Capitolo 6

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Chloe

Mentre mi avvio verso la stanzetta al dormitorio, mi cade il libro di letteratura in terra. Mi piego per afferrarlo, ma qualcuno mi precede. <<Ehi grazie non era necessario>> lo afferro e successivamente alzo il capo per vedere il volto della persona che me l'ha preso da terra. <<Non preoccuparti>> risponde sorridendomi. Mi guarda intensamente negli occhi e per un momento mi sembra di averlo già rivisto. <<Scusami per la domanda inappropriata, ma ci conosciamo?>> chiedo al ragazzo difronte a me, <<no, ma non nego che mi piacerebbe. Molto probabilmente mi hai fatto questa domanda perché forse ti starai chiedendo se ci siamo già rivisti prima d'ora: e la mia risposta è sì. Sono il ragazzo da cui sei scappata qualche giorno fa, proprio qui nel dormitorio>> spiega grattandosi il capo. Oddio che figura, è vero... Adesso ricordo. <<Oddio scusami hai ragione. Abbi pazienza ma era una giornata no>> gli spiego, <<non preoccuparti e comunque l'avevo notato. Non so se mi avevi sentito, ma mentre te ne stavi andando ti ho chiamato più volte perché ti era cascata questa>> estrae dalla tasca dei jeans la collana che mi ha regalato mia madre. Mi tocco immediatamente il collo e mi rendo conto di non averla addosso. <<O mio dio grazie>> dico afferrandola, <<non mi ero accorta di averla persa>> confesso incredula, <<non preoccuparti, l'importante è che adesso l'hai ritrovata no?>> mi sfodera un sorriso mozzafiato, <<ci puoi giurare>> rispondo subito e lui ride. <<Grazie ancora, non sai quanto tengo a questa collana>> gli sorrido, <<non ringraziarmi, è quello che farebbero tutti. Senti che ne dici di uscire qualche volta insieme?>> propone, <<certo, volentieri>> rispondo subito dopo, <<comunque molto piacere Max, Max Baker>> mi porge la mano, <<piacere Chloe Johnson>> ricambio la stretta. È davvero un bel ragazzo, peccato che sono innamorata di una stronzo. <<Se magari mi lasci il tuo numero potrei scriverti, almeno organizziamo un'uscita insieme>> propone ed io accetto. Gli detto il mio numero e lui successivamente se ne va, salutandomi gentilmente con un bacio sulla guancia. Mi avvio di nuovo in stanza ed entro. Appena mi giro per andare a posare lo zainetto pieno di libri, sulla scrivania, noto Lea che sta piangendo. <<Ehi che succede?>> lascio cadere la borsa di libri a terra e mi avvento su di lei con l'intento di abbracciarla. <<Chloe ti prego lasciami stare. Ti chiedo gentilmente di andartene>> mi feriscono le sue parole, ma decido di seguire il suo ordine. <<Va bene, però posso sapere cos'è successo?>> chiedo dispiaciuta e allo stesso tempo curiosa, <<io e Mat ci siamo lasciati, adesso puoi andare per favore?>> chiede di nuovo. Ci rimango un po' male per il tono con cui mi sta cacciando, ma decido di non aggiungere altro e me ne esco dalla stanza. Appena mi ritrovo fuori dal dormitorio chiamo subito Carol e gli dico di trovarci davanti alla caffetteria <<Ehi Chloe dimmi tutto>> risponde lei dall'altro campo del telefono, <<Carol scusa se ti disturbo ma ho bisogno del tuo aiuto>> dico cercando di essere il più tranquilla possibile, <<dimmi tutto>> dice gentilmente, <<Lea è in camera che piange, per non so quale motivo. Per caso ne sai qualcosa?>> chiedo curiosa. Lea di solito mi dici sempre tutto, però ci sta che magari non mi abbia aggiornato su una determinata cosa in questi ultimi giorni. Infondo, le volte che ci siamo viste negli ultimi tempi non sono state tante. Per tre giorni me ne sono andata via da mia mamma e magari vedendomi triste non ha voluto affrontare con me un determinato argomento. <<Non ne so niente io>> risponde tranquilla, <<non è che potremmo trovarci in caffetteria?>> chiedo sperando in una sua risposta positiva, <<ma certo arriviamo, a dopo Chloe>> chiude la chiamata così velocemente che non ho nemmeno la certezza che lei abbia sentito il mio <<a dopo Carol>>. Però aspetta.. Mi sbaglio o ha detto arriviamo? A chi si riferiva?
Mentre aspetto Carol, mi siedo ad un tavolo e proprio in quel momento mi squilla il telefono.
Noto con mio spiacere che non è Max. Peccato, mi stava simpatico.
Il messaggio che ho ricevuto è da parte di Dylan.
Si può sapere dove sei?
Contiene il messaggio.
Sono in caffetteria, sto aspettando Carol perché le devo parlare di una cosa. Comunque.. Perché me lo chiedi? Che succede?
Invio il messaggio e mentre aspetto una risposta da parte di Dylan, Carol mi spunta da dietro. Noto che non è sola, al suo fianco c'è Samuel. Ci mancava solo questa adesso.
<<Ehi Chloe, lei dov'è?>> chiede preoccupata Carol, <<è in camera>> rispondo ignorando completamente Samuel, <<perfetto, io vado da lei. Tu rimani qui con Chloe ok? Ci vediamo dopo>> Carol lascia un bacio a stampo sulle labbra di Samuel e se ne va, senza farmi aggiungere una parola. Mi siedo e lo stesso fa quest'ultimo. <<Senti Chloe mi dispiace>> inizia a dire, <<sono stato un cafone, hai ragione ad essere arrabbiata con me e credimi che mi dispiace tanto aver fatto questa cazzata, ma ti prometto che se mi darai un'altra possibilità non ricapiterà più. Mai, mai, mai più>> dice dispiaciuto e convito allo stesso tempo, <<la cosa che mi ha ferito Samuel.. È che non hai seguito il mio ordine, ti avevo chiesto solo una cosa... Solo una, quella di lasciarlo perdere.. E tu cosa hai fatto? Gli hai messo le mani addosso, ma ti rendi conto di quello che ti dice il cervello?>> dico cercando di mantenere la calma, <<lo so, hai ragione. Solo che ti ho vista soffrire e non c'ho visto più. Tengo molto a te, davvero tanto... Non immagini quanto odio vederti stare male, e se devo dirla tutta in un certo senso sto male pure io. Quando sono venuto a scoprire di tutte quelle cattiverie che ti ha detto Dylan, pur sapendo che non te le meritavi, mi sono incazzato così tanto che non c'ho visto più. La rabbia ha preso il sopravvento e ho reagito senza pensare alle conseguenze che avrei potuto avere sia con lui che con te. Sai... Di lui poco mi importa, non me ne frega niente di Dylan e anche se si fosse vendicato con un pugno in faccia me lo sarei fatto dare e basta, ma di te si. Di te mi importa e non vorrei mai distruggere il nostro rapporto per una cazzata del genere>> confessa dispiaciuto. Apprezzo davvero tanto che abbia capito il suo errore, e poi diciamoci la verità.. Una seconda chance va data a tutti no? Quindi lo perdonerò. <<Allora... Io ti perdono, ma devi giurarmi che non succederà mai più>> lo avverto, <<prometto>> si mette una mano sul cuore, <<ottimo>> rispondo soddisfatta della sua risposta. Finalmente un'altra questione si è risolta, adesso a quanto pare mi rimane solo Dylan. Vorrei tanto perdonarlo, ma come faccio? Non voglio apparire a tutto il college come la poveretta innamorata che pur di stare con il suo amato si fa pigliare per il culo. No, non voglio assolutamente che le persone pensino questo di me. So che dovrei fregarmene del giudizio delle altre persone, però certe volte mi capita ancora di pensarci e ho paura di essere giudicata per questo. Farei di tutto per quel ragazzo, anche prendermi le peggiori critiche, ma non sono pronta ad essere ferita di nuovo. La paura che mi spezzi di nuovo il cuore è tanta, e so per certo che non reggerei un colpo così basso, non un'altro.
<<Fatti abbracciare>> dice euforico alzandosi dalla sedia in modo buffo. Rido per il suo modo di fare e mi alzo anch'io dalla sedia. Le sue braccia enormi mi accolgono in un caloroso abbraccio e mi stringe forte a se. <<Lasciala stare Richardson>> sento una voce rauca dietro di me e la riconosco subito. Sento Samuel sospirare nervosamente sulla mia spalla e si stacca da me. Dylan viene a passo veloce nella nostra direzione e mi spinge all'indietro, posizionandomi dietro di lui e facendomi mantenere da Samuel, più di un metro di distanza. <<Che vuoi Walker?>> chiede Samuel incrociando le braccia al petto, <<voglio che stai lontano dalla mia ragazza>> ringhia acido Dylan. Un'altra volta no vi prego. <<Dylan ti prego>> cerco di dire ma mi prende una mano e me l'accarezza. Forse lo fa per tranquillizzarmi? <<Tranquilla Chloe, non spaccherò la faccia a questo imbecille. Voglio solo fargli capire determinate cose>> non si gira per guardarmi, nemmeno per un secondo. È girato di spalle, proprio difronte a me e sta guardando in cagnesco Samuel. Quest'ultimo ricambia ed è visibilmente irritato, suppongo per come l'ha chiamato. <<Senti Walker ho appena finito di parlare con Chloe e gli ho appena promesso di non metterti più le mani addosso. Siccome voglio mantenere questa promessa, perché non sparisci?>> sputa acido Samuel. Dylan mi lascia la mano e si avventa su Samuel prendendolo per il colletto. <<Stammi bene a sentire figlio di puttana io..>> cerca di dire ma stacco Dylan da Samuel e lo faccio indietreggiare. Non mi capacito della forza con cui ho staccato Dylan da Samuel, ma sono fiera di me stessa. <<Dylan no!> lo fulmino con lo sguardo e lui inizia a fare respiri affannosi, a causa dell'adrenalina che ha in corpo. <<Vieni con me Chloe>> dice Dylan dietro di me. Mi giro verso Samuel, lui mi sorride gentilmente e fa un cenno con testa: facendomi capire che posso andare insieme a Dylan. Prendo quest'ultimo per mano e dopo qualche minuto, per non so quale motivo, ci ritroviamo dentro la sua macchina.

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