Capitolo 4

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Chloe

Ed eccoci a lunedì. Un'altra settimana di lezioni inizia, e se devo essere sincera non vedo l'ora che arrivino le vacanze di Natale, almeno potrò stare con mamma e passare del tempo con lei. La sveglia è già suonata da qualche minuto, ma non riesco ancora ad alzarmi dal letto. Ho provato a togliermi di dosso le coperte, ma l'aria mattutina di fine novembre mi ha provocato dei brividi di freddo sul tutto il mio corpo e quindi mi sono rimessa sotto le coperte. Dopo cinque minuti decido di alzarmi, anche perché vorrei evitare di fare tardi a lezione. Appena mi alzo dal letto vedo Carol e Lea nella stessa posizione della sera prima. Possibile che non si siano mai mosse?. <<Ragazze svegliatevi>> le scuoto entrambe, <<dobbiamo andare a lezione>> continuo e loro mugolano qualcosa di incomprensibile. <<Altri cinque minuti ti prego>> dice con voce impastata Lea, <<no, altrimenti farai tardi>> continuo a scuoterla e finalmente entrambe smettono di fare storie. Si stiracchiano sul letto e appena si accorgono di aver dormito per tutta la notte insieme, iniziano a ridere tra di loro. Buon per loro che sono già felici di mattinata. Penso.
Vado in bagno e mi lavo i denti, mi rinfresco la faccia e mi sistemo i capelli con una coda alta. Di solito non mi faccio mai delle acconciature del genere, preferisco tenere sempre i capelli sciolti: ma in questo momento sono tutti gonfi e sono sicura che sarebbero bruttissimi se solo li tenessi giù. Torno in camera e vedo Lea che si sta vestendo. <<Dov'è andata Carol?>> chiedo non vedendola più in stanza, <<è andata nella sua stanza, ieri sera non si è portata dei vestiti di ricambio e quindi gli è toccato andarsene>> spiega Lea, <<ah ok>> mi avvio verso lo specchio con l'intenzione di truccarmi. <<Devi andare ancora in bagno?>> chiede Lea una volta dopo aver finito di sistemarsi i capelli, <<no>> rispondo, <<apposto, allora vado a lavarmi i denti>> si avvia verso il bagno ed entra. Mentre lei entra in bagno decido come truccarmi. Dopo cinque minuti sono già pronta, visto che ho deciso di non truccarmi molto pesantemente. Mi sono messa leggermente un po' di correttore sotto gli occhi, per coprire le occhiaie di questi giorni, e un po' di mascara. Dopo un quarto d'ora siamo tutte e due pronte, e a quel punto usciamo dalla stanza. <<Cosa pensi di fare adesso?>> chiede Lea. Mi giro verso la sua direzione e la guardo in modo confuso. <<Che vuoi dire?>> chiedo a mia volta, <<con Samuel e con Dylan. Insomma, li hai entrambi nei tuoi corsi.. Come pensi di comportarti?>> si gira e mi guarda, <<ah.. Be' sinceramente non lo so, se devo essere sincera prima d'ora non avevo mai pensato a questo>> confesso e lei annuisce. Dopo qualche metro io e Lea ci dividiamo, entro nell'edificio e mi avvio subito davanti la porta di classe. Noto con piacere che è già aperta e allora quel punto entro in classe.
Una volta entrata vedo che ci sono pochi alunni in classe e che il professore non è ancora arrivato. Che strano, penso.
Stranamente Dylan è già seduto al suo posto e appena mi vede entrare dalla porta, sfodera un sorriso timido. Lo ignoro e vado a sedermi al mio posto. Solo adesso mi rendo conto che Samuel non è ancora arrivato in classe. In parte spero che arrivi perché non vorrei che saltasse tante lezioni, ma dall'altra non ho proprio voglia né di vederlo né di parlargli. <<Ehi>> mi giro e vedo Dylan, <<cosa c'è?>> lo guardo con aria stanca, <<senti Chloe, Belen non è la mia nuova fiamma>> si siede al posto di Samuel e incrocia le mani tra di loro. Oddio non ne posso più, gli ho chiesto solo una cosa a questo ragazzo... Di starmi lontano. Non riesco davvero a capire perché non debba rispettare i miei tempi. Però asp.. Chi è Belen? <<E chi sarebbe questa Belen?>> chiedo assumendo una faccia confusa, <<la ragazza che era con me al bar>> confessa, <<ah>> è l'unica cosa che riesco a dire. Se è la sua nuova fiamma o meno non me ne importa, è giusto che lui viva la sua vita e che faccio nuove conoscenze. Io ormai non faccio più parte di essa. <<Va bene, comunque non devi darmi spiegazioni. Io non faccio più parte della tua vita e non ci tengo ormai più a esserlo>> mento. Eccome se ci tengo... Però è giusto così, lo sto facendo per me stessa. Io non posso soffrire, non posso farmi distruggere da un ragazzo a quest'età qui. Ho una vita intera per conoscere gente migliore di lui, non posso stare male a soli diciotto anni. Ed è buffo parlare così, perché nonostante abbia la certezza che fuori da questo college ci sia qualcuno pronto ad amarmi, qualcuno migliore di Dylan... Il mio cuore e la mia mente vogliono solo lui. <<Chloe non dire così per favore>> dice con una leggera disperazione, <<cosa dovrei dirti Dylan? La tua scelta l'hai fatta, quello che avevi da dirmi me l'hai detto: quindi non vedo perché tu debba continuare questo teatrino patetico>> dichiaro leggermente irritata, << teatrino patetico? Dio mio Chloe, ma ti senti quando parli? Io non ti ho detto proprio niente, volevo spiegarti e dirti perché mi sono comportato così, ma tu non mi hai dato nemmeno il tempo di parlarti. Non mi rivolgi la parola da giorni ormai, mi sbatti le porte in faccia, non mi sorridi, in pratica sembra come se non esistessi più per te>> alza un po' il tono della voce e i pochi alunni che sono in classe si girano e ci guardano. <<Per favore calmati ok? Ci stanno guardando tutti>> dico a bassa voce, <<no, non mi importa niente degli altri. Che ascoltino pure quello che ho da dirti. Se tu per un momento non ti immedesimo in me, io non so come farti capire la situazione>> sputa acido, <<perché dovrei mettermi nei tuoi panni quando tu non ti metti nei miei? Tu non ti sei nemmeno posto il problema di come potessi stare dopo aver sentito tutte quelle cattiverie che mi hai detto due domeniche fa. Mi sono sentita umiliata e presa in giro. Sai quanto è stato difficile per me rendermi conto che tutti i miei amici avevano ragione? Lea, Samuel, Carol e persino mia madre mi avevano avvertito su che razza di persona eri: ma nonostante tutto questo io ti sono stata vicino perché ti amavo>> gli rispondo nello stesso modo, <<mi ami anche tutt'ora Chloe, e non mentire su questo>> dice rabbioso, <<credo che queste ormai non siano cose che ti riguardano più, da adesso in poi non esiste più un noi, anzi... Esisteranno una Chloe Johnson e un Dylan Walker. Ricorda che se tutto quello che avevamo costruito, si è ridotto in mille pezzi, è solo colpa tua, non di certo colpa mia. Ho fatto di tutto pur di farti ragionare, pur di tirare avanti questa relazione cazzo, ma tu nonostante tutto hai voluto mettere fine alla nostra storia: e mi va bene così. Nonostante quello che mi hai fatto l'importante per me è che tu sia felice, e se ad oggi la tua felicità non sono io, vuol dire che me ne farò una ragione>> abbasso lo sguardo, ma Dylan mi posa due dita sotto il mento e mi costringe a guardarlo. <<La mia felicità sei tu>> mi guarda intensamente negli occhi, <<no>> mi stacco da lui, <<se ero la tua felicità non mi trattavi in quel modo>> rispondo fredda.
Proprio in quel momento Mr. Smith entra dalla porta e Dylan smette di ribattere. Lo sento sbuffare, ma nonostante tutto, rimane seduto al posto di Samuel. Solo in quel momento deduco che quest'ultimo non si presenterà a lezione.

Nothing more 2 || tutto ritorna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora