"Esprimete un desiderio!"
Esclama Abby battendo le mani felice guardando Oliver con in braccio Lily.Oltre alla mega festa che Lily ha organizzato per il weekend, abbiamo voluto far qualcosa solo noi. Abbiamo ordinato delle pizze e ci siamo riuniti tutti qui nel nostro appartamento, aspettando la mezzanotte. E la mezzanotte è ormai passata da qualche minuto ed ora i due gemelli sono davanti alla loro torta che spengono tutte e ventitré le candeline che mi sono personalmente occupata di mettere sopra.
Sorrido appoggiata al petto di Jake che mi sta tenendo fra le sue braccia mentre vedo due delle mie persone preferite al mondo riuscire ad essere un po' più felici nonostante tutto quello che gli sia stato tolto ultimamente.
"Okay mi state dando un po' troppe attenzioni, lo sapete che quella egocentrica dei due è Lily, non sono io."
Oliver fa alzare dolcemente sua sorella per potersi liberare da tutti gli occhi puntati su di lui. Jake mi lascia un bacio fra i capelli e poi raggiunge la sua ragazza. Io mi appoggio alla parete mentre guardo Ol salutare e ringraziare tutti. Vedere un barlume di serenità nei suoi occhi per me è la cosa più bella del mondo. Qualche ora libero da tutto quel dolore e da tutto ciò che l'ha oppresso ultimamente è il regalo più bello che potesse ricevere.E sono sicura che almeno ora non stia fingendo e si stia godendo tutto l'amore di queste persone che tengono a lui.
Il mio regalo glielo darò domani pomeriggio, non posso darglielo prima.
E' il risultato di un insieme di idee e di regali che si divideranno fra il suo compleanno e la sua laurea che sarà fra più o meno un mese.Sono due regali che sono, inoltre, il risultato di una decisione che non sono ancora sicura di voler prendere ma tutto ciò mi balena in mente, più o meno, da quando siamo a New York e mi sta tormentando. E so che ne soffrirò, lo so.
Ma è giusto così, sarà giusto così.
Non devo pensarci ora però, c'è ancora tempo.
Scaccio completamente questo pensiero dalla mia testa quando vedo Oliver camminare verso di me, mi sorride prendendomi poco dopo fra le sue braccia. Lego le mie braccia intorno al collo trovando casa mia nei suoi occhi.
"Grazie per la torta amore mio."
Sussurra lasciandomi un dolce bacio sulle labbra."Non è nulla di che."
Rispondo sfiorando il mio naso con il suo."Sono i piccoli gesti che valgono di più."
"Come sei poetico."
Lo faccio ridere, non aggiunge altro, mi bacia solamente."Ti farò vedere quanto sono poetico più tardi in camera da letto, quando saremo finalmente soli."
Sussurra al mio orecchio facendomi fare pensieri veramente poco casti."Sei un cretino."
Ridacchio tirandogli una leggera pacca sul petto, lo faccio ridere di nuovo. Una risata così bella, una risata che per me sa di vita.Gli accarezzo il viso, strofino il mio naso contro il suo.
"Ti amo. Tantissimo. Buon compleanno amore mio."
Sussurro rendendomi conto di non avergli ancora fatto gli auguri."Sei diventata tutta la mia vita Isla Ariel."
Sorrido, mi bacia.E dimenticandomi tutto mi godo questo istante di felicità.
-
"Mi dici dove stiamo andando?"
Si lamenta Oliver quando imbocchiamo la strada che porta verso il centro di San Francisco."Me l'hai chiesto almeno dieci volte da quando siamo partiti dal campus e la mia decima risposta è sempre no. Manca poco e lo vedrai."
Sbuffa, lasciandosi scivolare sul sedile.
"Ventitré anni ma come se ne compissi tre vedo."
Aggiungo girandomi verso di lui quando mi fermo ad un semaforo."Mi stai dando del bambino Isla Ariel?"
Si gira anche lui guardandomi cercando di trovare i miei occhi al di là degli occhiali da sole che sono miei fedeli compagni di vita."Forse."
"Appena torniamo a casa ti faccio vedere io chi è il bambino."
Mi fa ridere."Ma che hai oggi? Sembra tu abbia solo il sesso in testa."
"Non è il sesso Isla Ariel, sei tu. Tu che non mi basti mai."
Si avvicina, mi ruba un bacio veloce.
"E, sinceramente, mi servi tutto tu su un piatto d'argento."
Aggiunge, scuoto il capo, non rispondo e rimetto in moto l'auto, conoscendo la strada a memoria. Stiamo andando in un posto in cui ho praticamente passato tutta la mia adolescenza.Sorrido quando arriviamo, solitamente è chiuso il martedì pomeriggio ma ho chiesto per favore di fare un'eccezione e Melody non è mai stata brava a dirmi di no.
"Mi regali un tatuaggio?"
Chiede girandosi verso di me. Sorride."Si ma non te lo farai da solo."
"Quindi suppongo tu abbia già scelto qualcosa Isla Ariel."
Sul suo volto si espande ancora di più il sorriso di poco prima."Ci siamo innamorati dal primo secondo Oliver, uno sguardo. Ecco quanto è servito. Uno sguardo e ci siamo legati per sempre. Sei entrato prima nella mia anima, poi nel mio cuore. E ora, voglio che questa promessa che ci siamo fatti senza nemmeno accorgercene diventi più concreta."
Prendo il mio telefono, scorro tra le foto e gli mostro il tatuaggio che mi ha disegnato Melody quando gliel'ho chiesto."No Metter Where."
Non importa dove.
Come la catenina che gli ho regalato a Natale e che porta sempre al collo.
"Ce lo possiamo fare entrambi sopra il cuore. Non importa dove. E tu penserai che sono pazza. E si forse un po' si amore mio ma siamo troppo e ci amiamo troppo per essere solo una linea di questo destino che non sappiamo cosa avrà in serbo per noi. E allora ho pensato che noi saremo Oliver. Noi saremo sempre, qualsiasi cosa accada, qualsiasi circostanza ci metterà davanti la vita. Siamo e saremo. Non importa dove. Se vicini o separati, se felici o tristi, noi saremo. Saremo sempre. Dove non è importante. Perché saremo amore mio. Saremo ovunque."
I suoi occhi si sono fatti lucidi.
"Amore mio."
Sussurra accarezzandomi una guancia, con la voce che trema un po'.Appoggio la mia mano sulla sua.
"Allora? Che ne dici?"
Chiedo lasciando cadere una lacrima che non so se sia di emozione o dolore per la consapevolezza che si stia concretizzando tutto, che questo tatuaggio non sia solo dell'inchiostro sulla pelle ma molto di più.Che questo tatuaggio non si fermi solo qua ma si porti dietro la conseguenza di qualcosa di più grande.
"Dico che sei l'amore della mia vita Isla Ariel. Sei tutta la mia vita. E io non vedo l'ora di portarti per sempre incisa sulla pelle ogni giorno della mia vita."
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Us.
RomanceIsla Ariel Roy ha 19 anni e una vita apparentemente perfetta. Sta per partire per Stanford, dove hanno studiato i suoi genitori e anche suo fratello. Sua sorella Melody invece, "pecora nera" della famiglia, non ha voluto fare il College e dopo il l...