Capitolo 92

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POV di Miriam:

Ok lo ammetto, sono agitata. Agitata agitata agitata però! Sbuffo e cammino ripetutamente  avanti e indietro per tutto il corridoio, dietro le quinte. Al momento, in scena ci sono Albert, Carol, Vale e Arthur, credo. Per ora non tocca a me, ma la tensione si fa sentire. Guardo l’ora, fermandomi un attimo.

“Cazzo tra meno di un ora i genitori saranno qui!”  sbuffo quasi piagnucolando. Sento dei passi e qualcuno si avvicina.

“Piccola..” mi volto di scatto, sorrido. per un attimo mi ero spaventata. Si avvicina.

“Harry, ti prego salvami da tutta questa ansia… capisci che oggi.. insomma…”

“Lo so che tra poco arriveranno i genitori.. e questo che volevi precisare?”

“Si..” alzo un sopracciglio accennando un sorriso. Sorride e allarga le braccia, facendomi capire di avvicinarmi a lui, il che faccio. Mi abbraccia forte e ricambio.

Mi mancavano i suoi caldi e affettuosi abbracci. Quelli dove ti senti al sicuro, che non ti strozzano, che ti calmano… i suoi mitici abbracci che non sa dare nessuno… GRAZIE RICCIOLO MIO.

Quante volte gliel’ho detto da quando sono al liceo? Forse da sempre. Lui è il mio più bel grazie di sempre, l’unico a colmare la mia confusione, i miei pensieri, le miei paure. Ci guardiamo profondamente sorridendo.

Che occhi Dio mio… occhi del verde smeraldo di cui sono colorati non esiste di più bello. Mi incantano ogni volta, e mi fanno pensare a quanto sia bello, a quanto io sia fortunata ad aver trovato lui. A quanta speranza mi riflette in essi. Magnifici…. 

“Sei più tranquilla adesso?” che voce dolce.. la amo! Come quella di mio fratello! Ma si sa che quella di Harry è unica…

“Si, grazie a te, ricciolino mio” mi accarezza la guancia e sorride. Timidamente mi sporgo per arrivare con le mie labbra sulla sua guancia. Poi ritorniamo a guardarci. Chissà a cosa pensa quando mi guarda. Io a volte mi sento le farfalle nello stomaco… ma sono farfalle di amicizia, ovviamente…

“Oh eccovi” ci allontaniamo di botto, arrossendo a testa bassa.

“Giorgy… ci cercavi?” lei sorride.

“Si, entrambi” si avvicina. Madonna, che vergogna.. spero non pensi male..

“Ah si?” dico.

“Si, Harry, la prof ha detto che devi aiutare Liam con le luci visto che Arthur è in scena..”

“Oh si allora vado, ciao ragazze” lasciandomi un leggero bacio sulla guancia, raggiunge Liam. No perché! Perché?! Adesso Giorgy potrebbe chiedermi la qualunque!

“Allora…” ok. Già dal tono di voce malioso potrebbe uscire la qualunque “Come mai eravate così vicini prima?” mi dà una leggera spintarella sulla spalla, sorrido come se non sapessi nulla.

“Vicini quanto scusa?”

“Andiamo.. vi ho visti!” 

“Ei vi ho visti!”

“Giorgy.. non farti strane idee.. sai che io e Harry siamo amici”

“Ma io non sto insinuando niente..” dice sorridendo. Non le credo, le faccio una linguaccia, lei ridacchia. Ci avviciniamo al tavolino delle bevande e prendo la bottiglia d’acqua e un bicchiere di plastica, dove la verso.

“Comunque scema mia, pronta per salire sul palco davanti a tutti?”

“Non mi ci fare pensare va!” bevo. Sorride.

Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora