Capitolo 74

1.7K 78 7
                                    

Sono a casa. Fortunatamente ho finito tutti i compiti, e sono più rilassata. Sono in camera mia, seduta sul letto con le gambe accovacciate, ad osservare la pioggia che cade a dirotto, dal vetro della veranda della mia stanza. Sono in silenzio, e nel frattempo sorseggio una tazza di cioccolata calda appena fatta da mia madre prima che uscisse. Sono da sola in casa, Ginny dorme da amiche stasera, Liam è uscito con mio padre e io sono rimasta sola. Sono già in pigiama alle 5 del pomeriggio, fa freddino. Non parlo, penso solo. Penso a poco fa, da Louis. Quelle parole con la quale l’ho lasciato ripercuotono la mia mente, come se c’entrassi anch’io nel discorso o come se sotto sotto quelle parole riguardassero anche me. Il calore della tazza mi travolge e il contrasto è bellissimo tra caldo e freddo.

Spero di non averlo confuso, volevo solo farlo riflettere sulle sue stesse parole.. non voglio che più nessuno dei miei amici faccia errori, voglio che si accorgono della bellezza delle persone che hanno accanto e che cogliano l’attimo. Cerco di farlo anche io, ci provo e spero sia giusto stare con Niall.

È già passato quasi un mese e mi piace sempre di più. È dolce, mi coccola, mi capisce mi fa ridere… quando abbiamo voglia di vederci ce ne andiamo nel nostro nascondiglio segreto, dietro la casa dei nostri rompiscatole vicini, i Blark. Sono anziano e vanno a letto presto, quindi non ci sono problemi. Non abbiamo ancora detto niente a nessuno di noi, e credo non sia giusto, non mi piace dover nascondere una cosa così bella al mondo e alle persone che voglio bene. Dopo tutto… che male c’è se lo vengono a sapere? È solo un fidanzamento. Non abbiamo commesso un crimine, è solo amore. Non capisco perché a volte sono così stupida, mi creo “fandonie” da sola. Ma credo che facci tutto parte dell’adolescenza, spero. Mi sento come se stessi leggendo un libro e non riuscissi a girare pagina perché non ho capito niente e fossi costretta a leggere e rileggere rimanendo sempre nello stesso punto, senza andare avanti e senza scoprire il finale della storia, che di solito è quello che resta.

Mi sento prigioniera di me stessa e devo liberarmi di questo peso, altrimenti finirà che mi ucciderò da sola.

Fisso ancora la pioggia. Il quartiere è deserto. Né una macchina, né un motorino né i soliti anziani che passeggiano. Niente di niente. Ma non so perché, scorgo un ragazzo uscire di casa senza ombrello, sembra furioso e il suo sguardo è fisso. È familiare il tutto. Questo ragazzo esce proprio dalla casa di Harry, qui di fronte e poi si ferma davanti al cancello di casa mia. Il vetro è appannato, non riesco a vedere bene chi è e cosa stia facendo. Con la mano, cerco di strofinare il vetro per capirci di più e vedo i capelli ricci di quel ragazzo scombinati e ormai fradici. Quel ragazzo alza lo sguardo e mi guarda. Mi ha vista e continua a fissarmi. O dio… come una pazza, mi alzo dal letto, poso sul comò la tazza che stavo bevendo, mi metto le mie pantofole e la vestaglia e corro giù per le scale. L’agitazione sale, che ci fa là fuori con la pioggia? Apro la porta e senza preoccuparmi di prendere l’ombrello o qualcosa per rimpararmi, esco e corro verso di lui.

Mi sento già bagnata dopo qualche secondo, il che è asfissiante ma o raggiungo. Il suo sguardo è cupo, non accenna nessun sorriso e mi fissa senza dire niente.

“Harry… che ci fai qui fuori?” riprendo fiato “Entra dentro su” lo prendo per un polso ma lui lo ritrae di scatto. Lo guardo spalancando gli occhi, ma non credo che se ne accorge. Lui rimane zitto, a subire la pioggia.

“Sono venuto solo per farti gli auguri” si decide a parlare. La sua voce è molto roca, auguri? Lo guardo senza capire.

“Harry auguri? Ma che..”

“Per te e Niall.. io ovviamente sono solo passato di sfuggita, buona fortuna per la vita Payne..” si gira. Lo tiro ottenendo il suo sguardo serio.

“Aspetta” immaginavo che l’avrebbe saputo da qualcuno o magari che l’avesse scoperto solo. Non parla. Mi decido a parlare io, invece “So quello che stai pensando, lo so” lui sbuffa “So anche che in questo momento tu mi stia odiando.. e ne hai tutto il diritto” la pioggia mia ha completamente infradiciata “Ma.. volevo dirtelo io.. al più presto…”

Inevitable»h.s REVISIONE IN CORSODove le storie prendono vita. Scoprilo ora