Capitolo 70

1.6K 75 3
                                    

Abbiamo appena finito di cenare, e nella sala si vedono in piedi solo le cameriere che raccolgono man mano i piatti ormai vuoti. Molti, chiacchierano col compagno accanto, altri messaggiano come se “tutto il resto non esistesse” altri ancora giocherellano con le posate. Io ascolto Arthur, che è seduto vicino a me che parla con James di moto e guardo Harry, di fronte a me. Mi fa la linguaccia e io rido. Poi, qualcuno dall’altro tavolo lo chiama e lui si gira.

Così, il mio sguardo cade sui tavoli dopo il mio e intravedo Amanda che fa selfie con Edward Castion, “uno dei più fighi del secondo”, seguita da Vanessa, Lucilla e tutta la comitiva snob. Sbuffo. Più avanti, intravedo mia sorella ridere e scambiare quattro chiacchiere con John, erano compagni d’asilo, e per qualche secondo i nostri sguardi si incrociano. Il suo sguardo, per un attimo, si rattrista e mi guarda io, ritorno ad ascoltare Arthur e James.

Poi, una cameriera si avvicina

“Posso?” dice indicando il mio piatto.

“Oh si” glielo porgo.

“Grazie” sorride e lo afferra tornando in cucina.

La mia attenzione, ritorna a Vale che per tutta la serata non mi ha guardata, o almeno credo. Vedo che si diverte con le altre. Il mio sguardo rimane indifferente, non so perché. Poi, scorgo Niall che beve, credo birra. Mi guarda e posa poi il bicchiere ancora pieno. Continuo a fissarlo alzando un sopracciglio. Lui accenna un mezzo sorriso. Sorrido anche io.      Che scemo che è, ma lo amo.

A poco a poco, sempre più ragazzi si alzano e si dirigono nelle loro stanze, penso a riunirsi. Li guardo. Vorrei anch’io riunirmi ma.. dove? Con chi? Uffa.

Poi, qualcuno mi si avvicina.

“Stiamo assieme stasera o sei già da qualcuno?” mi giro, è Harry. Lo abbraccio. Volevo proprio stare con lui.

“E me lo chiedi?! Certo!” gli lascio un bacio sulla guancia e lo prendo per un polso tirandolo.

“Facciamo da te?” continuo a tirarlo per il corridoio.

“Beh.. ok” spero che Niall non ci sia. Non voglio che si ingelosisca, anche se non ce ne di bisogno, ci conosce e sa che tipo di rapporto è il nostro. Quello che mi preoccupa è Nathan, lui reagisce sempre male.

Arriviamo davanti alla sua stanza e lui mi passa davanti per aprirla. Entriamo.

La loro è molto semplice, e non piena di cianfrusaglie come la nostra.

“Non è che avete un letto in più?” chiedo. Lui ride.

“Perché?”

“Amanda.. la conosci no? Quella rompe sempre..” sbuffo. Sorride.

“Rilassati, perché pensare a quella quando possiamo divertirci noi due invece?” dice malizioso. Lo guardo straniata. Quando fa così ha sicuramente qualcosa in testa: cosa avrà programmato? Esce da uno sportellino sotto la tv una console, ovvero una play station e la accende.

 “Non ci credo che l’hai portata! Ma è la tua?!” dico sorpresa. Lui ride.

“Ma che, sei matta?!”

“Non la lascerei mai a casa con mia sorella che gironzola” rido.

“Ma non è in gita?”

“Lei parte la prossima settimana, in Brasile” rimango sorpresa. Apre la porta del disco e ne mette uno, credo sia Faster Driver.

“Oh che bello.. ed è felice?”

“Solo perché ha la possibilità di incontrare il suo gruppo di ballerine famose preferite”  Sua sorella pratica danza, anzi, hip hop e in Brasile spesso alloggiano le Fire Girls per la quale lei impazzisce.

Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora