Capitolo 51.

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Siamo qui, dove tutto è iniziato, al parco del nostro primo bacio. Uno dei miei posti preferiti di San Francisco, se non il mio preferito. Io e Jake siamo cresciuti qui. Qua ci siamo sbucciati le ginocchia per la prima volta, confidati i nostri segreti dondolando sulle altalene, fatto i picnic dopo scuola addormentandoci all'ombra degli alberi, giocato con i gavettoni d'estate.

Crescendo, poi, ci abbiamo fumato la prima sigaretta e bevuto la prima birra, ci venivo spesso a studiare quando non faceva troppo freddo, ho portato qua prima Katrin, poi Dylan e, infine, il primo bacio con l'amore della mia vita è stato proprio qua, su questa altalena.

Manca poco a mezzanotte, siamo usciti tutti insieme, nonno Eddy è rimasto solo a cena, l'abbiamo riportato a casa io e Oliver prima di raggiungere il resto della famiglia qua, stanno facendo un grande concerto, con diversi ospiti al centro del parco, noi siamo nella parte più isolata, quella con i giochi. Katrin e Dylan sono sulla giostra, sono tutti li intorno a loro, Jake è un po' più in disparte, sta chiamando Lily.

Io e Oliver siamo sulla nostra altalena, sono in braccio a lui che tenendomi dolcemente per la vita si dondola. Ho le mani appoggiate sulle sue e la schiena al suo petto, lui ha il mento sulla mia spalla.

"Mancano dieci minuti ragazzi, solo dieci minuti alla fine di quest'anno."
Esclama lo speaker sul palco.

"Sarò grato per sempre a quest'anno."
Mi sussurra Oliver.
"E sarò grato a te perché mi hai ridato la mia vita Isla Ariel, mi hai ridato me stesso."
Mi vengono gli occhi lucidi. L'amore che provo per questo ragazzo qua non si può proprio quantificare a parole.

"Sei l'amore della mia vita Oliver. E questo è solo il primo di tanti altri anni."

"Solo il primo di una vita insieme."
Sorrido, a queste parole una lacrima di felicità scende. Una vita insieme, tutta la vita insieme. E' un progetto che mi piace decisamente, si direi il mio preferito da ora in poi. Appoggio la mia testa alla sua, non diciamo altro fino a quando non comincia il countdown, ci alziamo rimanendo abbracciati. Gli ultimi dieci secondi di quest'anno a cui sarò sempre grata. Gli ultimi cinque secondi di quest'anno che mi ha cambiato la vita rendendomi felice come mai prima lo sono stata. L'ultimo secondo di un anno che ringrazio con tutto il cuore e lascio andare con un po' di malinconia.

"Buon anno!"
Si leva un urlo fortissimo con migliaia di voci unite in una sola, Oliver non mi da il tempo di fare nulla, mi prende il viso fra le mani e mi bacia, un bacio intenso per finire e iniziare nel modo migliore.

La mia fine e il mio inizio preferito.

"Buon anno amore mio."
Sussurro contro le sue labbra mentre mi tiene ancora stretta forte a lui mentre tantissimi fuochi d'artificio esplodono sopra di noi.

"Buon anno amore mio."
Ripete rubandomi poi un altro bacio.
"Al primo di una vita insieme."

Sorrido, chiudo gli occhi e mi accoccolo a lui che mi bacia la testa.
Sono decisamente nel mio posto nel mondo.

"Mi dispiace interrompervi ma qualcuno vuole farvi gli auguri."
La voce di Jake mi fa sorridere.

"Buon anno piccioncini!"
La voce di Lily è squillante, sorrido quando vedo quella che ormai è la mia migliore amica dall'altra parte del telefono.
"Ormai siete appiccicati con la vinavil."
Finge una faccia schifata ma so che è felice.

"Buon anno a te Lil."
Dico io mandandole un bacio.

"Buon anno sorellina."

"Ehi, hai solo tre minuti in più di me."
Ridiamo ancora, poi Lily chiede ad Oliver se vuole parlare con i loro genitori, lui ovviamente accetta, così Jake gli lascia il telefono e noi ci spostiamo un po' più in disparte. Solo ora mi rendo conto di non aver ancora augurato buon anno al mio migliore amico che, come se mi leggesse nella mente, mi trascina fra le sue braccia, lo stringo forte, mi bacia i capelli.

"Scusami."
Sussurro piano.

"Per?"
Chiede confuso.

"Sei sempre stato tu la mia mezzanotte del 31 Dicembre."
Mi da un altro bacio fra i capelli.

"Siamo diventati grandi anche noi Isla, è normale. Ti sei innamorata e io per la prima volta nella mia vita, probabilmente, provo veramente qualcosa per una ragazza. Ma questo non cambia nulla, sarai sempre la mia mezzanotte del 31 Dicembre Isla Ariel Roy, che tu sia abbracciata a me, a pochi passi da dove mi trovi io o dall'altra parte del mondo."
Sto piangendo, lo stringo fortissimo.

Sono così fortunata, così immensamente fortunata perché gli uomini della mia vita, le due persone della mia vita, sono anche gli esseri umani migliori che io abbia mai conosciuto.

"Buon anno Jake."
Riesco solamente a dire con voce spezzata dalla commozione e so che lui capisce tutto così.

Mi accarezza i capelli, mi bacia la fronte.

"Buon anno Isla."
Stiamo per un po' così, poi torna Oliver con il telefono del mio migliore amico a cui lo rende per permettergli di salutare Lily.

Oliver non dice niente, mi mette un braccio intorno alle spalle e ci dirigiamo verso la mia famiglia a cui devo ancora fare gli auguri.

"Zia Isla, zio Oliver!"
Katrin ci corre incontro, seguita ovviamente da Dylan. Mia nipote si fa prendere in braccio dal mio ragazzo, io prendo in braccio il mio ometto che appena sollevo si appoggia alla mia spalla, probabilmente starà morendo di sonno.

"Buon anno!"
Dice Katrin buttando le braccia al collo di Oliver.

"Anno zia."
Le fa eco Dylan, sorrido, strofino il mio naso contro il suo.

"Buon anno tesoro mio."
Lo riempio di baci facendolo ridere a crepapelle, poi mi avvicino alla mia signorina.
"E buon anno anche a te anche se mi hai sostituito piuttosto in fratta con Oliver."
Mi fingo offesa ma Katrin sa come conquistarmi, mi butta le braccia al collo riempiendomi di baci e ovviamente io mi sciolgo completamente.

"Finalmente i piccioncini vengono a brindare!"
Esclama Melody passandoci due bicchieri di vino, mi lascia un bacio sulla guancia per augurarmi buon anno, ricambio, lasciamo i miei nipoti a terra quando Ethan li richiama, Oliver mi mette un braccio intorno alle spalle, mi guarda, alza il bicchiere, faccio lo stesso.

"Brindo a quest'anno nuovo, a quello passato e a te Isla Ariel, a te che in poco tempo sei diventata tutta la vita che potrebbe esserci per me."

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