Capitolo 86.- Due anni dopo.

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Dire che sono un mix di agitazione, emozione e felicità è decisamente riduttivo ma è esattamente così. Credo sarà uno dei giorni più belli della mia vita, se non il più bello fino ad ora.

"Avanti."
Esclamo quando sento qualcuno bussare alla porta, senza andare ad aprire perché sto sistemando le ultime cose.

"La mia migliore amica si laurea!"
Lily entra nel mio appartamento con tutta l'irruenza che caratterizza la mia mia migliore amica, seguita da Jake che mi sta sorridendo fiero. Lil mi butta le braccia al collo prima ancora di fare qualsiasi altra cosa e io glielo lascio fare senza oppormi perché quando si è circondati da così tanto amore è giusto farlo vivere, è giusto approfittare di ogni singolo, minimo gesto.

"Se la stringi ancora un po' non arriverà alla laurea amore."
Esclama dopo un po' Jake quando la sua ragazza non accenna minimamente a staccarsi da me.

"Non so se ti rendi conto ma Isla Ariel si laurea! E io ho visto il suo primo giorno di college e le sono stata accanto in tutto il percorso."
Aggiunge facendomi provare un tuffo al cuore quando sento il mio nome completo. E' l'unica che ogni tanto lo usa ancora spontaneamente. E ogni volta la reazione è sempre la stessa perché vorrei sentire il mio nome pronunciato da chi lo usava ogni giorno ed era riuscito a farmelo amare.

"E io le sono accanto dal primo giorno di asilo."
Le risponde Jake facendomi venire gli occhi lucidi.

Ecco cosa intendo per costante della mia vita, in ogni singolo, minimo momento della mia vita da quando ho memoria Jake è sempre stato qui. Accanto a me. Per tutto.

E quando ora mi abbraccia, io riesco a sentirmi nel mio posto giusto nel mondo, nonostante tutto.

"Sono immensamente fiero di te Isla."
Mi sussurra all'orecchio.

"Non ce l'avrei mai fatta se tu non ci fossi stato."
Dico sinceramente, mi bacia la fronte.

"La tua famiglia è qua sotto, ti stanno aspettando tutti."

"Datemi ancora un attimo e arrivo."
Annuiscono, escono, io vado in camera e da un cassetto del comodino prendo una scatolina che non apro più da tempo. E prendo quella collana che anni fa Oliver ha comprato a Truckee, nel nostro primo viaggio insieme. Quella a forma di mezzaluna.

Non l'ho messa per anni ma oggi voglio portare Oliver con me, è una di quelle giornate in cui ho bisogno di sentirmelo un po' più addosso.

Ho immaginato tanto a come sarebbe se fosse qua e, non nego che la tentazione di chiamarlo è stata tanta, veramente tanta. Lo avrei voluto qua.

E vorrei dirgli che alla fine ai miei l'ho detto del corso di musica e ho scelto di studiare altri due anni qua a Stanford una specializzazione proprio in musica. Vorrei dirgli che si, all'inizio hanno urlato ma poi hanno capito.

Vorrei dirgli che tutto questo è merito suo.
Che il coraggio di prendere in mano la mia vita è stato proprio lui a darmelo.

Ma sono sicura che lo sappia già.

E va bene così.

-

"Laureata con il massimo di voti in due corsi, ti rendi conto?"
Chiede mia madre ancora incredula.

E' da poco finita la mia cerimonia di laurea, ci siamo spostati a Lakelag per fare un brindisi tutti insieme dato che la cerimonia è stata di pomeriggio tardi, poi domani a San Francisco ci sarà la vera festa per la mia laurea. C'è tutta la mia famiglia insieme a quella di Jake ovviamente, quella di Oliver e quella di Thomas.
I miei contatti con loro non li ho mai persi, è come se fossero diventati un po' anche la mia famiglia. E Carol mi sta insegnando sempre di più sulla vita mentre per Judith è come se fossi una figlia. Spesso mi ringrazia perché le ho ridato suo figlio e a me questa cosa, mi fa sorridere con un po' di amarezza perché, per ridarlo a loro, l'ho perso io. Ma non ci penserò oggi.

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