Capitolo 80

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[il giorno dopo]

Sono appena rientrata in casa dopo uno splendido pomeriggio a casa di Vale. Oggi c’è stata assemblea a scuola e siamo usciti prima, a mezzogiorno. Visto che ieri le ho raccontato che i miei non sono a casa, mi ha invitata a pranzare a casa sua e ho accettato volentieri. Era da tanto che non lo facevamo, proprio come ai vecchi tempi. Abbiamo mangiato da Dio, sua madre è una bravissima cuoca e c’era anche Zayn che appena ha sentito che avevamo fatto pace, quasi ci faceva sante. Abbiamo riso, scherzato, tutto il pomeriggio e ovviamente abbiamo fatto i compiti assieme, per quello che abbiamo capito di Algebra.

Adesso però, sono tornata a casa perché tra mezz’ora ho gli allenamenti di pallavolo e devo prepararmi. Perciò decido di salire in camera mia. Salgo velocemente: ho tanta energia e sono molto più serena e non pensierosa come sempre. Apro la porta, entro e mi dirigo verso l’armadio che apro.

“Dove sei…” dico tra me e me spostando i vari capi. “Ecco” prendo la divisa.

Inizio con il togliere i pantaloni e mettere i pantaloncini da campo, poi tolgo la maglietta e rimango in reggiseno per poi mettere la maglietta della squadra e poi metto i calzettoni. Vado nella scarpiera e prendo le mie Nike, che indosso.

Prendo un elastico da dietro la porta della stanza e lego i capelli in una coda liscia alta. Mentre mi guardo allo specchio, continuando il terzo giro della coda, sento un urlo.

“Vaffanculo!!!” butta qualcosa a terra. Mi preoccupo. Che cazzo fa Ginny? mi precipito nella sua stanza.

“Ginny ma che…” si butta sul letto a piangere.. mi siedo vicino a lei. “Ei Ginny che hai tesoro?”

“E’ uno stronzo Miry.. è uno stronzo” piange come una matta mentre solleva la testa per guardarmi. La ripoggia sul cuscino.

“Ma chi è uno stronzo? Che è successo?”

“Andryu.. mi ha lasciata. Capisci? Mi ha lasciata!!”

Mentre continua a piangere rimango di stucco: possibile che alla famiglia Payne non vada niente giusto? Tutti dobbiamo soffrire? Perché? Anche lei?... lei che soffre per un ragazzo?

“Ginny, Ginny ti prego calmati..”

“Come faccio?! È uno stronzo…”

“Parliamone..” la tiro su. Lei singhiozza ancora, mi guarda. Ha gli occhi rossissimi ed è la seconda volta dopo 16 anni che glieli vedo così infiammati.

“Che è successo? Sfogati.. ti sentirai meglio” tira su col naso, poi parla.

“Abbiamo rotto. Tutto qui. È stato lui”

“Avete litigato ancora?”

“Si, ma questa volta è diverso”

“Cioè?” si asciuga le lacrime con la mano.

“Ha saputo che.. che..” piagnucola “Sai quella notte, quando.. mi sono baciata con… con Nathan?” o dio. Ancora non sapeva niente? Spalanco gli occhi: lei continua. Non parlo. Sono stupita. L’ha saputo solo ora?

“Ma.. ma come l’ha saputo?”

“Non lo so, mi ha chiamato dicendomi tutto questo e che mi lasciava” è disperata. Lo ama, lo so e so come si ci sente. Devo aiutarla.. lei c’è stata quando anch’io ero nei casini.

“Ei.. vieni qui” la abbraccio. Lei appoggia la testa sulla mia spalla, proprio come fa Harry.

“Che cazzo facci adesso?” dice singhiozzando.

“Adesso ti calmi e cerchi di dormire..”

“Dormire?” fa uno scatto e scioglie il nostro abbraccio. “Ma che cazzo dici Mì?”

Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora