Capitolo 54

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Chloe

<<È stato un bel Natale non trovi?>> chiedo a Dylan mentre entriamo in stanza.
<<Meglio degli anni passati sicuro.>> Chiude la porta di camera mia a chiave.
<<Rimani qui a dormire?>> chiedo sperando in un si come risposta.
<<Tu che dici?>> ribatte togliendosi la felpa e rimanendo a petto nudo.
Distolgo lo sguardo e inizio a fissare altro.
<<Non ti mangio anche se mi fissi eh>> dice girandosi di spalle, per andare a mettere la felpa sulla sedia.
<<Eh? Scusami per caso hai detto qualcosa?>> dico cercando di fare la disinvolta.
<<Mh si sì, certo.>> Si avvicina a me con il sorriso stampato in volto, e mi cinge la vita con le sue braccia muscolose.
Gli avvolgo le braccia intorno al collo e mi alzo in punta dei piedi per lasciargli un bacio a stampo.
<<Solo?>> chiede, <<cosa vuoi?>> domando a mia volta. Spero che non parli, e che agisca direttamente. Sembra leggermi nel pensiero perché proprio qualche secondo dopo, si fionda su di me e mi bacia con passione.
Arretriamo fino ad arrivare a letto. 
<<Vogliamo ancora respingerci?>> sussurra sopra le mie labbra ed io scuoto la testa.
<<Però ci sono i miei nonni e per di più le nostre mamme sono giù, è questo l'unico problema>> spiego, <<non urlare ed il problema sarà risolto>> scherza ridendo, <<scemo>> dico e gli do una pacca sulla spalla.
<<Non voglio che ci beccano>> dichiaro, <<non lo faranno piccola>> inizia a baciarmi il collo, <<Dy-lan aspetta>> cerco di dire, ma il piacere mi coglie alla sprovvista e si insinua in me. Vaffanculo autocontrollo.
Afferro Dylan per le braccia e lo faccio sedere rapidamente sul letto; gli monto a cavalcioni ed inizio a strusciarmi su di lui.
<<Mi sei mancata>> sussurra staccandosi, <<non è passato molto tempo, solo qualche giorno>> ammetto, <<davvero? A me sembrano anni>> confessa ironizzando, per poi baciarmi sdraiandosi sul letto e facendomi stendere su di lui. Poco dopo ritorno a sedere sopra di lui e mi toglie la maglietta, con essa però anche il reggiseno. Si avventa sul mio seno, ed io butto la testa all'indietro presa dal troppo piacere.
Con un movimento veloce ribalta la situazione, e adesso sono io sotto di lui e lui sopra di me, in mezzo alle mie gambe divaricate.
In un colpo solo toglie pantaloni e mutande insieme, facendomi rimanere completamente nuda. <<Troppo perfetta per me>> dice con voce allettante. Si cala su di me e mi sfiora la pancia con il naso. Ci lascia qualche bacio e poi sale, fino ad arrivare ai seni. Succhia i capezzoli ed io d'istinto affondo le mie dita tra i suoi capelli. Con una mano mi blocca entrambi i polsi, impedendomi di continuare a tenere le mie mani sul suo ciuffo.
<<C-che fai?>> chiedo ansimando. Alza lo sguardo su di me e poco dopo mi ritrovo la sua faccia a pochi centimetri dalla mia.
<<Ti sei comportata male con me. Mi hai rifiutato e nessuno rifiuta Dylan Walker.
Sei stata una pessima allieva, perciò direi che è giusto che ti metta in punizione>> dice e mi morde il labbro inferiore, <<ti ricordo che sei stato tu il primo>> ribatto, <<si, ma io l'ho fatto per una buona causa. Mentre tu per ripicca>> replica lui succhiandomi il collo.
<<Ti prego...>> lo imploro, <<mi dispiace, ma non mi fermerò. Se vuoi grida pure, ma ti ricordo che ci sono i nostri familiari al piano di sotto>> mi ricorda e continua. 
È proprio uno stronzo.
Ma è così eccitante.
Scende con i baci fino ad arrivare al pube.
<<Sarai bagnata come sempre o devo stuzzicarti ancora di più?>> chiede ma io non parlo. Non ho le forze, voglio solo averlo dentro di me. Ha ragione, sono passati solo pochi giorni dall'ultima volta: ma anche per me sembrano passati decenni.
<<Bene la signorina si rifiuta di parlare eh, vorrà dire che dovrò controllare da solo.>> Infila due dite dentro di me ed io sussulto dal piacere.
<<Fradicia ormai>> sussurra ritornando sulle mie labbra. Continua il movimento e con il pollice mi stuzzica il clitoride. Mi tappo la bocca per non urlare e chiudo gli occhi.
Dylan toglie la mia mano da sopra le labbra, per posarci le sue. La sua lingua calda viene a contatto con la mia ed io mi sento in paradiso.
<<Dylan... Ti, ti voglio dentro di me>> lo supplico aprendo gli occhi. <<Sono dentro di te>> sorride divertito, <<no... Cioè ehm... Voglio un'altra cosa dentro di me>> confesso, <<cosa?>> chiede stuzzicandomi, <<il tuo membro ok? Quello che hai li in mezzo, stronzo>> dico irritata e lui sorride soddisfatto.
So per certo che riesce a leggere la disperazione nei miei oggi e il bisogno che ho di lui.
Si alza da sopra di me e si slaccia la cintura dei pantaloni. Si sfila i jeans neri e i boxer, ma ancor prima di buttare entrambi a terra: prende dalla tasca dei jeans un preservativo e se lo infila rapidamente.
Ritorna su di me, mostrandomi poi la sua grossa erezione.
<<Posso farti una domanda prima di scopare?>> chiede, <<è una cosa urgente o puoi anche aspettare?>> chiedo con il respiro irregolare, <<posso anche aspettare>> confessa, <<allora prima scopami e dopo la fai.>>
Le parole spinge mi escono dalla bocca come se ormai fossi un'esperta in questo.
Mi sorride per la mia audacia e posiziona il suo pene sulla mia entrata.
<<Mi raccomando Chloe, non urlare o ci sentiranno>> mi avverte ed io annuisco.
Si spinge in me lentamente, troppo lentamente.
Il piacere è più intenso di quanto potessi immaginare. Continua e per mia fortuna aumenta la velocità. Si spinge in me con spinte secche e forti. Allargo le gambe per lasciargli più spazio e poso una mano sul suo sedere, per spingerlo ancora di più verso la mia intimità.
<<I-io... Chloe, io... Ti amo>> dice a denti stretti. Quelle parole sussurrate tra una forte sensazione di piacere e di amore, mi fanno venire; gemendo ripetutamente il suo nome.
Si spinge in me altre volte, non le ho contate: forse saranno state tre o quattro; ma poco importa. Viene gemendo il mio nome e non c'è sensazione più bella di questa.
Esce da me e si toglie il preservativo, buttandolo ai piedi del letto, proprio vicino alle mie ciabatte.
<<Può entrare mia mamma e vederlo>> lo avverto inserendomi sotto le coperte, <<non può, la porta è chiusa a chiave>> dice infilandosi sotto le coperte, <<può benissimo entrare con la sua chiave di scorta>> confesso, <<chiave di scorta? Oh andiamo non ci posso credere>> strilla incredulo ed io rido.
<<Scherzo dai, adesso fammi la domanda di prima>> lo invito a parlare e lui ritorna serio.
<<Andrò dritto al punto: quando pensi di incominciare a prendere la pillola?>> chiede ed io mi impietrisco alle sue parole. Sinceramente prima d'ora non ci avevo mai pensato, e non mi era neppure mai passata lontanamente l'idea di prenderla. Mai in vita mia. <<Non so, non ci avevo mai pensato prima d'ora>> confesso appoggiando la testa sul suo petto. <<È il metodo contraccettivo più sicuro, lo sai vero?>> chiede, <<certo che lo so, però non so... Bisogna essere persone molto organizzative e serie sopratutto. Non è una passeggiata a prenderla, bisogna assumerla ogni giorno alla stessa ora: non posso fare come mi pare. E mi mette un po' d'ansia questa cosa...>> confesso, <<ehi tranquilla, era solo una domanda.>>
Mi posa due dita sotto il mento e mi fa alzare la testa nella sua direzione.
<<Non sei obbligata lo sai>> dice accarezzandomi una guancia, <<no, non è per quello. È un'ottima idea, solo che mi devo informare...>> ammetto e lui annuisce.
<<Ho bisogno di sentirti pelle contro pelle, per la prima volta>> sussurra sopra le mie labbra.
Non so come rispondergli.
Vorrei tanto dirgli che anche per me è la solita cosa, mi vergogno troppo. So che non dovrei avere vergogna con lui, però non sono ancora riuscita a superare questa mia timidezza. Perlomeno, non ancora del tutto.
Lo bacio e lui mi stringe forte a se.
Vorrei tanto che tutto questo non avesse mai una fine, che potessimo restare così per sempre.

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