei mi ha capito e mi ha fatto capire il vero amore. Io la amo e tu non rovinerai tutto. Lei mi ha cambiato in meglio ok?” le dico alzando la voce.

“In peggio vorrai dire..” mi dice incazzata.

“No, in meglio!” ribatto furioso. Poi, si placa qualche secondo di silenzio. Lei mi guarda io decido di aprire la porta e di uscire. Prima che lo faccia, lei mi dice.

“Dov’è finito il Nathan di cui mi ero innamorata? Dov’è finito il vero Nathan? Quello di una volta che amava bere, fare sesso, ubriacarsi, uscire e fare bordello… dov’è finito? Dov’è il mio Nathan?” mi dice singhiozzando. Non la guardo. Sono voltato verso l’uscita. Poi rispondo.

“Quel Nathan non esiste più. Fattene una fottuta ragione” dico con voce molto più roca di come mi aspettavo uscisse, per poi chiudere violentemente la porta e andare in bagno a sciacquarmi la faccia.

POV di Amanda:

rido. “Fatto Vanessa?” dico con voce perfida. Lei entra dalla porta con la sua macchina fotografica.

“Certamente, e c’è anche una bellissima panoramica in questa foto Amanda” ridiamo tutte e due maleficamente.

“Appena quella stronza la vedrà, non credo che lo perdonerà ancora… e lui tornerà da me.. ho visto che è ancora attratto da quello che facevamo una volta…” dico guardando bene la foto dalla macchina fotografica di Vanessa. Poi continuo dicendo.

“Sarai presto mio amore.. di nuovo” ridiamo.-

POV di Nathan:

“Che cazzo ho fatto?” dico a me stesso guardandomi allo specchio mentre mi getto acqua sugli occhi. Come ho potuto farmi trascinare in quel modo da lei? Come ho potuto quasi tradire Miriam? Come? Glielo avevo promesso che non sarebbe successo più… ma non immaginavo tutto questo fosse una trappola.. dovevo aspettarmelo da Vanessa… dal modo in cui me lo ha detto, dovevo capire tutto. Maledetta la mia curiosità. Adesso devo raggiungere Miriam, si starà preoccupando. Ma non le dico niente, so che non mi perdonerebbe. Apro la porta dopo essermi asciugato il viso e scendo giù velocemente. Appena arrivo nel salone, la cerco e vedo che è seduta in uno sgabello del tavolo della cucina, mi avvicino.

Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora