Capitolo 69.

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"Melody ti prego vi vedrete tra meno di ventiquattro ore!"
Esclama Jake esasperato, rido, abbracciata a Oliver che mi tiene un braccio intorno alle spalle. Siamo fuori da un locale dove abbiamo improvvisato un addio al nubilato alle due future spose. Mia sorella poi tornerà a dormire a casa nostra mentre Astrid rimarrà nel loro appartamento. Devono rimanere separate giusto una notte ma mia sorella è melodrammatica da tutta la vita.

"Concordo con lui amore, è solo una notte, domani alle due ci vediamo all'altare."
Le dice Astrid dopo essersi staccata da lei, non prima di averle lasciato un dolce bacio sulle labbra.

"Sarò quella vestita di bianco."

"Anche io, non confondermi."

"Non potrei mai."
Un ultimo bacio e poi si salutano definitivamente, abbraccio anche io mia cognata, non vedo l'ora che sia domani.

Ci rimettiamo tutti in macchina, Astrid prende posto sul sedile del passeggero accanto a me, si toglie il velo che abbiamo fatto indossare sia a lei che ad Astrid. Dietro si sistemano Jake e Oliver, andremo tutti a casa mia.

Mia sorella dormirà in camera con me, sua esplicita richiesta, anzi a dirla tutta non ha chiesto niente ma nessuno si sarebbe opposto al suo programma la notte prima delle sue nozze. Il mio ragazzo e il mio migliore amico condivideranno la camera degli ospiti, hanno entrambi qua i loro vestiti e, dato l'importanza di Jake nella mia vita e nella vita di mia sorella sarà proprio lui a guidare domani l'auto con cui arriverà alla Deer Park Villa, per un vero e proprio matrimonio immerso nella meraviglia della natura. Sia la cerimonia che la festa saranno lì.

"Okay saluta il tuo bello e andiamo a farci una maschera di bellezza, voglio essere perfetta. E imposta due sveglie per sicurezza anche tu, ho detto alla mamma di svegliarci alle otto ma non si sa mai."
Esclama Melody quando siamo ormai arrivate a casa, non è nemmeno mezzanotte in realtà.

"Va bene capo."
Rispondo ridendo mentre Oliver da dietro mi circonda con le sue braccia.

"Io allora rapisco un attimo la futura sposina per salutarla come si deve."
Jake la prende in braccio a mo di principessa, beccandosi diversi insulti da parte di mia sorella che in realtà si contraddice ridendo felice.

E' meraviglioso vederla così e se c'è una persona che se lo merita in questa vita è proprio lei, lei che è sempre stata così incasinata e libera, che ha sempre urlato e fatto tanto casino ma solo per dimostrare alle persone quanto realmente tenesse a loro.

Melody non ha mezze misure, o tutto o niente.
O grida o sta zitta.
O ride fino alle lacrime o piange fino a disperarsi.

Melody è la persona migliore che conosca e le devo tanto, se non tutto, per la persona che sono e per avermi insegnato ad avere il coraggio di essere libera.

Oliver mi trascina dolcemente a passi indietro andando verso la camera degli ospiti.

"Mi mancherà non dormire con te stanotte."
Mi giro finalmente a guardarlo, gli accarezzo una guancia.

"Mancherà anche a me, ormai non sono più abituata a starti lontana, soprattutto la notte."

"Ormai sei tutta la mia vita."
E senza darmi il tempo di aggiungere altro, mi bacia.

-

"Melody ti prego, ti stai rigirando nel letto dalle sei, volevo andare a dormire in salotto!"
Mi lamento con mia sorella tirandomi il lenzuolo sopra la testa, il fatidico giorno delle sue nozze è finalmente arrivato.

E da una parte benedico fortemente questo 22 Marzo perché mia sorella era veramente intrattabile.

"Dobbiamo essere dalla parrucchiera alle dieci, muoviti!"

"Non capisco perché svegliarci alle otto, ti sposi fra sette ore!"

"Perché c'è un sacco di roba da fare e sette ore son fin troppo poche."
Sbuffo spostando le coperte e alzandomi dal mio letto.

"Posso almeno bere un caffè?"

"Non troppo Ariel, ti vedo nevrotica."

"Io sono nevrotica?"
Scoppia a ridere, rido anche io scuotendo il capo.

E' così felice e lo sono anche io e, per quanto provi a mascherarlo, sono anche piuttosto agitata.

Anzi sono un mix tra l'agitato e l'emozionato.

Esco dalla mia camera e in corridoio incontro Oliver e Jake.

"Che ci fate già svegli?"
Chiedo alzando un sopracciglio.

"Diciamo che tu e tua sorella che discutete alle otto del mattino nella stanza affianco non conciliate il sonno."
Risponde il mio migliore amico fingendosi irritato.

"Quoto."
Gli fa eco il mio ragazzo.

"E' il giorno delle mie nozze, mi è concesso tutto e via quei musi lunghi!"

"Non sono musi lunghi Mel, ho solo sonno e non urlare ti prego!"
Esclama Jake, si son sempre punzecchiati, fin da quando eravamo più piccoli.

"E allora svegliati signorino, ti ricordo che devi portare la sposa a destinazione, non voglio rischiare incidenti."

"Figurati se oserei mai far andare qualcosa storto che poi mi tocca sopportare le tue urla per chissà quanto."
Melody alza il medio.
"Wow, complimenti sposina."
Mia sorella alza anche l'altro e io scoppio a ridere.

"Sono sempre così?"
Chiede Oliver.

"Oh fidati caro, questo è niente confronto a certe loro litigate. Una volta mentre andavamo in montagna ho dovuto fermare la macchina e mettermi in mezzo io a dividerli."
Esclama mia madre uscendo dal bagno principale.

"La cosa che fa più ridere è che Jake aveva tipo sei anni e Melody quattordici."
Aggiungo io.

"Non è colpa mia se è sempre stato così fastidioso."

"Ma se è soprattutto per questo che mi ami alla follia."
Jake l'abbraccia facendosi dondolare leggermente, Mel dopo una smorfia iniziale ricambia felice l'abbraccio.

La mamma mi circonda la vita, appoggio la testa alla sua spalla per potermi godere anche io la vista su questo splendido abbraccio, sulla mia meravigliosa famiglia allargata. Allungo una mano a cercare quella di Oliver perché voglio che capisca che ora pure lui fa parte di tutto questo.

Che anche lui è famiglia per me e fa parte della mia, nostra, famiglia.

La mia mano lo trova subito, la stringe forte, ci lascia un bacio sopra.
Mamma va da Melody una volta che si è staccata dall'abbraccio con Jake.

Mi giro verso Oliver ma il suo sguardo è già posato su di me.
Come sempre.

Sorride. Sorrido.
E nei suoi occhi trovo la mia definizione di tutto.

Sono così innamorata di Oliver che non trovo parole.

E sono così felice di averlo incontrato.
Così felice che sia il mio ragazzo.
Così felice che il suo destino sia stato intrecciato al mio.

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