Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSO

Capitolo 18

-Allora... stammi bene a sentire - dico a Benny mentre prende appunti, mordendo il tappo di una bic blu. - L'azoto è l' di 7. Il suo simbolo è N. L'azoto è costituente fondamentale delle più importanti dal punto di vista , cioè , , alcune e altre. L'azoto molecolare – le spiego mentre le mostro il libro e alcune figure, -O azoto diatomico o diazoto cioè N2, di due di azoto, è un incolore, inodore, insapore e che costituisce il 78% dell' terrestre è, infatti, il gas più diffuso nell'aria, e spesso viene semplicemente ma impropriamente chiamato azoto, tutto chiaro? Hai scritto? Ti manca qualche passaggio? - le chiedo data la sua espressione un po' confusa.

-Ma.. se io scrivo questa formula - la scrive su un quaderno strappa fogli -..e poi aggiungo questo simbolo e questa citazione, significherebbe tutto quello che hai detto tu per descrivere l'azoto?- sorrido.

-No- rido -Con quel numero e con quella citazione, indichi solo la sua massa atomica .Se invece scrivi così..- la correggo -Allora è giusto- sorrido.

-Ah!- mi dice -Forse ha capito -In questo modo potrei usare meno parole ma più simboli per far vedere al prof la mia conoscenza e magari potrei alzare il mio voto!- dice contenta.

-Certamente! Basta solo che tu sia cosciente di ciò che scrivi - le faccio l'occhiolino.

-Beh, ovviamente – ridacchiamo - Grazie tante, Miri!- mi abbraccia fortissimo facendomi cadere da sopra il cuscino, dato che eravamo sedute su dei cuscini in camera sua, poggiate su un tavolino basso per terra.

-Non c'è di che Benny!- ridiamo. La vedo richiudere i libri e mordersi nervosa un labbro. Suppongo sia il caso di parlare altro..

-A tal proposito, volevo parlare con te di quanto è successo l'altro giorno, al locale.. – dico, sperando di non balbettare. Noto dalla sua espressione che si aspettava che tirassi in ballo l'argomento – Davvero Benny, mi dispiace tanto. Se ho scelto di non parlarvene è stato soltanto perché volevo che arrivasse il momento giusto –

-Lo capisco Miri. Avrai avuto le tue buone ragioni, non dico di no. Dico solo che.. siamo rimaste un po' scioccate della vostra "storia" venuta fuori così all'improvviso –

-Non c'è nessuna storia, te lo posso assicurare – ribadisco, irrigidita.

- Ma ci sarà, e lo sai anche tu – dice con voce calma, facendomi riflettere. –Capisco che ti possa piacere, ma sappiamo un po' tutti che persona sia Nathan a scuola e lasciando stare la sua nomina, è stato per anni con Amanda e lei non ha mai frequentato altro ragazzo. Ti starà addosso come una calamita per riprenderselo, e vorrei evitarti di avere a che fare con lei. Perciò sta attenta amica. Dico solo di essere prudente con ciò che fai. Non sono quel tipo di persona a cui piace mettere certe morali nella testa delle persone, ma conosco bene entrambi e so per certo che non sono per niente diversi l'uno dall'altra. Comunque sia, io appoggerò le tue scelte, perché ci tengo alla tua felicità. Spero tu sappia gestire la situazione –

Sorrido spontaneamente alle parole di Benny e mi sento subito più rasserenata. Avevo così paura che questa conversazione fosse finita con un brutto litigio. Ma la verità era che persone più pacifiche di lei non esistevano.

-Come credi che debba affrontare il discorso con Valerie? Non mi parla da quel pomeriggio.. – chiedo un po' rattristita, non sapevo come fare con lei.

-Parlale esattamente come abbiamo fatto noi due e poi dalle del tempo per riflettere. Vedrai che prima o poi, capirà anche lei, come ho fatto io –

-Ne sei sicura? – le chiedo, ancora titubante.

-Sì. Prima lo farai prima risolverete. Vedrai che tutto sistemerà presto – mi sorride, dandomi un po' di coraggio.

-Grazie davvero Ben, non sai quanto sia felice di sentirtelo dire – la abbraccio d'istinto, stringendola forte, gustandomi il profumo di miele che tramandavano i suoi lunghi e mossi capelli color caramello –Farò in modo che tutto vada per il meglio. E se mai quella smorfiosa di Amanda dovesse metterci i bastoni tra le ruote, se la vedrà con noi! – dico e finiamo per ridacchiare come due bambine, cominciando a fantasticare sulle cose che potremmo farle altrimenti.