"Sono così felice!"
Esclama Lily chiudendo la prima delle sue due valigie."Dovrai pagare un extra per tutta questa roba lo sai?"
"Touché, è tutta roba di cui ho bisogno e che è necessaria per me."
"Immagino Lil, immagino."
Rispondo piegando un maglioncino da mettere nell'unica valigia che mi porterò a casa."Ehi, guarda che non abitiamo mica tutti a un'ora dal college."
"Touché."
La mia compagna di stanza ride.
E' felice, come forse non l'ho mai vista. E' evidente quanto le mancasse casa, quanto necessitasse di tornare per qualche occasione speciale e non solamente una toccata e fuga d'estate prima di tornare al college.Domani mattina avrà il volo per New York, non sa ancora bene quando tornerà, vuole prendersi del tempo e io le ho detto di prendersi tutti i giorni di cui ha bisogno. Ci sono io con Oliver e non ho la minima intenzione di lasciarlo da solo. Continua a ringraziarmi, le dico che non ce n'è bisogno ma lei lo fa comunque mille volte al giorno.
Dobbiamo andare a cena tutti insieme a casa di Oliver, un pre Natale fra tutti noi, prima che ognuno torni a casa. Nessuno tornerà al campus prima della fine di gennaio, quando inizieranno gli esami.
C'è anche Jake, poi dormirà qua mentre io resterò nell'appartamento del mio ragazzo.
Lui e Lily sono veramente presi l'uno dall'altra ma troppo spaventati per potersi dare una definizione o fare quel passettino che può andare oltre. Ma per ora va bene così, è la bellezza dei vent'anni. Dove sei ancora libero di sbagliare, di aspettare, di amare.Abbiamo cucinato tutto stamattina, nel pomeriggio siamo venute a finir di fare le valigie, mentre gli uomini hanno passato un pomeriggio fra di loro, Jake compreso.
"Ho portato i cappellini!"
Esclama Abby entrando in camera senza bussare, io e Lily stavamo finendo di prepararci con i nostri maglioni di Natale di due taglie più grandi con un sacco di disegnini raffiguranti renne, pupazzi di neve, Babbo Natale e bastoncini di zucchero."Ma sono bellissimi!"
Esclamo quando ne indosso uno che comincia ad illuminarsi.
"Lo terrò persino a dormire."
Aggiungo facendo ridere le mie migliori amiche che mi guardano mentre giro come una bambina in mezzo alla stanza."Grazie Isla Ariel."
Sussurra Lily poi guardandomi seria, io alzo un sopracciglio."Per che cosa?"
"Per tutto."
Aggiunge Abby ma io continuo a non capire."Hai portato una spensieratezza che tra di noi non c'era più da tanto tempo. Sei stata un faro in mezzo al mare Isla. Sei stata la luce di Oliver e piano piano hai rasserenato tutto. Non avevamo mai fatto niente a Natale tutti quanti insieme, men che meno a casa di mio fratello. Gli hai ridato una vita che senza accorgersi non stava più vivendo. E ridandola a lui l'hai ridata a me, a noi. Questa non è una semplice cena di Natale, è un punto di ripartenza. Il regalo più bello che potessi ricevere. Hai cambiato le nostre vite Isla Ariel, le hai cambiate in meglio e non sai nemmeno quanto."
Ho le lacrime agli occhi, nessuno mi aveva mai detto parole così belle e soprattutto nemmeno mi ero resa conto di tutte queste cose perché trovando loro io ho sentito la mia vita migliorare."Siete voi ad aver completato la mia vita."
Sussurro spalancando le braccia per abbracciarle entrambe.E qui, ora, in questo istante è tutto tremendamente meraviglioso.
-
"Sto esplodendo."
Esclamo alzandomi in piedi quando finisco di mangiare il dolce.
Abbiamo veramente mangiato tanto, non mi ero nemmeno resa conto che avessimo cucinato così tanto."A chi lo dici!"
Mi fa eco Abigail, ridacchio, prendo una sigaretta, esco sul terrazzo di Oliver illuminato da qualche lucina di Natale. Abbiamo messo un albero in salotto, qualche adesivo e le lucine.
Me l'ha chiesto lui, non l'ho obbligato.Ha detto che voleva un po' di luce a Natale e che per la prima volta, dopo tanto tempo, non si sentiva in colpa ad uscire dall'oscurità, a volere un po' di luce. Sorrido a questo pensiero, sono veramente felice di vederlo così.
E proprio mentre faccio questi pensieri sento dei passi, passi che riconoscerei ovunque.
Delle braccia mi cingono la vita, delle labbra lasciano un bacio sulla mia guancia. E io sono nel mio posto preferito."Ciao amore."
Sussurro appoggiandomi a lui. Non risponde, mi da un altro bacio.
Mi stringe, a me basta. Mi bastano questi istanti, questo silenzio che parla molto più di quanto possa parlarmi Oliver a volte."Ragazzi venite, dobbiamo fare la foto, i piccioncini li fate più tardi, avete tutta la notte."
Lily ci viene a richiamare, scoppio a ridere."Sempre la solita."
Dice Oliver scuotendo il capo, mi giro alzandomi sulle punte, gli do un bacio sulla guancia, poi prendendo la mano torniamo dentro insieme, Lily sta già spiegando a tutti come sistemarsi vicino all'albero."Oliver vieni mettiti qua."
Il mio ragazzo sbuffa, anche se so che farebbe di tutto per far felice sua sorella. Ho constatato, in realtà, che Lily sia l'unica altra persona oltre a me a cui non sia bravo a dire di no.La mia compagna di stanza mi fa sedere sul tappeto a gambe incrociate in mezzo a lei e Abby, abbraccio le mie amiche, le migliori che abbia mai avuto. Mason imposta l'autoscatto e facciamo diverse foto di gruppo e poi anche da soli.
"Ragazzi le stelline di Natale, stavamo per dimenticarcele!"
Esclama Abby correndo verso la sua borsa."Sono necessarie?"
Chiede Damian accanto a me sbuffando."Smettila di fare il Grinch!"
Lo riprende lei, Damian sorride, alza le mani. Non so cosa ci sia ora fra loro, ma è evidente che lui ci tenga ancora. E che, probabilmente, non abbiano davvero chiuso.Forse si appartengono e devono solo aspettare il momento giusto.
Usciamo sul terrazzo, con una stellina in mano tutti quanti, Oliver mi cinge la vita, sorrido.
"Okay, le accendiamo tutti insieme al mio tre. So che è una cosa stupida ma la faccio fin da quando son piccola. E lo faccio con la mia famiglia ma beh, da anni ormai la mia famiglia siete voi. E voglio condividere questo momento così speciale per me con le persone più importanti della mia vita."
Ad Abby trema la voce, a me scende una lacrima, Damian le mette un braccio intorno alle spalle, in fondo credo sia giusto così.Al suo tre accendiamo le nostre stelline, sorrido felice, sorrido commossa e appoggio la mano libera su quella del mio ragazzo.
Ed io qua sento l'eternità.
Si, l'eternità in un istante.
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RomansaIsla Ariel Roy ha 19 anni e una vita apparentemente perfetta. Sta per partire per Stanford, dove hanno studiato i suoi genitori e anche suo fratello. Sua sorella Melody invece, "pecora nera" della famiglia, non ha voluto fare il College e dopo il l...