Capitolo 72

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Siamo in aeroporto e aspettiamo tutti che le nostre valigie passino per il nastro trasportatore. Siamo tutti attorniati a esso. Siccome ci sono più nastri, la mia classe e in uno, quella di mia sorella nell’altro.

In lontananza ne avvistiamo qualcuna che già scorre. Le aspettiamo.

Sono stanchissima, non vedo l’ora di arrivare a casa, giuro. Allontano lo sguardo dal nastro (tanto non sono le mie quelle) e vedo i miei genitori che corrono verso di me. Mia mamma che corre coi tacchi? Questa  mi è nuova..

“Tesoro!” sorrido, loro avanzano verso di me, raggiungendomi.

“Mamma, papà, ciao” mi abbracciano. Sono felicissima di rivederli, mi sono mancati tanto. Mia mamma mi squadra dalla testa ai piedi.

“Oh mio dio tesoro, ma hai mangiato? Ti vedo sciupata..” dice preoccupata. Sorrido.

“Mamma tranquilla, è solo impressione”

“Lo spero..” in effetti non ho mangiato tanto, ma non mi va di dirglielo.

“Allora? Com’è andata?” chiede subito mio padre. Lui è come me, ama viaggiare e ogni volta che uno dei due fa una gita nuova in un posto, è irrequieto di sapere tutto. Come adesso..

“Benissimo, l’Europa è magnifica.. tutto diverso di qui” sorrido.

“Hai fatto qualche foto?”

“E me lo chiedi?! La memoria della macchina è piena!” ridiamo. Scorgo Ginny che ha appena preso le sue valigie e mi sta guardando.

“Oh ecco Ginny” faccio notare ai miei, che si girano a vedere. Lei li saluta agitando la mano e poi, con tutte le valigie, si precipita verso di noi, come una bambina di 5 anni.

“Ciaooo mà, ciao pà” gli si lancia per il collo. I miei ridono.

“Piano, così mi soffochi amore..” si lamenta mio padre. Sorrido alla scena.

“Allora, ti sei divertita?” le chiede mia madre curiosa. Lei si stacca dall’abbraccio.

“Ci puoi giurare! Mi sono fatta anche un cappello nuovo!” glielo mostra. Lo aveva in mano! Incredibile quanto ci tenga ai cappelli..

“Oh wow..” chissà se vorranno sapere la fortuna che gli è costato…

“Bello..” sorride mio padre “Comunque, ragazze, avete visto Liam?”

“Tornava oggi giusto?”

“Si ma ancora il suo pullman non è arrivato..” risponde Ginny. “Ci siamo sentiti mentre stavamo scendendo dall’aereo e mi ha detto che sarebbero arrivati una ventina di minuti dopo di noi, per il traffico”

“Ah capito.. e ti ha detto dov’erano?” chiede mia madre.

“Si ma.. non lo ricordo” sorride imbarazzata. Scuoto la testa con un leggero sorriso.

“Oh Ely, laggiù ci sono i professori, avviciniamoci” propone mio padre.

“Si, andiamo” io e mia sorella ci guardiamo. Che vorranno chiedere i nostri genitori al prof? Andiamo anche noi con loro. I prof si vede che sono in confusione, perché devono tener d’occhio a 20 ragazzi, sparpagliati.

“Ragazzi, restate qui per favore” li richiama il prof di inglese.

“Salve professor Donn, la disturbiamo?” chiede cortesemente mia madre.

“Oh assolutamente no signori Payne, prego” sorride.

“No niente, volevamo solo sapere com’era andata la gita.. come si sono comportate le nostre signorinelle?”

Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora