Capitolo 30.

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Siamo tornati a Stanford nel primo pomeriggio per sistemarci di nuovo senza dover far di fretta, io e Lily abbiamo sistemato tutto da un po' e ora stiamo guardando un film su Netflix per finire questa domenica pomeriggio, poi andremo a cena con gli altri. Oliver è andato nel suo appartamento e non l'ho ancora sentito ma, in fondo, son passate solo poche ore e non dobbiamo stare in contato h24, abbiamo due vite separate che è giusto continuare a vivere nel modo di sempre.

"Mio fratello viene con noi a cena?"
Chiede Lily quando siamo ancora stese sul letto.

"Non ne ho idea."

"Pensavo che ormai sapessi più cose tu di me."

"E' sempre Oliver."
Rispondo sorridendo, vedo Lily scuotere il capo.
"A proposito di sapere più cose, dopo mi deve chiamare Jake ma se volessi aggiornarmi anche tu sono qui."
Scoppia a ridere un po' imbarazzata, non credo di aver mai visto Lil così nonostante sia passato solo qualche mese dalla nostra conoscenza.

"E' stata una settimana fantastica, non ci siamo messi insieme, credo che nessuno dei due sia molto ferrato sull'argomento, però ho fatto cose che non facevo da tempo con un ragazzo, quindi per il momento usciamo e basta."
Spiega alzandosi e aprendo l'armadio, è più tardi di quel che pensassi.

"Uscire e basta?"
Alzo un sopracciglio.

"Ci piace troppo il sesso per rinunciarci, quindi rettifico dicendo che faremo anche attività fuori dalle lenzuola. Contenta?"
Mi fa ridere, sono felice si siano trovati, l'ho detto subito che fossero molto più simili di ciò che pensassi. Ecco perché mi sono legata a Lily subito, perché è come se già la conoscessi. 

"E tu e mio fratello? Dato che non mi sembra giusto che io sia l'unica a subire un interrogatorio."

"Interrogatorio è quello che ci hai fatto qualche giorno fa quando hai minacciato di non farci uscire dalla camera se non avessimo confessato se ci fossimo baciati."

"Touché."
Scuoto il capo, questa ragazza è davvero incoreggibile.
"Ma non hai comunque risposto alla domanda Isla."
Alzo le spalle.

"Siamo qualcosa."
Rispondo semplicemente.

"Qualcosa tipo?"

"Qualcosa Lil."
Mi alzo anche io cercando qualcosa nell'armadio.
"Andiamo in centro?"

"Si ma non cambiare discorso."
Alzo gli occhi al cielo.

"Non cambio discorso è che non so dirti nulla più di questo. Siamo qualcosa. Che cosa? Non lo so nemmeno io.  Qualcosa e mi basta questo."
Rispondo prendendo un vestito nero a maniche lunghe con delle rose sopra, un paio di calze e gli stivaletti bassi. 

"Certo che siete complicati ragazzi miei."

"Come se non lo sapessi già."
Lily ride.
"Prendo io per prima il bagno."
Aggiunge poi precipitandosi verso il nostro piccolo bagno.

"Che bello avere la compagna di stanza altruista."
Commento ironica. 

"Adori essere la mia compagna di stanza."

"Adoro soprattutto la tua modestia, uguale a quella di tuo fratello."

"Wow, vedo che mio fratello ormai è sempre nei tuoi pensieri."

"Ricordami di non dirti mai più nulla."
Scoppia a ridere, non diciamo più niente, ci prepariamo semplicemente per la serata. Metto il cappotto nero che si abbina agli stivaletti e anche la sciarpa perché ormai è dicembre e comincia a fare davvero freddo.

"Okay ragazza gli altri son già qua, me l'ha appena scritto Abby, andiamo?"
Lily mi prende sottobraccio, afferro la mia borsa e quando apro la porta per uscire mi trovo davanti Oliver, non posso fare altro che sorridere come una cretina.

"Incredibile come mio fratello non abbia mai visitato così tanto il mio dormitorio."
Esclama ironica la mia compagna di stanza. 

"Ciao anche a te sorellina."
Oliver le manda un'occhiata veloce poi torna a posare gli occhi su di me.

"Okay ho capito, vado in macchina con gli altri. Ci vediamo più tardi, tanto ormai il posto lo conoscete. Non fate troppo tardi e non fate zozzerie sul mio letto."
Esclama Lily lasciando il mio braccio, non ho tempo di dire niente perchè si è già precipitata all'ascensore, ridacchio, lo fa anche Oliver.

"Ehi."
Sussurro tornando a guardarlo.

"Ciao."
Risponde sfiorandomi la guancia con un dito.
"Sono venuto a prenderti."

"Sai che dovresti avvisare vero? E non piombare qua così, magari mi ero già messa d'accordo con gli altri."

"Ma non ti sei messa d'accordo con nessuno."

"Touché."
Ride ma non dice altro, mi prende il viso fra le mani e mi bacia facendomi rientrare nella mia camera, chiude la porta alle nostre spalle e io ringrazio di non essermi messa il rossetto o a quest'ora avremmo fatto un disastro. Indietreggia sedendosi sul letto e mi fa sedere a cavalcioni sopra di lui, mi slaccio il cappotto e lo tolgo appoggiandolo sul letto. 

"Tu mi provochi Isla Ariel."
Sussurra contro le mie labbra. 

"L'ho tolto perché non voglio stropicciarlo."

"O forse è solo una scusa per farmi cadere in tentazione."

"Non sono così meschina e poi, per quanto mi piacerebbe rimanere chiusa con te in queste quattro mura, ho preso un impegno con gli altri, anzi, abbiamo."

"Non sono pronto alle loro domande."

"Non siamo mica obbligati a rispondere."

"Mi vedono con una ragazza dopo anni e secondo te non mi riempiranno di domande? A maggior ragione che ti conoscono, poi, riempiranno di domande anche te."

"Sono sicura che Lily ci abbia già preceduto."

"O Damian."

"Hai parlato a Damian di noi?"

"Parlo di quasi tutto a Damian, è l'unico vero amico che mi è rimasto. Voglio bene a Mason e Jacob ma non è il rapporto che ho con lui. Dam c'è stato nel periodo peggiore della mia vita, gli ho urlato contro, siamo arrivati alle mani, l'ho mandato a quel paese tante di quelle volte ma lui non se n'è mai andato, è sempre rimasto accanto a me e per questo non gli sarò mai abbastanza grato."
Sorrido, gli lascio un bacio sul naso.
"So che hai tante domande Isla Ariel, lo so benissimo. So che non sono la persona più trasparente del mondo..."

"Ho tante domande, come è normale che sia, ma non voglio forzarti su nulla."
Lo interrompo perché non voglio si faccia inutili paranoie.
"Non voglio obbligarti a raccontarmi qualcosa che non sei pronto a raccontare. Non voglio che tu ti senta obbligato solo perché siamo qualcosa e quel qualcosa ci lega. Quando sarai pronto mi troverai qua ma non sei obbligato a dirmi nulla che non vuoi."

"Sei una persona così meravigliosa Isla Ariel Roy."
Sussurra accarezzandomi il viso, gli rubo un bacio veloce e poi, semplicemente e senza dire nulla, lo abbraccio stringendolo forte.

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