Capitolo 63.

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"Perché sono stato trascinato anche io in questa cosa?"
Chiedo Jake lasciandosi cadere sul divanetto dopo essersi andato a prendere un caffè.

"Perché sei famiglia Jake, non fingere di non saperlo."
Risponde Melody dal camerino.

Abbiamo accompagnato Melody a scegliere il suo vestito da sposa. Mancano solo due mesi al matrimonio e il vestito è praticamente l'ultima cosa che le manca. E' domenica, poi dopo andremo a pranzo da nonno Eddy che è qua con noi, ci raggiungerà anche Astrid.

C'è anche Oliver, si fermerà per il weekend, poi torneremo a Stanford insieme. Oltre a noi ci sono anche mamma, papà, Ethan con Sarah e le due piccole pesti. Katrin è in braccio a me, mentre Dylan sta giocando con qualche macchinina seduto per terra. Melody ha voluto tutti in questa scelta che è molto di più che la sola scelta del vestito.

E anche se spesso il suo rapporto con i nostri genitori è stato incasinato non potrebbero volersi più bene di così e so per certo che mamma e papà non vogliano altro che vederla felice.

Sono seduta fra il nonno e Oliver, Melody ha fatto diversi cambi d'abito e spero vivamente che sia uno degli ultimi perché siamo qui da svariate ore, avevo comunque già messo in conto il fatto che finché non troverà l'abito perfetto non farà la sua scelta.

Aspettiamo ancora un po', poi finalmente la sentiamo arrivare. Rimango sbalordita quando la vedo, è bellissima. E capisco che questo sia l'abito giusto perché a Melody stanno sorridendo anche gli occhi.

E' molto semplice, a maniche lunghe. Il corpetto sulla schiena è completamente in pizzo, la gonna scende dritta e dietro ha un piccolo strascico.

Katrin si alza dalle mie gambe e corre da lei per dirle quanto è bella, così come anche Dylan.

Poi, dopo aver dato un bacio a entrambi, si gira verso di me, sono commossa, la mia sorellona ribelle sta davvero per sposarsi, sposarsi con l'amore della sua vita e io non vorrei altro per lei.

Sono così felice nel vederla in questo modo, nel vedere il modo in cui sta realizzando la sua vita.

Il nonno si alza per avvicinarsi a Melody, muovendosi piano.
Sorrido.

"A me non interessa di chi tu ti possa innamorare, mi interessa solo che tu possa amare perché l'amore è quello che rende la vita degna di essere vissuta. Che sia un uomo o una donna non è importante, basta che tu sia felice, che sia una brava persona e, soprattutto, che ti rispetti".

Sono state queste le parole del nonno a Melody quando anni fa gli ha chiesto come avrebbe reagito se avesse scoperto che a una delle sue nipoti piacessero le ragazze. Aveva sedici anni, io ne avevo otto ed ero seduta sulle sue gambe. Mi ha fatto alzare ed è corsa ad abbracciare il nonno. Anche se ero solo una bambina, sono stata la prima persona con cui Melody ha parlato della sua compagna di classe speciale, subito dopo ne ha parlato con il nonno.

"Mi hai ascoltato."
Sussurra il nonno arrivando vicino a lei e accarezzandole una guancia.
"Hai trovato una brava persona, che ti rispetta, che ti rende felice. E sono felice che la mia principessa abbia trovato un amore così puro."

"Oh nonno."
Sussurra Melody che ha lasciato andare le lacrime.

"E sei bellissima tesoro mio ma saresti bellissima con qualsiasi cosa addosso. Ora vieni qua, abbraccia il tuo vecchio nonno Eddy."

"Ti voglio tanto bene nonno."
Melody si fa stringere forte.

"Anche io principessa, non immagini quanto."

Sto piangendo, appoggiata alla spalla di Oliver che mi sta abbracciando e sono così grata per tutto l'amore che mi ha circondato, mi circonda e sempre mi circonderà, per tutto il resto della mia vita.

-

"Grazie."
Esclamo quando il signore dietro la bancarella mi passa due bastoncini di zucchero filato, ne do uno a Katrin e uno a Dylan mentre per me ho preso una frittella.

"Indovinello, chi è la bambina fra Katrin e Isla?"
Mi prende in giro Jake mettendomi un braccio intorno alle spalle, gli faccio un dito medio, consapevole che mi possa vedere solo lui. Katrin sta tenendo Oliver per mano. E' incredibile il modo in cui si sia affezionata a lui, non me l'aspettavo minimamente, soprattutto pensando a quanto, spesso, sia diffidente verso le nuove persone.

Con Oliver, invece, è stato amore a prima vista anche per lei e io ne sono immensamente felice.
Felice che la mia famiglia tenga a lui come se fosse sempre stato con noi e ne ho ulteriore conferma anche ora quando mamma lo prende sottobraccio per raccontargli qualcosa.

"Sei proprio innamorata persa è?"
Mi chiede Jake ridestandomi dai miei pensieri.

"Cosa?"
Rispondo alzandomi dietro di lui.

"Lo stai guardando con il sorriso più grande che ti abbia mai visto fare. Non ti ho mai vista così Isla. Sei proprio innamorata."

"Sono felice Jake, felice veramente."
Rispondo girandomi di nuovo a guardare Oliver e appoggiandomi alla spalla del mio migliore amico.

"E questa per me è la cosa più importante."
Mi stringe a lui dandomi un bacio fra i capelli.
"Se sei felice tu, lo sono anche io."

"Sei la mia parte migliore."
Rispondo semplicemente, avendo per l'ennesima volta la conferma di quanto Jake sia la costante della mia vita. La mia parte migliore e non serve che aggiunga altro. Di Jake ho parlato tanto ma credo che si capisca tutto anche solo guardandoci, senza bisogno di aggiungere altro.

Non fa così freddo, quindi facciamo una passeggiata verso il parco perché Katrin e Dylan vogliono giocare un po'.

Appena arriviamo corrono per andare sulla giostrina vicino alle altalene, Ethan e Sarah li seguono velocemente per paura che si facciano male, mamma dice ancora qualcosa a Oliver, poi lascia il suo braccio e va verso papà che è insieme a Melody e Astrid.

Il suono del telefono di Jake mi distrae.

"E' Lily."
Esclama sorridendo e togliendo il braccio dalle mie spalle.

"Salutamela."
Dico mentre si allontana mettendosi più in disparte, alza il pollice ma è già al telefono praticamente.

Mi giro e trovo Oliver che già mi sta guardando, sorrido.

Si avvicina a me, mi abbraccia e io affondo fra le sue braccia.
Mi bacia la testa e il mio cuore si riempie ancora di più d'amore.

Si sposta alle mie spalle, abbracciandomi da dietro e facendo combaciare la mia schiena al suo addome.

Guardo Sarah spingere Katrin sull'altalena mentre Ethan tiene Dylan in braccio sull'altra dondolandosi lentamente.

E non posso fare a meno di pensare, per probabilmente la prima volta in tutta la mia vita, che quella un giorno potrebbe essere anche la mia vita.

Che quella un giorno potrebbe essere anche la nostra vita.

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