Capitolo 89, Epilogo.- Cinque anni dopo.

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"Ciao Skyla, ci vediamo giovedì."
Esclamo guardando l'ultima bambina rimasta allontanarsi insieme a sua madre, torno dentro a prendere la mia borsa e dare una sistemata veloce alla classe rimasta tutto sommato in ordine.

Sistemo le mie cose, prendendo poi gli occhiali da sole perché ormai, a metà giugno, il sole è alto e caldo in cielo. Chiudo a chiave la porta dell'edificio e le rimetto con cura nella borsa.

"Scuola di musica, professoressa Isla Ariel Roy.
Corsi per bambini, ragazzi e adulti."

Mi scappa l'occhio sull'insegna attaccata al portone, ancora mi fa immensamente strano. Non ho cambiato lavoro, insegno ancora al liceo, è un lavoro che non lascerei mai. Ma sono rimasta in part-time per poter insegnare nella mia scuola di musica. Ho passato tutta l'estate scorsa a progettarla e a settembre l'abbiamo inaugurata, riscuotendo subito un discreto successo, probabilmente perché nelle vicinanze non ci sono scuole di questo genere che offrono corsi per bambini, ragazzi e adulti.

Abbiamo creato tre aule, una sala relax e un ufficio.

Mi piace da morire e Asher dice che è bellissima.

Asher è l'altro professore della mia scuola, mi aiuta soprattutto con gli adulti, non potevo seguire io tutti i corsi. Ci siamo conosciuti per caso quando non avevo ancora aperto la scuola. Mi ha aiutato con tutto, dalla burocrazia ai lavori. E' stato il mio angelo. E poi ha scelto di rimanere a lavorare qua.

Tra insegnare al liceo e la scuola di musica negli ultimi due anni non ho avuto molto tempo per me stessa o per fare altro, anche se ora l'anno scolastico sta finendo e fra qualche settimana anche la scuola di musica chiuderà per l'estate.

Sento la vibrazione del cellulare, lo prendo dalla tasca mentre cammino piano verso la mia macchina, sorrido quando vedo il mittente della chiamata.

"Ehi."
Esclamo sorridendo.

"Ciao amore, stai tornando a casa?"

"Si, sto per salire in auto. Tu?"
Rispondo cercando le chiavi della macchina, tenendo il telefono fra la spalla e l'orecchio.

"Sono arrivato poco fa, ho portato fuori Yuki."
Sorrido al pensiero della mia amata Yuki che da quattro anni è la mia fedele compagna di vita.

"Grazie amore."

"Che ne dici se stasera facessimo un picnic sulla spiaggia e ci godessimo il tramonto noi tre? Passiamo a prendere due birre e un paio di pizze. Adesso che è finalmente tornata l'estate possiamo farlo."

"Si, ho proprio voglia di un bel tramonto."

"Allora preparo tutto e ti aspetto qui. Guida piano, ti amo."

"Tranquillo, ti amo anche io."

Okay, forse Asher non è solo l'altro professore. O meglio, da più o meno un anno non  è solo l'altro professore, ma anche il mio compagno. Insegna al conservatorio, ha quindici anni in più di me ma la differenza d'età non si fa per niente sentire in realtà. Il nostro primo bacio è stato proprio nella scuola. Stavamo preparando il primo saggio dei bambini, stava suonando il piano. Una canzone bellissima.

E in un attimo, mentre le sue mani continuavano a muoversi sulla tastiera, le sue labbra hanno incontrato le mie e, per la prima volta dopo anni, ho provato qualcosa.

Qualcosa di bellissimo.

Credo mi abbia fatto innamorare attraverso la musica, un amore completamente diverso da quello che provavo, e probabilmente ancora provo, per Oliver. Non saprei definire l'amore che provo per Asher ma sono sicura di esserne innamorata.

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