Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSO

Capitolo 60

[sabato]

Sto uscendo da scuola. Oggi la giornata è stata piuttosto tranquilla, forse perché non è entrata la prof di Algebra o forse perché non c'era Nathan, ancora una volta. Per tutta la settimana non è venuto a scuola. Precisamente da martedì, dopo quel pomeriggio "romantico". Un po' mi dispiace, insomma.. ha organizzato una cosa dolcissima, che nessuno aveva mai fatto per me. forse ci aveva messo il cuore ma.. non lo posso più accettare.. e non posso più aprirmi.. fra noi è finita definitivamente.. deve capirlo, come sto facendo io.. La cosa più bella però è stato vederlo aprirsi in qualcosa, applicarsi in qualcosa che non sia scuola, dopotutto, è Nathan no? Mi sono sentita una brutta persona quando me ne sono andata. L'ho lasciato lì, da solo.. ma se lo meritava. Il mio cuore non batte più per lui, almeno credo ma.. sarà così. D'ora in poi, penserò a me, ai miei amici e a tutto quello che vorrò. Beh.. ma la cosa che mi rattrista di più, riguardo gli amici, è "la doppia faccia" che sto facendo con Harry e Vale. Giuro che vorrei buttare le pareti e gridare al mondo intero tutto. Vorrei scrollare questi pesi dalle spalle, come mi dice sempre Harry. Forse dovrei prenderli a parte e dirgli ad entrambi quello che è successo ultimamente.. insomma.. loro mi hanno sempre detto tutto, o almeno credo e penso, e io ho sempre fatto così. La cosa che mi preoccupa e.. se lo venissero a sapere da qualcun altro che non sia io. Metto il casco, appena arrivo al mio motorino e metto in moto. In lontananza intravedo Liam e Niall che parlano mentre escono dal cancello principale della scuola. Niall mi guarda. Lo guardo anche io mentre levo il cavalletto e abbasso il motorino. Poi distolgo lo sguardo e accelero. Sono diretta verso casa.

Non voglio ragazzi "nella mia mente". Fin ora, c'è ne sono anche troppi..

**

"Si hai perfettamente ragione" dice Liam, rivolgendosi a Sophia. "Questa è la mediana di questi numeri che coincidono con la media". Da quel che ho capito fanno Aritmetica avanzata. Così si chiama la "nostra matematica".

Sophia è a casa nostra e loro due sono seduti in cucina a studiare. Lei non è bravissima in materia e quindi Liam la sta aiutando. Io invece sto sgranocchiando qualcosa dal frigo. Precisamente dolcetti alla crema che ha fatto ieri mia mamma.

"Miriam.. ti dispiacerebbe salire di sopra per favore?" mi dice sbuffando mio fratello. Lo guardo chiudendo il frigo.

"Perché?" dico da ineducata con la bocca piena. Sophia ride. Faccio una smorfia.

"Stiamo studiando... e ci distraiamo con te che mangi.. piuttosto vai a prepararti.." guarda l'orologio "che tra poco hai gli allenamenti.." dice alzando un sopracciglio. Vero! Fra mezz'ora, alle 5 in punto devo andare. Domani c'è l'attesissima partita che aspetto da mesi. Sono prontissima, carica. Nonostante sia la mia prima partita, non sono per niente agitata. O almeno, spero che il tutto non cambi proprio domani..

"Va bene.. antipatico" dico "Ma domani vieni giusto?"

"Oh.." si guarda con Sophia. "Ma certo..." mi riguarda "E viene anche Sophy, giusto amò?" le chiede.

"Oh certamente, sono curiosa di vedere la mia cognatina alle prese con una partita" dice sorridendo.

"Bene.." dico con voce insensibile. Sempre a rompere lei ah?! Comunque.. "Tolgo il disturbo.. piccioncini..." dico salendo le scale per entrare poi in camera mia a prepararmi. I pantaloncini della divisa che usiamo per allenarci sono corti, e siccome fa freddo, sopra ne indosso un paio pesante più lungo fino al tallone, che poi toglierò in palestra stessa prima di cominciare.

Oggi non faremo molto: il coach vuole che ci riposiamo la sera prima della partita, perché ci siamo allenate parecchio durante quest'ultimo mese e siamo pronte. Quindi ripasseremo gli schemi di squadra e ci darà qualche avviso, le solite cose. Spero che vada tutto bene. Ci tengo alla mia prima partita.