Capitolo 67.

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Sono felice, emozionata, agitata.
Non lo so.

Ma credo che la felicità prevalga su tutto.
Sono così felice che sono arrivata a lezione venti minuti prima che iniziasse per prendermi il posto davanti e godermi a pieno ogni cosa. Io, che sono sempre stata una da posti in fondo alla classe, sono arrivata prima per prendermi il posto davanti.

Le lezioni sono iniziate la scorsa settimana ma il corso di musica è stato introdotto solo da questa per raccogliere le ultime iscrizioni e raggiungere il numero minimo di studenti per far partire il corso.

Sono fortunata perché le lezioni di musica e matematica non si sovrappongono mai e sono legate entrambe dal filone principale di scienze umanistiche per diventare un'insegnate. Avrò doppia laurea in matematica e musica ma entrambe rimarranno sotto l'insegnamento.

Un'accoppiata bizzarra probabilmente, la musica e le equazioni, le parole e i numeri. Ma alla fine sono le accoppiate più strane a far nascere le cose migliori.

Quando poi entra la professoressa mi rendo veramente conto che uno dei miei sogni, studiare la musica in tutto e per tutto, stia finalmente diventando realtà.

"Buongiorno a tutti ragazzi, sono la professoressa Kate Collins e sarò la vostra referente per il corso di laurea in musica oltre che la vostra insegnante di filosofia ed estetica della musica.
Prima di iniziare voglio però fare una piccola premessa. Non siete in tanti ad essere qua, è uno dei pochi corsi che richiede un numero minimo di studenti per poter iniziare. Ci sono stati anni in cui il corso di laurea in musica sotto scienze umanistiche non siamo nemmeno riusciti a farlo. E questo non sapete quanto mi dispiaccia. Sono felice, però, che la musica, il suo studio e la sua diffusione, non siano più qualcosa di così raro. Non vengano più considerati una perdita tempo, un capriccio, un qualcosa di superfluo. La musica, la sua storia, il suo studio sono importanti come lo sono la matematica, l'inglese, la letteratura. Pensate quante testimonianze sono arrivate ai giorni nostri grazie alla musica, pensate a quante denunce sono arrivate tramite la musica. Pensate a quanto la musica abbia sempre fatto parte del mondo, fin dal principio. La musica è parte di noi, del nostro mondo e della sua storia. Non è un capriccio. Quindi spero che prendiate questo corso con estrema serietà, rendendovi conto di quanto sia importante quello che facciate. Non sottovalutatevi. E non sottovalutate il vostro lavoro. Mai. Ricordatevi, poi, che la musica non è mai cosa da poco, la musica è in grado di rendere liberi."
Sorride alla fine del discorso, per un attimo il suo sguardo si posa su di me che sto sorridendo a mia volta, felice come poche altre volte nella mia vita.

"Detto questo non faremo solo filosofia ed estetica. La musica non deve solo essere studiata, va praticata. In quanti di voi suonano uno strumento o cantano?"
Alzo la mano.
"Benissimo, vorrei che per la prossima volta portaste, per chi ce l'ha qua, il vostro strumento. Cominceremo conoscendoci un po' meglio, cosa fondamentale per questo corso. Ora prendete il libro a pagina cinque."
Faccio come dice la professoressa, apro il libro, prendo un quaderno per gli appunti.

E mi rendo conto di quanto, ogni giorno, io mi innamori di questa vita un po' di più.

-

Sorrido quando vedo Oliver fuori dall'aula dove si è appena conclusa la lezione, non gli do il tempo di dire niente, gli butto le braccia al collo e lo bacio. Sapeva quanto fosse importante per me questo nuovo inizio, questa lezione e non ha aspettato che tornassi a casa, è venuto lui qua, ad aspettarmi, per vedermi a lezione appena conclusa, con ancora tutta la felicità del mondo impressa negli occhi.

"Immagino sia andato tutto bene."
Sussurra sfiorando il suo naso contro il mio.

"E' andata benissimo! E' proprio il mio mondo e io non ti sarò mai abbastanza grata per questo, è tutto merito tuo."
Mi da un altro bacio, poi prende la mia mano e andiamo verso l'esterno.

"Allora dobbiamo proprio festeggiare e io avrei già una mezza idea."
Esclama una volta fuori e tirandomi leggermente verso la parte opposta di quello che ormai è il nostro appartamento.

Lily è andata via qualche giorno fa, io sono in pieno cambio casa e da Oliver ci sono ancora degli scatoloni da disfare. Non è stato facile convincere i miei a lasciare il dormitorio, ma ho fatto passare la cosa come una non vera e propria convivenza ma più come un non voler rimanere sola in caso mi succedesse qualcosa o avessi bisogno di qualcuno. Soprattutto di notte. E poi credo che sia chiaro anche a loro che il mio amore per Oliver non sia una cosa da qualche mese e via. Ho la fortuna che lo abbiano conosciuto e abbiano constatato loro stessi che persona meravigliosa sia, quanto tenga a me e quanto io sia profondamente innamorata di lui.
Quindi, una volta accettato il fatto che io non sia più una bambina, hanno accettato la cosa. Gli ho anche detto che avrei cercato un lavoretto per aiutarli con le spese ma non ne hanno voluto sapere, per loro la mia attenzione deve essere tutta sui libri. E, fortunatamente, la mia famiglia può permettersi di non farmi contribuire alle spese di una casa.

Inoltre mamma, stranamente, l'ha anche vista come l'occasione per farmi diventare ancora più indipendente.

"Dove andiamo?"

"Prima a un concerto, poi a cena."

"Che cosa?"
Esclamo a voce fin troppo alta, lo faccio ridere.

"E' San Valentino Isla Ariel."
Mi fermo un attimo, è vero, è il 14 Febbraio ma io non ho mai dato importanza a queste cose.

"Non dirmi che Oliver Kyle O'Connor è uno da San Valentino?"

"No, in realtà no."

"E allora perc..."

"C'è una cosa che succede oggi che capita a pennello, quindi ne ho approfittato."

"E cos'è questa cosa?"
Non mi risponde fino a quando saliamo in macchina, sul sedile del passeggero c'è una busta.

La apro impaziente.

"Oh mio Dio!"
Esclamo portandomi una mano davanti alla bocca.
"E' James Bay! Il concerto di James Bay!"
Ripeto incredula con le lacrime agli occhi.

Oliver mi guarda, mi sorride con occhi pieni d'amore, l'amore più grande che abbia mai ricevuto, che abbia mai provato.

"Sei l'essere umano migliore del mondo."
Sussurro avvicinandomi a lui.
"E io sono così immensamente fortunata ad averti nella mia vita."

"Sei tutta la mia vita Isla Ariel, tutta la mia vita nel più profondo significato della parola vita."

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