Capitolo 10.

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"Sei assolutamente perfetta!"
Esclama Lily osservandomi come se fossi una sua creazione.
E, in effetti, lo sono.

Solleva il pennello dell'ombretto e mi fa alzare in piedi per andare allo specchio intero dell'armadio.

"Non è un po' troppo?"
Chiedo quando mi concentro sui chili di ombretto nero intorno ai miei occhi.

"Cocca, con quello sguardo li stendi tutti stasera."
Risponde.
"E per la cronaca, sei fin troppo sobria, avrei optato per il vestito rosso e gli stivali la in fondo."

"Sarebbe stato troppo."
Dico ridendo e faccio una giravolta su me stessa.
Lily ha scelto il mio outfit e diciamo che non ho avuto decisione su nulla.

Indosso un top nero senza spalline, una gonna forse un po' troppo corta e un tacco dieci che spero mi permetterà di tornare nella mia camera con entrambe le caviglie intere.

"Nulla è mai troppo per una donna, ricordatelo.
Comunque sono quasi le undici, dobbiamo decisamente andare, la festa è iniziata da un pezzo."
Mi dice sistemandosi la borsa su una spalla.

"Abby?"

"E' andata prima con Damian."

"C'è qualcosa fra di loro?"
Chiedo avendo notato diversi atteggiamenti in questi giorni.

"C'è qualcosa che non sanno nemmeno loro in realtà, è due anni che provano a stare insieme ma alla fine uno dei due fa una cazzata, si mollano e dopo un po' tornano a cercarsi.
Non so chi glielo faccia fare, davvero."
Risponde lei quasi sconcertata.

"Se sei innamorato di qualcuno cerchi di stare insieme anche se tutto intorno ti sembra sbagliato, magari non sono capaci di avere una relazione ma sono innamorati e ci provano."

"Sicuramente ma se dopo due anni la situazione non è migliorata forse bisogna solo lasciarsi andare, per il bene di entrambi dico.
Abby piange, Damian spacca le cose.
Si urlano contro cose orribile, vanno a letto con altri per ferirsi e poi vanno a letto loro due per fare pace.
Si ammazzano a vicenda.
E' un rapporto malato, non credo potrà mai essere diverso da così, non a vent'anni passati.
Non dopo due anni."
Lo dice come se fosse rassegnata.
"Ho provato a parlarne con Abby e Oliver ha provato a parlarne con Damian ma è come parlare a un muro e così li lasciamo fare, poi da buoni amici raccogliamo i cocci di uno o dell'altro quando si feriscono."
Aggiunge con lo stesso tono di voce.
Credo proprio non le piaccia vedere la sua amica così, anzi entrambi i suoi amici.
Ma infondo a chi piacerebbe?
Però credo non si possa davvero fare nulla se ci si riduce così, è una cosa che dovranno capire da soli, una cosa che dovranno finire solo loro quando capiranno che saranno diventati troppo grandi per continuare a scoparsi altra gente per ferirsi.

Non ne parliamo più, sento la musica farsi sempre più forte, segno che ci stiamo avvicinando alla festa.
Lily mi prende sottobraccio, appoggia la sua testa alla mia, le bacio i capelli.

Adoro il rapporto che si è creato tra noi in poco più di una settimana, ci siamo davvero trovate, siamo due pezzi di puzzle che si incastrano alla perfezione.

"Gli altri sono dentro."
Mi sussurra quando arriviamo davanti al luogo della festa, credo sia una confraternita.
Mi prende per mano e mi precede per poter farmi strada per arrivare dagli altri.

Si muove esperta, come se conoscesse ogni angolo di questo posto e probabilmente è anche così dato che vive al campus da molto più tempo di me.

Saluta qualche ragazzo, alcuni squadrano me perché probabilmente non mi hanno mai vista con Lily e lei è particolarmente conosciuta al campus, credo che in generale il loro gruppo lo sia.

Attraversiamo il giardino, l'ingresso e la cucina, arriviamo in quello che credo sia il centro della festa e vedo il resto del gruppo in fondo alla sala, su alcuni divanetti.

"Lily, Isla!"
Esclama Abby quando siamo abbastanza vicine, siamo le ultime ad arrivare.
Si tuffa in mezzo a noi trascinandoci in un abbraccio che mi fa ridere e anche molto piacere, ci stringiamo e ci dondoliamo leggermente a ritmo della musica.

Si alza anche Damian, mi mette un braccio intorno alle spalle, ho trovato particolare confidenza con i ragazzi, come se fossi sempre stata parte di loro.

"Cosa vi porto da bere?"
Chiede Jacob balzando in piedi.

"Io voglio un Gin Tonic."
Esclama sicura Lily.

"Io Jack e Cola."
Rispondo quando gira il suo sguardo verso di me, saluto Mason e poi, infondo al divanetto, trovo lo sguardo di Oliver che in realtà già mi sentivo addosso.
Prendo iniziativa, vado verso di lui, mi ci siedo accanto.

"Ciao Oliver."

"Isla Ariel."
Dice semplicemente, un sorriso appena accennato, poi si porta il bicchiere rosso alle labbra.

"Non sarò mai solo Isla?"

"Per tutti gli altri sei Isla, io tendo a distinguermi dagli altri."
Sorrido, lo guardo e poi vengo distratta da Jacob che mi mette il bicchiere con il mio Jack e Cola davanti alla faccia.

"Allora, come è andata la prima settimana di college?"
Mi chiede Mason sedendosi accanto a me, in parte a lui c'è Damian con Abby in braccio.

"Bene, benissimo dire."
Rispondo entusiasta.

"Ammettilo che è stata fantastica solo grazie a me."
L'esuberante Lily si alza dal suo divanetto, fa un inchino, una giravolta e poi si risiede al suo posto.

"Si, probabilmente è vero."
Rido.

"Allora proporrei il primo brindisi di sta sera per Isla."
Esclama Jacob alzando il bicchiere, si uniscono anche gli altri.

"A Isla!"
Urlano in coro, mi imbarazzo un po' ma rido felice.
Per la prima volta nella vita sono riuscita a farmi degli amici oltre a Jake e non ho nemmeno fatto troppi sforzi.

Oliver non ha ovviamente partecipato al brindisi e, con mia grande sorpresa, mi porge il bicchiere per brindare solo qualche istante dopo, alzo lo sguardo, trovo i suoi occhi.

Lui trova i miei.
Sembra quasi felice che abbia le lenti e non gli occhiali.
Come se senza di essi possa vedere qualcosa in più.

"Isla, anche tu qua!"
La voce di Daniel mi costringe a dargli l'attenzione che in realtà vorrei dedicare ad Oliver.

"Ciao Dan."
Esclamo sorridendo e girandomi.

"Ti va di venire a ballere?"
Chiede e lo vedo particolarmente euforico, probabilmente già particolarmente alticcio.

"In realtà non so ballare."
Rispondo con una mezza verità, non è che non sappia ballare, mi vergogno e non vorrei allontanarmi da qua.

"Oh dai, ti sembra che qualcuno in pista sia capace di ballare? Dai vieni."
Si sporge a prendermi per un braccio e mi fa alzare in un movimento che non mi piace molto ma penso sia appunto la troppa euforia per l'alcol.

Mi sforzo di non girarmi a guardare gli altri e mentre mi stringe la mano lo seguo in pista, anche se va beh, non esiste nessuna vera pista.

Balliamo, anche se sono più le volte in cui devo stare attenta al resto della gente che rischia di buttarmi addosso il drink o di rovesciare il mio.

Non so quale siano le sue intenzioni, so solo che quando mi mette la mano su un fianco mi scanso leggermente con un abile mossa di ballo.

Daniel è simpatico, mi ci trovo bene in corso ma non voglio letteralmente nulla e, come già ho detto, non sono capace di iniziare qualcosa con qualcuno.

Per mia fortuna Abby e Lily vengono in mio soccorso, in pista con me.
Mi abbracciano e ci mettiamo a ballare.

Rido, sono felice.

Alzo lo sguardo per caso, trovo gli occhi di Oliver.

E sono ancora più felice.

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