"Wow."
Esclama Oliver quando esco dal bagno.
Indosso un vestito nero, con i tacchi dello stesso colore.
"E questi capelli?"
Nota quando vede che li ho fatti mossi."Tutto merito del ferretto."
Esclamo facendo una giravolta su me stessa. Si alza dal letto, sistemandosi la camicia, mi accarezza il viso."Sei bellissima amore."
Sussurra terribilmente vicino alle mie labbra, sorrido, lo bacio."Anche tu."
Rispondo poi prima di baciarlo di nuovo."Isla, Oliver, dobbiamo andare!"
La voce di mia madre mi fa ridere."Stiamo scendendo!"
Mento mentre a malavoglia mi stacco dal mio ragazzo per mettermi il cappotto, Oliver si mette la giacca e insieme scendiamo di sotto. Stiamo andando a casa di nonno Eddy. Natale si fa sempre a casa nostra ma la Vigilia si fa sempre o da nonno o da Jake e quest'anno è toccato proprio al nonno.Andiamo con la macchina dei miei genitori, mamma fa addirittura sedere davanti Oliver che, come al solito, è sicuro di sé e non mostra mai un minimo di imbarazzo.
Io sono dietro con la mamma che tengo delle teglie, anche se non so bene cosa contengano. Probabilmente, come ogni anno, avranno cucinato cibo per un esercito intero.
"Eccoci qua, dammi pure tesoro, tuo nonno vorrà abbracciarti subito."
Esclama papà prendendo le teglie che avevo in mano, sorrido e lo ringrazio. Siamo i primi ad arrivare e mi piace il pensiero di poter avere il nonno tutto per me per un po' di tempo.Nonno Eddy ci vede, apre la porta prima ancora che mamma bussi.
"Ciao papà, buona Vigilia."
Esclama la mamma entrando, gli lascia un bacio veloce prima di andare in cucina."Buona Vigilia a te tesoro."
Risponde guardando quella che sarà per sempre la sua bambina, saluta mio padre e poi rivolge a me, Oliver e alle nostre mani intrecciate un sorrisetto furbo."Sei venuto a dirmi che avevo ragione?"
Guarda il mio ragazzo avvicinandosi a me per prendermi fra le sue braccia."Assolutamente si signor Davies, sono venuto a dirglielo di persona."
Nonno sorride, mentre sono ancora appoggiata alla sua spalla."Chiamami Eddy."
Allunga una mano verso il mio ragazzo che sorride e la stringe felice.
Il nonno mi prende sottobraccio, andiamo verso il divano, dice anche ad Oliver di seguirci, si mette in mezzo, appoggio ancora la testa alla sua spalla perché non sarò mai troppo grande per le coccole del nonno."Sai Oliver, non guardi più mia nipote come la guardavi al Ringraziamento."
"Ah no?"
"No mio caro, questa la volta la guardi con premura. E con la consapevolezza di amarla. E quell'amore lì, quello che ti si legge negli occhi, tienitelo stretto perché è cosa rara."
Sorrido. Tutto quello che so sull'amore me l'ha insegnato nonno Eddy e di questo gli sarò per sempre grata."Ha ragione Eddy, amo sua nipote più di qualsiasi altra cosa al mondo."
Il mio cuore fa una capriola, mi sembra impossibile che riesca davvero ad ammettere così tutto ciò che provi. E' così diverso rispetto all'Oliver schivo e silenzioso dei primi mesi, quello che aveva paura a legarsi a qualcuno."Lo so. Si vede. E sono felice che il mio tesoro più prezioso abbia finalmente qualcuno che la ami come si meriti."
-
"Se scappi ti sposo!"
Esclama Astrid."Siiiii!"
Risponde Melody facendo i salti di gioia mentre va a baciare la sua futura moglie complimentandosi con lei."Oh dai non è giusto, vi capitano i film più facili."
Si lamenta Jake."Concordo."
Gli fa eco Oliver. Stanno giocando in coppia loro due contro mia sorella e Astrid, io avevo messo in guardia il mio ragazzo sul fatto che quelle due fossero imbattibili in questo gioco ma Jake l'ha illuso dicendo che avrebbero potuto fare grandi cose insieme. L'unica grande cosa che hanno ricevuto alla fine, però, è un'imbarazzante sconfitta anche se non sembrano voler demordere.Io ne approfitto per uscire a fumare una sigaretta.
"Non si vogliono proprio arrendere è."
Esclama mio fratello raggiungendomi fuori."Conosci Jake, Oliver è come lui, la parola sconfitta non fa parte del loro vocabolario quando si parla giochi."
Ethan ride, si accende una sigaretta anche lui, andiamo a sederci sul dondolo del nonno che rimane sempre fuori, in qualsiasi stagione e fino ad ora ha resistito a qualsiasi agente climatico."Katrin e Dylan lo adorano, quando gli abbiamo detto che Oliver avrebbe festeggiato Natale con noi non stavano più nella pelle."
Amo il pensiero che i miei nipoti lo adorino così tanto."E' un essere umano meraviglioso Ethan, il migliore che abbia mai conosciuto."
"Lo so, si vede."
"Lo amo, tanto, più di quanto pensavo si potesse amare qualcuno, più di quanto possa ancora concepire in realtà."
"E' l'amore che ti capita una volta nella vita Isla e penso che nemmeno tutti, in realtà, abbiano il previlegio di provare un amore così forte, tienitelo stretto e non fartelo scappare mai. Per nessuna ragione al mondo."
Sorrido, appoggio la testa sulla spalla del mio fratellone. Credo che lui più di tutti abbia desiderato che qualcuno mi amasse come meritassi. Quando mi ha vista ridotta in quello stato per colpa di Rhys è stato malissimo, pensava che spettasse a lui proteggermi, che dovesse essere lui lì con me. Ma era già padre e marito e fargli capire che non potesse prendersi il peso di ogni cosa è stato veramente difficile ma alla fine ci sono riuscita. E' mio fratello, è stato il mio primo eroe ma è giusto che ora lo sia dei suoi figli e di sua moglie."Zia Isla vieni!"
Katrin corre fuori, Ethan stringe forte la mia mano, quella appoggiata al ginocchio e racchiude tutto qua.
"C'è Just Dance, dobbiamo giocare."
Aggiunge con veramente tanta enfasi."Eccomi eccomi, sono qua."
Rispondo alzandomi in piedi, lascio un bacio sulla guancia di Ethan e poi corro dalla mia esigente nipote."Zia Melody devi sfidare zia Isla, chi vince viene contro di me."
Katrin è veramente autoritaria, mi fa ridere."Sicuramente a scuola sai come farti rispettare è zuccherino?"
Guardo mia nipote che ride furba."Puoi dirlo forte."
Esclama Sarah, con in braccio Dylan che sta sonnecchiando. Ethan si sistema accanto a lei, sul bracciolo della poltrona."Ha preso il carattere della sua zia preferita."
Esclama Melody facendo una giravolta su sé stessa."Ti piacerebbe!"
Rispondo fingendomi offesa, scoppiano tutti a ridere, mentre mia sorella cerca di rimediare con un goffo abbraccio. Mi soffermo su Oliver, sta ridendo anche lui.Il suo sguardo si sofferma sul mio.
Mi si scalda il cuore.E no, non sono mai stata così felice in tutta la mia vita.
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Us.
RomansIsla Ariel Roy ha 19 anni e una vita apparentemente perfetta. Sta per partire per Stanford, dove hanno studiato i suoi genitori e anche suo fratello. Sua sorella Melody invece, "pecora nera" della famiglia, non ha voluto fare il College e dopo il l...