Capitolo 36.

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"Dobbiamo muoverci, sono già tutti alla festa."
Esclamo trascinando Oliver per un braccio, lui ride. 

"E' colpa tua."

"Non è vero."

"Mi hai fatto un p..."

"Okay okay è colpa mia, ora muoviti."
Ride al mio imbarazzarmi, mi trascina contro di lui, mi bacia i capelli e così andiamo verso la confraternita dove si terrà la festa. 

"Domani però usciamo io e te."
Mi dice poco dopo, mi stringo di più a lui perché è dicembre e l'aria è pungente. 

"Dove mi porti?"

"Sorpresa."

"Fai il misterioso."

"Non rimarrai delusa."
Mi da un altro bacio fra i capelli, non diciamo più nulla fin quando non arriviamo alla confraternita, non rimaniamo abbracciati perché sarebbe difficile riuscirsi a muovere ma appena ci stacchiamo prende la mia mia mano.

Saluta con un cenno del capo un paio di persone all'ingresso e poi si muove con maestria tra la gente. Io nonostante sia qua ormai da due mesi non riesco ancora ad orientarmi del tutto. Intravedo gli altri seduti su un divano e delle poltrone, li raggiungiamo. 

"I piccioncini ci degnano della loro attenzione, incredibile!"
Esclama Damian alzandosi in piedi, batte un cinque a Oliver, mi da un bacio sulla guancia. 

"Come se fossimo spariti per giorni."
Rispondo alzando gli occhi al cielo, li faccio ridere, Abby si alza, mi abbraccia, la stringo forte a me. Considerando che sia seduta dalla parte opposta rispetto a Damian suppongo che abbiano chiuso. Non ho intenzione di chiederle qualcosa ora e rischiare di rovinarle la serata ma mi appunto mentalmente di parlarle nei prossimi giorni. Saluto tutti, Oliver si siede fra Damian e Jacob, io mi metto in braccio a Jake perché non c'è posto, il mio migliore amico mi stringe, appoggio una mano sopra la sua. 

Lily si avvicina, cantiamo un pezzo della canzone che stanno riproducendo, ridiamo, si unisce anche Abby.

"O mio Dio!"
Esclamo quando sento partire la canzone dopo. 

"Non ci credo."
Jake scuote il capo, sa già cosa gli aspetta, scatto in piedi. 

"Ti prego! Non puoi abbandonarmi!"
Lo supplico mentre gli occhi curiosi di tutti ci guardano. 

"Che succede?"
Chiede Lily confusa mentre tiro Jake per un braccio. 

"Sono i Nirvana, lei è patita di Kurt Cobain e si scatena su ogni loro pezzo."
Spiega lui, mentre io lo tiro ancora per il braccio. 

"Muoviti o finisce la canzone!"
Dico ancora sembrando una bambina. 

"Scusate."
Esclama Jake mentre io felice come una Pasqua vado in pista cominciando a saltellare sulle note di Smell like teen spirit.

Non mi sarei mai aspettata che la mettessero e quando l'ho sentita non ho saputo resistere.

" Hello, hello, hello, how low. Hello, hello, hello, how low:"
Canto facendo il segno della chitarra insieme a Jake, faccio una giravolta, salto, torno a ballare.

"With the lights out it's less dangerous. Here we are now, entertain us, I feel stupid and contagious. Here we are now, entertain us. A mulatto, an Albino. A mosquito, my libido, yeah
Hey, yay."
Mi scateno letteralmente cantando questo ritornello, Jake con me ed è come se fossimo tornati indietro nel tempo ad uno nei nostri venerdì sera all'insegna di musica e divertimento.

Era da tempo che non passavamo una serata così e ci divertiamo così tanto che decidiamo di ballare anche la canzone dopo e quella dopo ancora. Per un attimo sembriamo esistere solo noi. Guardo per caso nella direzione di Oliver, lo trovo già a guardarmi, non posso fare altro che sorridere, gli faccio una linguaccia, lo faccio ridere, poi la fa anche lui a me. Rido. Credo che in tutta la mia vita io non sia mai stata così spensierata, felice e serena. E' qualcosa che non posso descrivere. Balliamo ancora un po', poi torniamo dagli altri perché abbiamo decisamente bisogno di una pausa. Oliver si alza quando mi vede arrivare, gli butto le braccia al collo. 

"Vedo che ti piacciono queste feste."
Sussurra contro le mie labbra. 

"Sono i Nirvana che mi gasano."

"Hai l'anima rock, non l'avrei mai detto, sembri tutta il contrario."

"C'è un mondo dentro di me Oliver Kyle O'Connor."

"Ne sono sicuro Isla Ariel e non vedo l'ora di scoprirlo."
Mi fa sorridere, mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. 

"Non vedo l'ora di farmi scoprire."
Sorride anche lui e poi finalmente, come se non avessi aspettato altro, mi bacia.

-

"Sono letteralmente distrutta."
Esclamo quando finalmente mettiamo piede in casa, credo siano le quattro del mattino o giù di li. 
"E credo mi farò una doccia prima di andare a letto, ho sudato troppo."
Aggiungo poi guardando Oliver in cerca di approvazione. 

"Il bagno sai dov'è e qui è come se fosse casa tua."
Lo bacio per ringraziarlo e poi vado velocemente in bagno, sono stanca ma ho ballato veramente troppo e non solo con Jake dato che dopo io e Abby abbiamo dato il meglio di noi in pista. Oliver invece non si è praticamente mai mosso dal divanetto. 

Mi faccio velocemente una doccia, esco avvolgendomi prima un asciugamano intorno alla testa e poi uno intorno al corpo e solo ora mi accorgo di non aver preso nemmeno il pigiama nella fretta. Sbuffo, mi do mentalmente della stupida e cerco il phon con cui asciugarmi velocemente i capelli. Non ci metto troppo, raccolgo tutte le mie cose ed esco dal bagno andando in camera. Oliver è sul letto, in mutande, solo la luce del telefono a illuminare la stanza. 

"Ho lasciato qua il pigiama."
Fa vagare i suoi occhi lungo tutto il mio corpo, si lecca il labbro, il suo sguardo è pieno di lussuria. 

"Posso dirti che non mi dispiace per niente?"
Ammicca, scuoto il capo e vado verso il mio borsone a mettere via i vestiti e a prendere il pigiama anche se in realtà ho solo il tempo di fare la prima delle due cose perché poi Oliver mi afferra per i fianchi dolcemente e mi fa girare verso di lui. Non ho il tempo di dire nulla perché mi bacia, un bacio tutt'altro che casto, mi solleva e allaccio le gambe alla sua vita, l'asciugamano praticamente mi scivola e da una parte ringrazio che sia completamente buio perché non avrei il coraggio di farmi vedere completamente nuda, non ancora. 

Mi fa stendere sul letto, sotto di lui che si regge sui gomiti.

Continuiamo a baciarci, mi lecca il labbro, poi lo morde e io gemo. 

"Devo ricambiare."

Mi dice semplicemente per poi ricominciare a baciarmi, mi accarezza un fianco e poi mi prende un seno fra le mani, gemo, in prenda ad un'eccitazione che non provavo da tempo.

Mi lascia una scia di baci sul collo, mi bacia l'altro seno, inarco la schiena, gemo di nuovo. 

Ricomincia con la sua scia di baci, mi allarga dolcemente le gambe, lascia un bacio sull'interno coscia sinistro, poi su quello destro e io non sto più nella pelle, mi avvicino facendogli capire a gesti cosa voglio, lo sento ridacchiare e poi finalmente mi da ciò di cui ho bisogno.

"Oddio."
Esclamo inarcando la schiena sopraffatta da qualcosa che non provavo da tanto, troppo tempo.

Mi muovo un po' troppo, Oliver mi tiene ferma portando le sue mani sui miei fianchi. Quando ho bisogno di avere di più porto una mano fra i suoi capelli, lui capisce e mi accontenta. 

"Oliver."
Esclamo quando sono vicina, cerco la sua mano, la intreccia con la mia, la stringo, vorrei trattenermi ma è tutto troppo intenso e così mi lascio sopraffare dall'orgasmo che mi travolge con forza ed intensità. 

Non stavo più così bene da troppo tempo.

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