Capitolo 46

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POV di Miriam:

“Hai preso il borsone che gli ho portato?! È vicino al suo letto, sul comodino!” dice mia madre frettolosa a mio padre. Non vedono l’ora di riportarmi a casa.

“Tesoro quale? Questo blu e nero?” gli chiede mio padre un po’ confuso.

Mia madre per solo una notte mi ha portata un sacco di roba.

“Si! Quello! Sbrigati! Liam li sta scendendo in macchina! E il dottore ha detto che devi scendere per firmare delle carte”

Già.. oggi mi rimettono, che bello. Infatti, sono nel bagno della mia stanza d’ospedale che mi sto vestendo. Indosso una tuta grigia per stare più comoda e lego i capelli in un tuppo alto e ben tirato. Trovo che mi stanno molto bene in viso, perché ho dei lineamenti “perfetti” dice mia zia. Ogni volta che penso alle sue parole  mi viene da ridere ma… non ha mica tutti i torti però…

Sto magnificamente. Quasi mai sentita così bene. Anche se non vedo Nathan da più di 12 ore… chissà dov’è… perché non è qui? Avrà avuto qualche impegno… oh che stupida! La scuola certo! Sarà a scuola.. sicuro! Oggi è sabato, e noi abbiamo scuola. Non ci pensavo più.

“Miriam sbrigati, devono chiudere questa stanza i dottori” dice mia mamma affacciandosi dalla porta.

“Ok.. sono pronta” dico qualche secondo dopo uscendo dal bagno. Esco dalla stanza e mi dirigo in sala d’attesa. C’è mio fratello. Corro ad abbracciarlo.

“Liam!” gli dico stringendolo fortissimo.

“Ci hai fatto prendere un bello spavento bimba!” mi dice quasi con voce minacciosa ma so che scherza. Mi stringe forte anche lui. “Ma ci sei mancata piccola” continua con quella sua voce bellissima che adoro i lui.

“Lo so scusate…” gli dico staccandomi dal suo caldo abbraccio.

Mi giro e vedo Harry che mi guarda sorridendo. Mi precipito verso di lui abbracciandolo forte. Mi mancavano i suoi abbracci. Mi mancava lui. D’altronde, c’era lui quando mi sono svegliata… nessun altro…

“Di nuovo in piedi eh piccola?” mi dice sorridendo . rido.

“Scemo” gli dico stringendolo ancora più forte. Allontana solo un po’ il petto per guardarmi bene negli occhi per qualche secondo.

“Mi sei mancata piccola…” mi dice con quegli occhioni verde smeraldo dolci. I suoi occhi sono meravigliosi. Li ho sempre amati. Parlano da soli. Non ho mai avuto un amico con gli occhi verdi. Giuro! E lui è l’unico… ecco perché è speciale.. era destino ci conoscessimo…

“Anche tu Harry..” gli dico. Mi lascia un bacio sulla fronte. Chiudo gli occhi respirando emettendo un sorriso appena li riapro. Mi rende felice stare con lui.

“Ragazzi..” ci interrompe mio padre “Ho firmato tutto.. possiamo andare” dice guadandosi in giro in caso si stesse dimenticando qualcosa. Fa facce buffe quando è confuso. Ridiamo come matti io ed Harry e si aggiungono Liam e Ginny.

Percorriamo il corridoio e scendiamo la lunga rampa di scale. Per poi ritrovarci nell’androne con alcuni medici che passeggiano di qua e di là. Alcuni con cartelle cliniche in mano, altri che sono appena ritornati dal bar a prendere qualcosa per fare colazione, altri che parlano a telefono, altri che portano anziani con la sedia a rotelle nelle loro stanze… insomma, è molto affollato l’androne.

“Grazie infinitamente” dice mia madre sorridendo ai dottori dietro il bancone.

“Arrivederci e grazie di tutto” dice mio padre ai medici che mi hanno assistita ieri.

Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora