L'ultima lezione del venerdì pomeriggio è matematica di base, mancano poco più di dieci minuti alla fine della lezione e sono veramente grata di questo. Sono stati tre giorni veramente pesanti e non vedo l'ora di poter affondare fra le braccia di Jake che arriverà fra poco. Ho cercato di evitare Oliver per quanto possibile, ci siamo visti al corso di scrittura creativa ma, fortunatamente, non abbiamo lavorato a coppie ed io sono arrivata di proposito con qualche minuto di ritardo per sistemarmi sul fondo dell'aula e sgattaiolare via subito.
E' un atteggiamento da bambina? Assolutamente si ma non so come altro comportarmi. E' come se volessi semplicemente creare una barriera fra me e lui per non uscirne ferita, di nuovo. Anche se ovviamente non posso continuare a comportarmi così a lungo termine. Per ora, però, me lo faccio andare bene perché non avrei idea di come comportarmi in altro modo. Dal canto suo credo abbia capito che io voglia allontanarmi, non mi ha mai cercata se non per un paio di chiamate perse e un un messaggio a cui non ho risposto.
"Pronto? Terra chiama Isla."
Daniel mi scuote una mano davanti e mi ridesta dai miei pensieri."Che?"
Chiedo scuotendo il capo."E' finita la lezione bella addormentata, andiamo?"
Mi chiede sorridendomi. Fortunatamente Dan non se l'è presa più di tanto per la "scenata" che Oliver ha fatto al corso di scrittura creativa e già qualche giorno dopo siam tornati a parlarci senza il minimo problema.Sorrido e mi alzo anche io camminando fianco a fianco al mio compagno, usciamo praticamente per ultimi dall'aula.
"Isla!"
La voce di Damian mi fa girare pochi metri dopo essere uscita dalla palazzina."Ehi Dam."
Sorrido."Sto andando da Lily e Abby vieni?"
Guardo Daniel perché non voglio fargli un torto."Vai pure, devo vedere degli amici tanto. Dobbiamo andare via per il weekend."
"Ci vediamo lunedì allora."
Sorrido per salutarlo ma a lui non basta questo dato che si avvicina e mi da un bacio sulla guancia."A lunedì."
Mi fa un occhiolino e io potrei bruciare per l'imbarazzo."Fai conquiste ovunque vai è."
Mi prende in giro Damian, lo prendo sottobraccio.
"Zitto."
Lo faccio ridere, mi appoggio alla sua spalla mentre attraversiamo il campus."Hai visto Oliver in questi giorni?"
Mi chiede poi facendosi più serio e io mi irrigidisco un po'."No, in realtà no."
Rispondo fredda."E' tutto okay?"
"Si, perché?"
"Perché siete un po' strani entrambi."
Alzo le spalle, non so cosa dire ma fortunatamente il fato mi salva un'altra volta da una situazione scomoda."Jake!"
Esclamo quando vedo il mio migliore amico parlare con la mia compagna di stanza vicino alla nostra palazzina. Lo sguardo di Jake mi raggiunge subito, Lily si fa un po' più in disparte e io mi stacco da Damian per correre fra le sue braccia. Gli salto praticamente in braccio, mai come in questi giorni avrei avuto bisogno di averlo accanto a me.Chiudo gli occhi, affondo la testa nell'incavo del suo collo. Mi stringe forte.
"Mi sei mancata da morire."
Sussurra piano, è tre settimane che per un motivo o per un altro non ci vediamo."Anche tu J, tanto, troppo."
Rispondo con voce che trema ancora un po'.Jake mi bacia i capelli, mi stringe, per quanto possibile, ancora più forte.
E io sono finalmente nel mio posto sicuro al mondo.
-
Jake starà nell'albergo vicino al campus convenzionato con gli studenti, ha delle stanze piccole ma carine e garantisce tre cose fondamentali: colazione, servizio in camera e rete wifi.Siamo usciti a cena tutti insieme, tranne Jacob e Mason che sono tornati a casa per il weekend e ovviamente mancava Oliver. Come io sto cercando di evitarlo, lui probabilmente sta cercando di evitare me. Dopo un breve giro gli altri hanno proposto una festa ma Jake non ne aveva proprio voglia e così io e lui siamo venuti in albergo. Si è ovviamente beccato del guastafeste ma ha promesso che domani li seguirà dove vorranno.
Ora siamo sul piccolo balconcino che la sua stanza ha a disposizione, una coperta sulle spalle perché è Novembre e le temperature non sono delle migliori e una sigaretta tra le dita.
"Allora perché non c'era il tuo bel tenebroso?"
Chiede Jake seduto accanto a me."Non è il mio bel tenebroso."
Ci tengo a puntualizzare, ridacchia."Hai capito cosa intendo."
Sospiro."Lo sto evitando."
Rispondo senza guardarlo."E perché mai?"
Chiede e anche se non lo sto guardando so benissimo abbia appena alzato un sopracciglio.Faccio un tiro di sigaretta e Jake, come sempre, rispetta i miei silenzi.
"Qualche giorno fa, per caso, ha detto una cosa che mi ha ferita."
"Isla Ariel Roy non ho intenzione di tirarti fuori le cose con il contagocce, perciò, parlami."
Ha ragione, non è da me raccontargli le cose in questo modo, di solito sono un fiume in piena quando racconto le cose al mio migliore amico."Ha detto che non è fatto per legarsi alle persone, men che meno alle ragazze perché non può dare a loro quello che vorrebbero."
Sputo fuori sentendo di nuovo la sensazione che ho sentito qualche giorno fa."Gliene hai parlato? Gli hai detto che ti ha ferita?"
"Assolutamente no. Che diritto ne avrei?"
Jake appoggia una mano sul mio ginocchio."Ascolta Isla, non metto in dubbio che sia brutto ciò che ti ha detto, soprattutto per la difficoltà che hai tu a fidarti dei ragazzi. Ma credo si sia semplicemente espresso male. Non voglio giustificarlo ma è più di un mese che mi parli di voi, della vostra intesa, del picnic a Lakelag, o dei progetti di scrittura creativa. Non ti sei creata un film da sola. E' palese ci fosse qualcosa tra voi. Ed è palese ci sia ancora. Semplicemente è una persona che sarà rimasta scottata nella vita e non ha il coraggio di legarsi. Anche tu lo hai fatto per tanto tempo Isla, ti sei chiusa in te stessa precludendoti i rapporti umani."
"Ha detto che non si lega alle persone."
"Isla Ariel Roy sei la mia migliore amica da tutta la vita, ti conosco come le mie tasche. Ti servo davvero io per capire che ha detto una cazzata colossale? O ti fa comodo pensare che sia vero perché hai paura di tornare a provare qualcosa?"
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RomanceIsla Ariel Roy ha 19 anni e una vita apparentemente perfetta. Sta per partire per Stanford, dove hanno studiato i suoi genitori e anche suo fratello. Sua sorella Melody invece, "pecora nera" della famiglia, non ha voluto fare il College e dopo il l...