Chloe
Sono ormai le sei del mattino e in questo momento mi ritrovo in cucina, seduta su una sedia, a bermi una bella cioccolata calda.
Ho i gomiti appoggiati sul tavolino e in mano tengo la mia amatissima tazza verde che tanto amo. Non so il motivo per la quale mi piaccia così tanto, visto che è solo una tazza verde, ma da quando c'ho fatto colazione la prima volta, non sono più riuscita a starne senza.
Forse sono io pazza, ma la adoro.
Ho la testa piena di pensieri e di insicurezze, di domande a cui vorrei dare una risposta, che purtroppo solo Dylan me la può dare.
Non riesco a smettere di pensare alle parole di Dylan, lo amo e voglio andare a vivere con lui, ma siamo troppo giovani e con uno del genere: che cambia almeno trenta volte al giorno il suo umore, è davvero difficile gestire una cosa così importante.
Mi chiedo perché debba insistere così tanto sulla questione di andare a convivere, è troppo, perfino per me. Amo l'idea di creare una famiglia, un futuro insieme ad una persona, con una casa grande, dei figli e qualche animale, ma adesso no. Ho passato il resto dei miei diciotto anni chiusa in casa, a studiare e a fare tutto quello che mi ordinava mia madre.
Ho fatto di tutto pur di accontentarla e non me ne pento, ma non mi sono goduta la mia infanzia e nemmeno la mia adolescenza.
Non sono cresciuta nello stesso modo delle mie coetanee. Loro andavano a divertirsi, come per esempio a delle feste oppure in discoteca.
Io, mai.
Sono sempre stata in casa, perché secondo mia madre ero troppo piccola. Voleva solo ed esclusivamente che mi concentrarsi sullo studio e le uniche persone che riusciva a tollerare, erano Miranda e Noah. Mi diceva che se volevo potevo uscire con loro, ma non con le altre ragazze. Non sono mai andata d'accordo con nessuna, proprio perché mia madre mi ha sempre allontanato da tutti, eccetto Miranda e Noah. Vorrei tanto andare a vivere con Dylan, ma non adesso. Mi piacerebbe recuperare tutto il tempo perso, e cercare di andare avanti per la mia strada, divertendomi e passando del tempo con le persone che amo. Ho paura che se accettassi la proposta, tutto questo finirebbe.
La mia libera, le uscite con Carol e Lea, le nottate insieme a loro... Tutto. E non voglio.
La mia vita non è mai stata come la volevo io, non ho mai potuto sognare, perché mia mamma mi riportava sempre nella realtà. Mi ricordo quando una volta a quindici anni, gli dissi che mi sarebbe piaciuto fare l'attrice. Invece di spronarmi a dare il meglio, mi rise in faccia e mi disse di rimettere i piedi per terra. Lo feci, rimisi i piedi a terra, proprio come mi disse di fare: ma è ancora un mio grande desiderio farla, anche se ormai credo che sia troppo tardi. Oltre a quel lavoro lì, mi sarebbe piaciuto fare la scrittrice, solo che ho davvero le idee confuse e non so bene, almeno per adesso, cosa voglio per davvero. <<Chloe, che ci fai sveglia a quest'ora?>> una voce rauca mi riporta alla realtà, spaventandomi.
Mi scuoto leggermente e guardo la figura davanti a me, è Erick.
<<Oh salve, ehm, mi scusi... ma non avevo sonno>> dico impacciata appoggiando la tazza sul tavolo. Lui posa la sua borsa di lavoro su quest'ultimo e viene a sedersi davanti a me.
<<Non ti devi scusare, per me è un piacere averti qui a casa. Solo che non ti ci facevo qui, tutta sola, in cucina>> spiega, <<stai bene?>> mi chiede ed io alzo lo sguardo, per guardarlo negli occhi. <<Si, non si preoccupi>> sorrido debolmente, <<con me puoi parlare di tutto Chloe, non ti devi privare di nulla>> dice, <<si lo so>> ribatto sorridendogli.
Come fa ad odiarlo Dylan? Si vede benissimo che è pentito, non capisco perché non gli dia un'altra opportunità.
<<Sfogati con me, dico sul serio Chloe.. Voglio essere come una sorta di padre per te, anche se suppongo che già tu l'abbia.>>
A sentire quelle parole mi si forma un groppo in gola, gli occhi iniziano a farsi pesanti, formando delle piccole lacrime: ma cerco di non darlo a vedere. <<Dylan mi ha chiesto di andare a convivere insieme a lui>> sgrana gli occhi alle mie parole, segno che non se l'aspettavo, suppongo.
Come dargli torno, nemmeno io me l'aspettavo quando me lo disse la prima volta.
<<Cosa? Convivere! Oddio Chloe ma è una cosa bellissima>> esclama esterrefatto ma allo stesso tempo felice. <<Già>> rispondo abbassando lo sguardo.
<<Non ti convince l'idea vero?>> chiede incrociando le sue mani, e appoggiando i compiti sul tavolo. <<Per niente>> rispondo.
Per quanto desideri avere un futuro con Dylan, non credo di essere pronta ad una convivenza.
Non per il momento.
<<Vorrei tanto mi creda, ma ci sono un sacco di circostanze che mi portano a dargli una risposta negativa. Una di queste è il suo carattere irruente. Chi mi assicura che non mi caccia di casa quando è arrabbiato?
Se abbandono il dormitorio e non pago più, perdo la camera e li si che sarebbe un problema. Non saprei dove andare a dormire e non posso di certo rischiare una cosa del genere>> dico frustata, <<su questo ti capisco e ti do ragione, però non penso proprio che mio figlio faccia una cosa del genere. È troppo innamorato>> dice e per l'ultima frase, o meglio affermazione, sgrano gli occhi e lo guardo. Devo ancora farci l'abitudine all'idea di un Dylan innamorato, per di più di una persona come me.
<<Non ha mai avuto una vera e propria ragazza, per quello che so io, ma da quanto ci sei tu è cambiato e fidati Chloe che non l'ho mai visto così, prima d'ora>> confessa sorridendomi, <<è un ragazzo complicato e sappiamo entrambi il perché. Ha un sacco di cambi d'umore, ma ti ama e se è arrivato persino a chiederti di convivere, questo è una dimostrazione in più del suo amore nei tuoi confronti. Non ha mai avuto nessuno di così importante nella sua vita, ma sopratutto: non ha mai guardado nessun'altra ragazza allo stesso modo, di come guarda te>> finisce il suo discorso e le parole della sera passata, che mi ha detto Dylan, mi ritornano in mente.
<<Dico sul serio Chloe, l'hai completamente ai tuoi piedi>> fa una piccola risata divertita ed io non posso far altro che ricambiare.
<<Gli ho detto che ci penserò, e lo farò mi creda, però è davvero una scelta difficile>> sospiro e ripongo la tazza nell'acquaio.
<<Hai tutto il tempo di questo mondo, non farti mettere fretta. È una decisione importante la tua e hai bisogno di tempo. Col passare dei giorni, delle settimane o dei mesi, capirai cosa vuoi veramente. Stai tranquilla>> mi fa l'occhiolino e mi sorride di nuovo, annuisco e faccio lo stesso. Sembra che mi voglia dire altro, infatti dopo qualche minuto di silenzio dice: <<senti Chloe ti devo dire una cosa molto importante>> agita le mani e mi guarda.
Mi metto più comoda sulla sedia, assumendo una posizione più eretta e lo invito a parlare.
<<Andrò dritto al punto, tra tre mesi mi sposo con la mia compagna. Ci conosciamo ormai da una vita e sono già due anni che abbiamo intrapreso una relazione. La settimana scorsa le ho chiesto la mano e lei ha accettato>> dice calmo ed io sbianco, rimanendo completamente di stucco dalle sue parole. <<Sul serio? Congratulazioni, questa si che è un'ottima notizia>> agito le mani e gli sfodero uno dei miei sorrisi migliori.
Sono felice per Erick, almeno lui sta cercando di andare avanti.
<<Be'... si e ti ringrazio per le tue congratulazioni. Però ecco ci tenevo a dirti questo... Io sabato prossimo partirò e starò fuori città fino al primo, una volta tornato mi trasferirò a casa della mia compagna. Se vuoi, e sempre se accetti la proposta di Dylan, potete convivere qui. Puoi trasferirti e arredare la casa come vuoi tu. Sono disposto ad intestare questa grande villa a mio figlio, se questo lo rende felice e ovviamente se rende felice anche te>> mi sorride. È proprio quello che aveva intenzione di fare Dylan. Chiedere al padre di andarsene e di dirgli che voleva iniziare una convivenza con me.
Sono molto sollevata ora che so che il padre di Dylan se ne va via dalla casa. Inizialmente avevo paura che non accettasse l'idea, visto che è casa sua... Pensavo rifiutasse, e invece.
<<La ringrazio davvero tanto, poi sentirò Dylan e gli e ne parlerò>> gli rivolgo un piccolo sorriso, <<va bene mia cara.
Ah un'ultima cosa, ti scongiuro di non dire ancora nulla a Dylan, sulla questione del mio matrimonio. Vorrei essere io stesso a dirglielo e preferirei farlo verso gennaio o febbraio, non adesso>> spiega ed io scuoto la testa, <<non si preoccupi, non dirò nulla>> lo rassicuro e cogliendomi completamente alla sprovvista, si alza dalla sedia e mi abbraccia.
<<Mio figlio è davvero fortunato ad averti.
Sei una ragazza d'oro>> mi da un piccolo bacio sulla testa e me l'accarezza.
È strana come cosa e di certo non me l'aspettavo. Il suo profumo mi invade le narici e sento che è lo stesso che indossa Dylan.
Dovrebbe essere 1 Million di Paco Rabanne se non sbaglio.
Sentiamo una presenza strana in cucina e non appena mi giro, vedo la figura di Dylan.
Ha gli occhi iniettati di sangue, le labbra serrate, la mascella in evidenza, stringe i pugni e fa dei respiri profondi.
Oh no, qui non promette bene la situazione...
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Nothing more 2 || tutto ritorna
ChickLitCOMPLETA ッ ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing More". È consigliabile leggere il primo libro di "Nothing more" prima di questo, per poter capire meglio la storia. Lo trovate sul mio profilo. Chloe, affranta ormai dal dolor...