"Stiamo via sette giorni Lil, non sette mesi."
Esclama Oliver quando arriva in camera nostra, domani è il giorno del Ringraziamento e noi andremo a San Francisco questo sera. Le lezioni sono terminate da qualche ora, tante persone sono già partite. Noi non abbiamo fretta e abbiamo aspettato che il campus si liberasse un pochino."Shh e aiutami."
Risponde la mia compagna di stanza prendendo un paio di borse e dandole a suo fratello che scuote il capo. Oliver ha solo un borsone, io un trolley e la mia borsa mentre Lily ha decisamente troppe cose, ho provato a dissuaderla sul portarsi così tante cose ma ho ottenuto scarsi risultati."Sappi che data la quantità di roba starò io davanti, mi rifiuto di stare nei sedili posteriori con tutte le tue cianfrusaglie."
"Approfittatore!"
Mi fanno ridere mentre usciamo dalla nostra camera, la chiudo a chiave e poi scendiamo sotto. Il resto del gruppo è già partito, dovevano tutti raggiungere posti che non stanno proprio dietro l'angolo e ci siamo salutati questa mattina prima che ognuno andasse alla sua lezione.Arriviamo alla mia auto, carichiamo il baule e mettiamo qualche cosa nei sedili davanti accanto a Lily che si sistema dietro di me. Oliver ha già preso posto, manco solo io che mi sistemo in qualche minuto. Metto la musica anche se non serve a molto perché Lily sta parlando decisamente troppo, forse anche un po' agitata per la situazione generale con Jake. So che si sono sentiti ultimamente, non scendo mai nei dettagli perché non voglio essere invadente anche se poi le cose nei minimi dettagli finiscono per raccontarmele entrambi.
Parliamo del più e del meno e l'ora di viaggio passa in men che non si dica. Arriviamo a San Francisco all'ora di cena, il sole è ormai tramontata e l'aria fredda di fine novembre mi entra nelle ossa mentre scendiamo dalla macchina che ho momentaneamente parcheggiato sul vialetto.
"Zia Isla!"
Esclama Katrin quando la porta si spalanca e mi corre incontro."Amore mio!"
Lascio per un attimo il manico del mio trolley e la prendo in braccio al volo, non mi abituerò mai a tutte queste meravigliose dimostrazioni d'amore che mi riservano i miei nipoti. Katrin mi butta le braccia al collo e mi riempie di baci, cosa che stringendola faccio anche io."Tesoro loro sono Oliver e Lily, due amici della zia."
Kat guarda i due ragazzi incuriosita, le piace osservare tutto, esattamente come me."Ciao, io sono Katrin."
Allunga la sua minuscola manina verso Oliver che sorride in modo così dolce che mi si potrebbe sciogliere il cuore."Ciao piccolina, io sono Oliver."
Stringe la sua manina, mia nipote sorride e fa lo stesso con Lily, ha un carattere molto deciso, preso probabilmente da sua madre più che da mio fratello."Che belle trecce, puoi farle anche a me?"
Chiede poi spavalda alla mia compagna di stanza."Certo tesoro quando vuoi."
"Ora però che ne dici se rientriamo piccola peste? Si gela qua fuori."
Strofino il mio naso contro quello di Kim che ride e annuisce, la tengo in braccio mentre andiamo verso casa, mia madre è sulla soglia che ci aspetta. Lascio a terra mia nipote che torna a fare quello che stava facendo prima che arrivassi, mia madre mi abbraccia stringendomi forte. Mi lascia un bacio fra i capelli e poi mi giro verso i gemelli, sempre tenendo un braccio intorno alla vita di mia madre."Ragazzi lei è Carol Davis Roy, mia madre."
Esclamo felice di poterli far finalmente conoscere."Mamma loro sono Lily e Oliver O' Connor."
"E' un piacere conoscerla signora Roy..."
"Oh per favore ragazzi, chiamatemi solo Carol e datemi del tu, è un piacere fare la vostra conoscenza."
Mia madre si stacca da me per abbracciare prima Lily che ricambia con la sua solita e bellissima esuberanza e poi Oliver che, con mia grande sorpresa, ricambia felice."E' un piacere conoscerti Carol."
Dice Oliver quando si stacca da mia madre che gli tiene ancora una mano, mamma sorride."Bene ragazzi, io finisco di preparare la cena perché fra poco arriverà mio marito. Isla vi farà vedere le vostre camere."
"Dylan?"
Chiedo prima di fare qualsiasi cosa dato che il minore dei miei nipoti non si è ancora fatto vivo."Si è addormentato tardi, è nel suo lettino in camera mia, passa a controllarlo magari prima di tornare giù."
Annuisco, lascio un bacio sulla guancia a mia madre e poi riprendiamo tutte le nostre cose e risaliamo le scale."Per qualsiasi cosa questa è camera mia."
Esclamo aprendo la porta e appoggiando dentro velocemente le mie cose che sistemerò più tardi.
"E questa palla di pelo bellissima è il mio amato Ginger."
Aggiungo accarezzando il mio pelosone sul letto."Ma è bellissimo!"
Esclama Lily avvicinandosi al mio gatto, lo accarezza, Oliver fa solo un piccolo accenno di carezza a Ginger che lo segue curioso con lo sguardo.Accompagno entrambi nella loro camera e poi vado a guardare Dylan che sta ancora dormendo. Mi avvicino al mio piccolo amore che riposa beato nel suo suo lettino, gli accarezzo una guancia, in un riflesso involontario afferra il mio dito e poi fa qualche strano lamento, segno che si sta svegliando.
"Zia."
Sussurra poi quando apre gli occhi.
"Tornata."
Dice ancora allungando anche l'altro braccio per farsi prendere."Si amore, sono tornata per un po'."
Lo prendo in braccio, si accoccola a me, gli bacio i capelli. Stare lontano da loro è davvero la cosa più difficile di tutte."Mi sei mancato tanto."
Lo stringo forte, gli bacio i capelli e poi mi alzo per tornare di sotto, a breve tornerà mio fratello a prenderli. Esco dalla camera dei miei, chiudo la porta e quando mi giro trovandomi dietro Oliver sorrido, non posso farne a meno."Lui è il mio altro pezzo di cuore, Dylan."
Esclamo guardandolo."E invece amore lui è un amico della zia, Oliver."
Dylan alza la manina in segno di ciao, nessuno dei miei due nipoti è particolarmente timido."Ciao campione."
Oliver gli scompiglia leggermente i capelli, lo fa ridere, una risata che mi riempie il cuore di gioia."Campione!"
Ripete mio nipote battendo le mani, fa ridere anche noi."Lily?"
Chiedo poi guardandolo."Credo sia già scesa, l'ho sentita uscire prima dalla camera."
Annuisco."Scendiamo anche noi?"
Oliver fa cenno di si col capo, mi sorride. Dylan si riappoggia a me, Oliver passa dietro di me, mi sfiora il braccio."Sei felice di essere qua vero?"
Chiedo senza un preciso motivo.
Oliver mi lascia un bacio fra i capelli."Certo Isla Ariel, certo che sono felice. Non vorrei essere in nessun altro posto."
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Roman d'amourIsla Ariel Roy ha 19 anni e una vita apparentemente perfetta. Sta per partire per Stanford, dove hanno studiato i suoi genitori e anche suo fratello. Sua sorella Melody invece, "pecora nera" della famiglia, non ha voluto fare il College e dopo il l...