Capitolo 71

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Dylan

Mi sveglio sentendo un vuoto al mio fianco.
Il peso della sera prima, causato dalla testa di Chloe, non lo sento più sopra il mio petto.
Apro gli occhi di scatto e mi siedo sul letto.
Vado in panico quando non la vedo al mio fianco, ma poi mi ricordo le parole di stanotte e suppongo che se ne sia già andata. Guardo l'orario e vedo che sono le otto del mattino.
Forse riesco a trovarla ancora in casa.
Scendo dal letto e mi infilo i pantaloni corti, che mi arrivano più o meno al ginocchio.
Mi precipito ad arrivare al piano di sotto e non appena arrivo in cucina, trovo solo mia madre.
<<Buongiorno amore, hai dormito bene?>> chiede lei, mentre mi versa un po' di caffè nella tazzina.
<<Più o meno>> rispondo assonnato, mentre mi siedo.
<<Hai parlato con Chloe?>> chiede porgendomi la tazza piena di caffè, ed io nego con la testa.
<<C'ho provato, ma non mi ha dato ascolto. Però in compenso stanotte è venuta a dormire nel mio letto>> confesso iniziando a bere il mio caffè.
<<Perché scusa, non dormivate già insieme?>> chiede confusa, mentre inizia a mangiare la sua amata brioche al cioccolato.
<<Si, ma dopo la scoperta è voluta andare a dormire nella stanza degli ospiti, solo che poi me la sono ritrovata nel letto>> faccio spallucce e continuo a fare colazione.
<<Be'... Stanotte è venuta a parlare con me, cioè... Ci siamo ritrovate per caso, però poi abbiamo discusso su quello che è successo>> mi va di traverso il caffè e inizio a tossire.
<<E di cosa avete parlato? Mamma ti avevo detto che volevo chiarire io le cose con lei, tu hai fatto fin troppo>> ringhio incazzato, <<calmati Dylan, gli ho semplicemente consigliato di rifletterci bene prima di lasciarti>> confessa dispiaciuta, <<ti ha detto che mi vuole lasciare?>> chiedo, <<no, ma non è disposta a venire con te a Parigi. Mi ha confessato che non è la prima volta che le menti, e che lei non rinuncerà alla vita che desidera per te. Sappiamo entrambi che non lo sta facendo con cattiveria, però Dylan per quanto ti ami, perché si. Ti amo: io le do ragione. Non so cosa è successo in passato tra di voi, ma su una cosa ha ragione... Pensi solo a te stesso, ed è normale che non voglia trasferirsi a Parigi se tu non la coinvolgi nella tua vita>> afferma lei con tono pacato.
Finisco di bere l'ultimo sorso di caffè e sbatto la tazzina sul bancone.
<<Mamma lo stavo per fare cazzo, in questi giorni lo avrei fatto. E lo so benissimo che penso solo a me stesso, ma mi sembrava troppo presto per parlargliene. È stata lei la prima dire che è inutile fare progetti adesso per il futuro, visto che non sappiamo se questa storia durerà o meno. Per questo ho aspettato nel parlargliene, non perché volevo tenerglielo nascosto. Però adesso non so come rimediare al mio errore. Sei proprio sicura che non vuole venire con me?>> le chiedo, <<sicurissima, è stata chiara Dylan. Detto questo non sto dicendo che è la sua risposta definitiva, ha detto che ci penserà. Però per il momento aspettati un no come risposta>> dichiara lei ed io sbuffo.
<<Senti Dylan, so che ti fa preoccupare questa situazione, ma adesso ti dirò la stessa cosa che ho detto a lei. Entrambi dovete discutere e dovete capire se vale la pena rinunciare a determinate occasioni che vi sta offrendo la vita, per il vostro amore. Dovete capire se è una cosa passeggera oppure se è un amore vero.
Voi adesso siete accecati dall'amore, e si vede che vi amate alla follia: però dovete pensare anche al futuro, non solo al presente. Lei è stata molto chiara con me Dylan, e non ti nego che anche a me ha parlato di figli e di un matrimonio>> sbianco per le ultime parole.
<<So che questi argomenti ti mettano in agitazione, perché non sono la tua priorità, ma per lei si. Ed è normale Dylan, quasi tutte le ragazze hanno, chi prima chi dopo, questo desiderio di diventare madri.
Più passa il tempo più hanno questo istinto di prendere in mano la propria vita, ed iniziare ad avere il senso materno. Fa parte di noi e non possiamo cambiarlo. Devi pensarci molto bene Dylan, un figlio lo sai benissimo pure tu che non è una passeggiata e se proprio non lo vuoi, devi lasciarla andare. Farà male ad entrambi, ma è la cosa migliore per tutti e due>> ammette mia madre con le lacrime agli occhi. <<Fai sul serio? Sai benissimo quanto amo quella ragazza e quanto ho bisogno di lei nella mia vita, come puoi venirmi a dire di lasciarla andare tra le braccia di un altro? Non lo farò mai perché sono troppo egoista>> dico a denti stretti, <<be' allora dovresti smettere di esserlo, visto che c'è di mezzo il tuo futuro e quello di Chloe. Conosco sua madre e vuole il meglio per lei. Se tu non sei in grado di darglielo, devi mettere il tuo ego e lasciarla andare>> si alza in piedi di scatto e mi urla contro. Faccio lo stesso e poi dico: <<Non c'entra un cazzo il mio ego. Tu parli così, perché non sei nella mia situazione.>>
Mia madre si fa rossa nel viso e percepisco che sta per scoppiare.
<<Dylan non giocare con me. È vero, al momento non sono nella tua stessa situazione, ma in passato si.
Come credi che mi sia sentita in questi anni? Ho perso mio figlio e ho perso colui che pensavo fosse l'amore della mia vita.
Avevo la tua stessa età quando ho conosciuto tuo padre e mi sono perdutamente innamorata di lui sin dall'inizio. Non ti permetto di parlare così della mia storia d'amore. So cosa si prova a vedere una persona allontanarsi, e sapere di non poterla più riavere. Perciò attento a come parli...>>, mi punta il dito contro e gli si formano delle lacrime intorno agli occhi.
<<Se sai come ci si sente, allora perché mi stai consigliando di lasciarla andare via?
Io non sono come te, non sono forte come te e non riuscirei mai a farla fuggire da me.
Perché la amo, e non ho mai provato niente di così forte prima d'ora. È la prima relazione seria che ho, in passato ne ho avuta un'altra, ma non ho provato quello che provo adesso>>, stringo la mascella per cercare di non piangere.
<<Se lei mi lascia, di me non rimarrà più niente. Si porterà dietro ogni singola cosa di me. Il nostro amore non può svanire così da momento all'altro, non devi finire cazzo.
Mi ama, e me la sempre dimostrato.
Sono io qui l'errore. Sono io quello che sbaglia sempre, ma so per certo che col passare del tempo, se mi impegno, posso permetterle la vita che vuole. Anche con dei figli...>> confesso abbassando lo sguardo.
<<Dylan...>> mia mamma si asciuga le lacrime sul viso, con il dorso della sua mano, ed io scoppio a piangere.
Viene verso di me e mi abbraccia.
L'idea di avere dei figli mi spaventa.
Ho paura di non riuscire ad essere un buon padre, e se ci penso bene conosco Chloe solamente da cinque mesi, è troppo presto per pensare ad una famiglia.
Non fa per me avere un nucleo familiare, e basta vedere la mia infanzia. Ogni mio coetaneo aveva un padre e una madre che si amavano, io non ho mai avuto nessuno.
Perché devo mettere al mondo una creatura e farla vergognare di avere un padre come me?
Non posso.
<<Ascoltami>> prende il mio viso tra le sue mani e fa incrociare i nostri sguardi.
<<Io ti starò vicina ok? Non sai quanto mi riempie il cuore vederti così felice con lei, ma voglio che sia davvero quello che vuoi>>, sospira e riprende fiato.
<<Lo è mamma. Voglio lei e nessun'altra.
Solo con lei posso avere la certezza di essere felice, e se tu pensi che io mi vada a cercare un'altra ragazza dopo di lei: ti sbagli di grosso.
Perché per me lei rimarrà sempre al primo posto>> confesso schietto.
<<Vai da lei>> mi sussurra all'orecchio, <<prenditela e insieme sono sicura che troverete una soluzione>> mi sorride e annuisco.
Mi alzo in piedi dalla sedia ed esco dalla cucina. Vado al piano superiore ed entro in bagno, mi faccio una bella doccia calda e successivamente ritorno in camera per vestirmi. Prima ancora di uscire definitivamente dalla mia abitazione, rientro in cucina e ringrazio mia madre.
Devo riprendermi Chloe e farle capire quanto la amo, ma sopratutto quanto ho bisogno di lei.
Non posso vivere senza di lei, e glielo ripeterò all'infinito, finché non lo capirà.

Nothing more 2 || tutto ritorna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora