Us.

Capitolo 34.

Ultimamente Lily è veramente presa dai suoi corsi e, a parte la sera in camera, non riusciamo mai a vederci.  Così, dato che son spesso sola, quando Abigail mi ha proposto un pranzo insieme e un po' di shopping dopo sono stata ben entusiasta di accettare.

Essendo dicembre fa abbastanza freddo ma sono sicura che girare per negozi ci riscalderà. Le mie lezioni si son concluse alle due del pomeriggio, sono tornata nella mia camera per appoggiare i libri e preparare la borsa e ora sto uscendo di nuovo.

"Gli occhiali da sole in pieno dicembre solo tu."
Esclama Abby quando esco dalla palazzina del mio dormitorio.

"Ho gli occhi chiari, i raggi del sole mi danno fastidio in qualsiasi stagione."
Rispondo facendola ridere, mi da un bacio su una guancia, bacio che son felice di ricambiare, poi andiamo verso la mia macchina e poco dopo ci troviamo in un ristorantino carino vicino alle vie di negozi. 

"Devo cominciare a guardare qualche regalo di Natale, manca poco."
Esclama la mia amica versandosi un bicchiere d'acqua.

"Ti muovi in anticipo."

"Mi piace arrivare preparata e non all'ultimo momento. Poi i regali tra di noi ce li dobbiamo scambiare in anticipo e ho già un'idea tranne che per Damian, come sempre."

"Avete chiarito?"
Chiedo, non mi ha detto che hanno litigato ma ormai li conosco bene. Alza le spalle.

"Chiarito è una parolona."
Risponde bevendo un sorso d'acqua.
"Probabilmente alla prossima festa finiremo a letto insieme e fingeremo di aver risolto tutto così per l'ennesima volta."

"Come fa a bastarti tutto questo Abby? Meriti di meglio."
Sospira.

"Lo so Isla ma sono innamorata."
Le trema la voce, sono felice che finalmente parli un po', anche Lily mi ha detto che farla parlare è davvero difficile, si tiene tutto dentro senza parlarne mai a nessuno se non proprio quando è al limite. 
"E se questo è l'unico modo per averlo me lo faccio andar bene."
Prendo la sua mano, la stringe forte.

"So che è difficile dover lasciare andare chi amiamo, lo so benissimo. Ma dobbiamo, ogni tanto, pensare anche a noi stesse. Sei a pezzi Abby, guardati! Fissi il vuoto per ore, se siamo tutti insieme sembri sempre triste, non fai le tue solite battute, non partecipi alle conversazioni. Voglio bene a Damian, è mio amico come lo sei tu ma è ovvio fra i due chi è che sta male e ne sta facendo le spese. Pensaci bene Abigail, pensaci se ne vale la pena perdere te stessa per qualcuno che non sa darti altro che le briciole."
Le scende una lacrima, orgogliosa com'è l'asciuga subito, le accarezzo il dorso della mano con il pollice. 

"Mi manca il respiro se penso di dover stare senza di lui."

"Lo so tesoro, lo so. Ho fatto anche io l'errore, se così si può chiamare, di basare la mia esistenza solo su una persona. Queste cose non portano mai a niente di buono. Ne sono uscita distrutta, c'è voluto tempo, tanto tempo ma eccomi qua. La vita mi ha riservato cose bellissime. Per la prima volta sono davvero felice. Non ti dico sia stato semplice ma ti dico che ne è sicuramente valsa la pensa. Pensa se riuscissi a darti una possibilità oltre a Damian quante cose la vita potrebbe regalarti."

"Dici che da qualche parte c'è un Oliver anche per me? Magari meno incasinato ecco."
Scoppiamo a ridere.

"Si, ne sono sicura. Può anche darsi che il tuo Oliver sia Damian ma sta a lui capirlo."

"Grazie di cuore Isla, avevo bisogno di questa chiacchierata."

"Quando vuoi."
Stringe la mia mano, poi cambiamo discorso. Mi chiede di me e Oliver, sono felice quando parlo di lui. Sono felice della piega che ha preso la mia vita. Ho amici meravigliosi, un ragazzo che mi fa impazzire. E per la prima volta, dopo tanto tempo, amo di nuovo la mia vita. 

Immensamente.

-

Il pomeriggio di shopping con Abby è stato frenetico e bellissimo, non facevo dello shopping così da mesi, forse anni. Lo facevo solo con Melody e Astrid ma è davvero da tanto tempo che non lo facciamo. La mia giornata si concluderà con una cena a casa di Oliver, non ci siamo visti tutto il giorno e mi ha chiesto se mi andava di unirmi a lui e Damian che avrebbero ordinato cinese, ho detto perché no, così ora eccomi qua, fuori dal suo appartamento. Citofono ed è proprio Damian che mi apre la porta.

"Ehi."
Esclamo sorridendo, Dam mi lascia un bacio su una guancia.

"Ciao Isla, Oliver è in doccia, arriva."
Risponde quando nota che il mio sguardo è andato subito alla ricerca del mio ragazzo. Mi fa ancora strano definirlo così ma mi rende felice come mai lo sono stata prima d'ora. 
"Stavo per uscire a fumare, vuoi unirti?"
Annuisco, prendo le mie sigarette, andiamo in terrazzo.

"Sei uscita con Abby oggi vero?"
Mi chiede senza guardarmi.

"Si, è già venuta a parlarti?"

"Prima che venissi qua ho visto lei."

"Non volevo intromettermi fra di voi ma l'ho vista star così mal..."

"Hai fatto bene Isla. Non è giusto quello che c'è tra noi."
Lo guardo ma lui non guarda me. 
Sbuffa il fumo verso il cielo, guarda un punto indefinito.

"Tu la ami?"
Chiedo diretta.

"Tengo a lei."

"Non era questa la mia domanda."

"Se l'amassi sarei probabilmente andato oltre no? Tengo a lei, tengo davvero tanto a Abby ma non posso darle ciò che vuole da me."

"E allora perché non la lasci andare?"
Alza le spalle.

"Non sono capace. Non lo so. Perché lei mi piace. Mi basta quello che abbiamo."

"Ma non basta a lei che asseconda semplicemente ciò che vuoi tu."

"Lo so."

"Se tieni così tanto a lei Damian, e io so che è così, lasciala andare. Lasciala libera di trovare ciò di cui ha bisogno, lasciala libera di essere amata come merita. Avete fatto i ragazzini per tanto tempo, forse è il momento di andare oltre. Tutto qua."
Sorride malinconico, altro tiro di sigaretta, altro sbuffo di fumo verso l'alto.

Si avvicina, mi mette un braccio intorno alle spalle,  lo abbraccio.

"Grazie Isla, sei una buona amica."

"Ti voglio bene Damian."
Sussurro piano, mi stringe un po' più forte.

"Ti voglio bene anche io Isla."
Mi bacia i capelli. 

La mia vita è cambiata completamente negli ultimi mesi e me lo aspettavo, si, ma non mi aspettavo potesse essere così meravigliosa.