Capitolo 65.

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"Mio dio che bello aver mangiato qualcosa di diverso da hamburger e patatine."
Esclama Damian quando usciamo dal ristorante in cui abbiamo appena finito di pranzare.

"A cena vieni da noi, ti vedo ancora abbastanza provato."
Gli dico prima di accendermi una sigaretta, cosa che fanno anche lui e Oliver.

"Sei la luce dei miei occhi Isla."

"Leccaculo."

"Così ferisci i miei sentimenti."
Risponde fingendo di esser stato colpito al cuore, ridacchio scuotendo il capo.

Non è una giornata particolarmente fredda nonostante sia poco più di metà gennaio, quindi quando Damian propone di fare una passeggiata verso Lakelag quando torniamo al campus accettiamo entrambi. Dam recupera un paio di coperte da mettere a terra per quando arriveremo e ci incamminiamo verso quello che credo sia il posto preferito di tutti e tre qui a Stanford.

Parliamo del più e del meno durante il tragitto, ridiamo e scherziamo, Oliver tiene la mia mano e mi sembra che ogni giorno sia un po' più sereno. E di questo sono veramente grata.

Lakelag è praticamente deserta quando arriviamo, Damian sistema una coperta a terra nel punto in cui più o meno andiamo sempre. Oliver si siede, io mi metto fra le sue gambe per farmi stringere. Il nostro amico si siede davanti a noi e fa una foto da mandare sul gruppo con gli altri fingendosi il terzo incomodo.

"Mi mancate! :((("
E'la risposta di Lily.

"Meno di dieci giorni e arrivo anche io!"
E' invece quella di Abby, mi manca tantissimo anche lei e non vedo l'ora di rivedere le mie amiche.

A questo messaggio vedo Damian sorridere, esita un attimo nello scrivere qualcosa ma alla fine non scrive niente, blocca il telefono e lo appoggia sulla coperta.

"Ti manca?"
Mi viene spontaneo chiedere.

"Più di quel che mi piaccia ammettere."
Risponde stendendosi sulla coperta, mettendo le mani sotto la testa.
"Ma è tutto così complicato."
Aggiunge sconsolato.

"A volte siamo noi a rendere tutto più complicato di quel che sia veramente."

"C'è stato troppo male fra noi, ci siamo feriti tanto. L'ho ferita tanto."

"In che rapporti siete ora?"
Chiedo cauta, Oliver ascolta attento, so che nemmeno a lui piace vedere il suo amico così.

"Dopo che ha parlato con te la sua intenzione sul chiudere era seria, veramente seria. Poco prima di partire per le vacanze di Natale, però, mi ha chiamato di notte. Stava piangendo, diceva che non riusciva proprio a chiudere così. Le ho detto di venire da me, siamo finiti a letto insieme, abbiamo dormito insieme e abbiamo deciso che quella sarebbe stata l'ultima volta. Era il giusto modo per chiudere tutto. Dovevamo essere solo amici. Quando ci siamo salutati tutti, però, siamo rimasti gli ultimi ad andare via e salutandoci in aeroporto non ho resistito e l'ho baciata. Mi ha chiesto cosa significasse. Non ho saputo rispondere, se n'è andata e non mi ha più risposto al telefono."

"Perché non vuoi prenderti la responsabilità di una relazione? Fingi che non te ne importi ma credo sia chiaro a tutti meno che a te che tu sia innamorato di lei."

"Te la sei scelta cazzuta è?"
Chiede Damian senza guardare Oliver che dietro di me ridacchia.
"Comunque non sono innamo..."

"Smettila di prenderti in giro."
Oliver entra per la prima volta nella conversazione.

"Non lo so ragazzi, non sono mai stato tipo da questa cose. Ho sempre pensato che l'amore non facesse per me."

"Questo discorso lo può fare un cinico adolescente. Ora sei un uomo adulto Damian e devi agire prima di perderla del tutto e pentirtene per il resto dei tuoi giorni. L'amore può anche farti paura all'inizio ma nulla può renderti felice e libero come amare qualcuno."

-

"Ma tu non studi mai?"
Chiedo a Oliver quando, per l'ennesima volta, mi ha chiesto qualcosa di stupido solo per distrarmi dai miei appunti, vuole uscire ma io voglio continuare a studiare.

"Sto veramente attento a lezione, mi basta quello e dare una rilettura veloce poco prima degli esami."

"Mi fa piacere per te ma non siamo tutti così, quindi io ho bisogno di studiare."

"Ma tu studi troppo e poi è sabato, il sabato non si studia!"

"Sembri un bambino Oliver."

"Dai andiamo solo a bere un caffè, oggi non siamo per niente usciti e anche tu hai bisogno di staccare. Arriviamo solo alla caffetteria e torniamo, promesso."
Sospiro, mi stiracchio leggermente e poi chiudo il libro davanti a me.
"E' un si?"

"Solo un caffè."
Rispondo guardandandolo.

"Lo vedi perché ti amo?"
Si sporge a darmi un bacio a stampo, poi si alza velocemente.

Non mi cambio. Prendo cappotto e sciarpa, tanto dobbiamo solo arrivare alla caffetteria.

Usciamo insieme da casa, prendiamo l'ascensore e gli sorrido quando mi tiene aperto il portone del palazzo. Rabbrividisco al contatto con l'aria gelida, oggi è decisamente una giornata più fredda delle altre. Ora che ci penso sono gli ultimi di gennaio ad essere i più freddi dell'anno, quindi plausibile che si geli un po' di più.

Metto le mani in tasca, maledicendomi di non aver preso dei guanti.

Ci incamminiamo per andare alla caffetteria ma, in realtà, non faccio nemmeno in tempo a fare due passi perché qualcuno mi abbraccia da dietro, facendomi dapprima cacciare un urlo fortissimo, poi quando capisco chi è mi lascio andare a un sorriso sincero.

"Mi sei mancata tantissimo Isla Ariel."

"Mi sei mancata anche tu Lily ma non il tuo chiamarmi con il mio nome completo."

"Questo lo dici solo perché sono la gemella sbagliata."

"Touché."
Rispondo e poi mi giro per abbracciarla come si deve, mi è mancata davvero tantissimo e non vedevo l'ora di riaverla qua. Quando ci stacchiamo dall'abbraccio poi noto esserci anche Jake. Lily sta abbracciando suo fratello, forte, ecco spiegato perché abbia insistito tanto sul farmi uscire di casa.

Vado verso il mio migliore amico, mi mette un braccio intorno alle spalle e mi abbandono fra le sue braccia.

Dalla via principale arrivano poi anche Damian e Abigail, spalanco la bocca quando vedo che sono mano nella mano e la mia amica ha dei fiori in mano.

Abby non dice niente, corre semplicemente ad abbracciare me e Lily, stiamo attente a non rovinare i fiori.

Sono così felice di riaverli tutti qui, sento il cuore veramente pieno di gioia.

"Dovete dirci qualcosa?"
Chiede la solita, sfacciata Lily mentre abbraccia Jake, io mi riavvicino a Oliver appoggiandomi a lui e Damian prende di nuovo Abby per mano, girandosi a guardarla.

"No, ho solo ascoltato il consiglio di due amici."

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