Chloe
Questo cambiamento così improvviso di Dylan mi fa dubitare un'altra volta di lui.
Erano giorni che c'eravamo programmati questa settimana e stranamente si è sentita male sua madre. Può capitare e forse sto esagerando, ma dopo l'ultima cosa che mi ha fatto mi è difficile credergli.
Non appena arrivo in dormitorio, poso lo zainetto per terra ed inizio a studiare per la prossima settimana.
Il tempo passa e Dylan si dimentica completamente di me.
Aveva detto che sarebbe venuto a fare un salto in serata, ma a quanto pare se ne è dimenticato.
Avrà già trovato un'altra dopo di me?
No impossibile, non lo farebbe mai. Credo.
Il telefono mi squilla e rispondo senza guardare chi è. <<Pronto>>, <<Chloe, per fortuna hai risposto. È da ieri che ti chiamo e mi stacchi sempre... Perdonami ti prego. Mi dispiace tanto averti nascosto questa storia, ma non l'ho fatto con cattiveria>> dice mia madre dispiaciuta. Faccio un grande sospiro quando sento che è lei al telefono, e poi ripenso al comportamento che ho assunto quando mi ha raccontato di mio padre. Mi sono comportata male, e forse ho esagerato: ma non doveva mentirmi su mio padre. Sa benissimo quanto ho sofferto per la sua perdita, e per la sua assenza. Avere un padre ed essere a conoscenza che non ti vuole, è una delle cose più dolorose.
<<Non lo avrai fatto con cattiveria, questo è poco ma sicuro. Però ti rendi conto di quello che mi hai detto? Mi hai confessato che sei stata per una settimana, con mio padre. È stato una settimana a perseguitarti, dalla mattina alla sera e tu che fai? L'ospiti pure in casa senza avvertirmi, e senza nemmeno chiederti come mi sarei sentita una volta dopo esserne venuta a conoscenza>> prendo fiato e inizio di nuovo a parlare. <<Se vuoi tornare con papà, fallo pure. Però se è così, esigo, e questa volta davvero... Sapere informazioni su di lui, perché voglio incontrarlo>> confesso e dall'altra parte del telefono sento un silenzio tombale.
<<Che cosa hai detto?>> urla mia madre dopo qualche secondo, <<hai sentito. Voglio incontrarlo e sto facendo di tutto pur di riuscirci>> le rivelo con un tono di voce abbastanza elevato, <<Chloe Johnson come ti permetti di fare una cosa del genere a mia insaputa. Una cosa così importante poi>> mi riprende, <<ho fatto troppe cose per te mamma, troppe... E non mi pento di averle fatte. L'ho fatte con tutti i sentimenti di questo mondo. Ho adorato il fatto che tu ti sia concessa a me, permettendomi di aiutarti nei momenti più bui. Però non puoi mettermi contro mio padre. Non puoi negarmi di vederlo se sai benissimo che questa è la mia necessità primaria>> le confesso e lei ride divertita. Pensa che per me tutto questo sia un gioco.
È convinta che sia ancora quella Chloe di tantissimi anni fa, quella che aveva sempre paura di tutto e sopratutto quella che aveva paura delle urla che prendeva dalla madre. Però adesso basta, deve capire che sono cresciuta e che sta parlando con una giovane donna. Non più con la bambina innocente che ero fino ad un'anno fa. È morta e sepolta quella Chloe, adesso ne esiste un'altra. Una più matura, più spontanea e più realista. Prima stavo sulle nuvole, tutto secondo me doveva andare secondo i miei piani. Però con il passare del tempo ho capito che la vita non è così, bisogna farsi il culo se vuoi ottenere qualcosa di grosso.
In generale in tutto.
Però in una situazione del genere devi metterci il doppio delle energie, e ce la farò.
Costi quel che costi.
<<Non sai nemmeno di cosa stai parlando Chloe. Se lo farai te ne pentirai, te ne pentirai amaramente. Diamine Chloe... Ma io mi chiedo: come si può desiderare di incontrare una persona che non si è mai presa cura di te?
Dimmi un po'... Ti ha mai fatto un regalo? Ti ha mai fatto gli auguri per Natale o per il tuo compleanno? Si è mai preso la briga di chiederti come stavi? Oppure come stavano andando i tuoi studi? Si è mai preso cura di te come ho fatto io? Ti ha mai protetto? Ti ha mai messaggiato o chiamato?
Be' mia cara, non mi pare.
E tu sul serio vuoi perdere del tempo per cercare una persona per cui non hai nemmeno un minimo di valore?>> ringhia lei.
Non posso ribattere niente di sgradevole, visto che ha pienamente ragione su tutto. Non si è mai degnato di mandarmi un messaggio oppure di chiedermi come stavano andando i miei studi: ma adesso è tornato e vuole cercare di entrare nella mia vita.
Non so quale sia il motivo, ma se è disposto a tornare io ne sarei più che felice. Magari ritrovandomelo davanti gli urlerei le peggiori cose, ma la necessità di abbracciarlo e di vederlo è tanta.
Qualcuno mi prenderà per scema, per una stupida oppure per una ingenua. Però ho capito che quando si vuole una cosa, bisogna prendercela: senza aggiungere altro.
La vita è una sola, e non voglio avere rimpianti.
Perciò, non cambierò questa mia decisione, nemmeno per mia madre.
<<Hai ragione su tutto quanto mamma, ma la mia decisione ormai l'ho presa e non cambierò idea>> ribatto decisa, <<lui ti vuole solo per vendicarsi. Vuoi farmi fare la stessa fine di Mia?>> chiede, <<eh? Ma che stai dicendo mamma, sei impazzita per caso? Qui siamo in due situazioni completamente differenti>> dico esterrefatta dal suo comportamento, <<non siamo in situazioni così tanto diverse.
Lui si vuole vendicare con me perché ti ho protetta da lui per tutti questi anni. Ti vuole portare via con se ed io non glielo permetterò. Mai>> ringhia lei. È completamente fuori strada. Ed è difficile fargli cambiare idea, non ci sono mai riuscita e molto probabilmente non ci riuscirò mai. Ne io ne nessun altro. Però ormai è fatta. Io ho già preso la mia decisione e se vuole fare la difficile che la faccia. Se vuole punirmi, che lo faccia. Però come è testarda lei, lo sono pure io e se io dico di voler intraprendere questa strada che mi porterà da mio padre, lo farò. Fregandomene dei pregiudizi delle altre persone e di tutto il resto. Mi sono messa al secondo posto sempre, non mi sono mai messa al primo posto nella mia scaletta delle persone più importanti della mia vita. Sin da piccola mi sono presa cura di mia mamma, e tornassi indietro lo farei altre mille volte, perché so quanto ne aveva bisogno in quel momento. Però da adesso in poi basta: prima vengo io e la mia felicità, dopo le altre persone. Ho capito troppo tardi quanto valgo, ed ho sbagliato in passato a non farlo, ma da adesso in poi cambierà tutto. Mi metterò al primo posto, e gli altri verranno dopo.
Non mi importa niente se così risulto egoista, perché per me non significa questo, significa volersi bene e amarsi.
Io e la mia felicità verremo entrambi nel primo posto della lista, e se la mia felicità al momento è mio padre... Vorrà dire che continuerò a lottare, finché non lo troverò.
<<Non vuole portarmi via>> ribatto infastidita, <<si che lo vuole>> ribadisce lei, <<stammi bene a sentire Chloe. Avrai anche diciannove anni, sarai un'adulta e tutto quello che vuoi, ma nessuno mi impedirà di proteggerti>> la sento tirare su con il naso e deduco che stia piangendo.
<<È di mio padre che stai parlando>> le ricordo in tal caso se ne fosse scordata.
<<Lo so, lo so benissimo Chloe. Ed è proprio per questo che ti dico di stargli lontano>> mi consiglia, un'altra volta.
<<Ed io ti ho già detto che non lo farò>> ribatto seria, <<lo sai che non andrai da punte parti se continui così vero?>> ingiunge con fare da sapiente, <<si vedrà se sarà così. Le tue parole non mi faranno cambiare idea>> le ricordo, <<non sei la Chloe che ho lasciato al college cinque mesi fa, sei cambiata. Stai peggiorando sempre di più>> dice lei singhiozzando, <<mi dispiace mamma. Mi dispiace darti questa impressione, ma io sono sempre la stessa. Sono solo un po' cresciuta e adesso capisco che la vita è ben diversa da quella che mi immaginavo>> le confesso, <<ho capito che se vuoi davvero qualcosa, devi andare a prendertela subito e senza perdere tempo. Perché se lo farai domani: può già essere troppo tardi. Ed io non voglio avere rimpianti nella mia vita. Ne ho già avuti troppi, e possono bastare>> continuo.
<<Ti ho dato tutto e questo è il tuo ringraziamento?>> dice lei, <<hai ragione mamma, mi hai dato tutto. Però mi hai dato quello che volevi tu, non di certo quello che volevo io>> replico e la sento sospirare.
<<Stai facendo un grosso sbaglio Chloe>> dice lei in tono severo, <<sai cosa ti dico? Non mi importa sinceramente. Ben venga sbagliare. Sbagliando si impara, no? Se andrà male, vorrà dire che mi andrà bene la prossima volta>> dichiaro io con tutta la tranquillità di questo mondo.
<<Non finisce qui>> dice e riattacca.
Odio essere in questa specie di montagna russa con lei. Il giorno prima litighiamo, l'altro facciamo pace e poi un secondo dopo litighiamo di nuovo. Non ne posso più di questa situazione, ma qualunque cosa volesse dire con quella frase: non mi farà di certo cambiare idea. Nessuno lo farà, e posso metterci la mano sul fuoco.
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Nothing more 2 || tutto ritorna
ChickLitCOMPLETA ッ ⚠️⚠️ A BREVE IN REVISIONE ⚠️⚠️ Questo è il sequel di "Nothing More". È consigliabile leggere il primo libro di "Nothing more" prima di questo, per poter capire meglio la storia. Lo trovate sul mio profilo. Chloe, affranta ormai dal dolor...