cavallette (215)

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Era un tranquillo pomeriggio di primavera ad Hogwarts e i malandrini si trovavano nel dormitorio. Remus stava aiutando Peter a ripassare trasfigurazione, Sirius era nel suo letto, annoiato, e giocava un po' con la bacchetta, cambiando i motivi del baldacchino e James, camicia arrotolata fino ai gomiti, guardava Lily, che si trovava nel giardino sottostante, dalla finestra. Ad un certo punto, senza essere notato da nessuno, un insetto entrò volando sopra la testa di quest'ultimo per poi andarsi a posare sul comodino di Sirius, il più vicino. Per un po' non accadde nulla, finché Padfoot, girando la testa per chiedere a Peter e Remus quanto gli mancasse, non si trovò l'animale a una decina di centimetri dalla faccia. Un urlo ruppe la quiete del momento, facendo quasi cadere James dalla finestra e spaventando Peter e Remus, il quale si ritrovò a terra prima ancora di rendersene conto. I tre malandrini si girarono subito verso l'amico per capire cosa fosse successo e, una volta notato il problema (Sirius lo stava guardando con occhi sbarrati), scoppio subito una risata collettiva, tanto che pure Peter cadde dal letto e James rischiò la vita una seconda volta. L'oggetto delle loro prese in giro ebbe un'attimo di incertezza: voleva infatti fare l'offeso, ma senza perdere di vista l'animale. Alla fine rimediò buttandosi sul letto di Peter, il più distante. Al che Remus andò a lasciargli una carezza sulla testa per tranquillizzarlo, ancora cercando di trattenere le risate, e poi prese l'insetto per portarlo fuori. «Eddai Paut, era solo una cavalletta!» disse tornando vicino al fidanzato, ancora offeso, e prendendo ad accarezzargli la schiena. «Era enorme..» tentò di giustificarsi questo. Remus sbuffò una risata. «Non ti fa nulla. Al massimo si mangiano tra di loro, ma ti assicuro che tu sei fuori pericolo». «Anche perché quando ti trasformi in Padfoot le mangi!» aggiunse Peter, che nel frattempo era tornato sul letto di Rem. A quelle parole Sirius scattò i piedi e, dopo aver urlato un “cosa?!” perfettamente udibile pure dalla rossa che intanto si era spostata dall'altra parte del giardino, corse subito in bagno a lavarsi i denti, nonostante non si trasformasse da qualche giorno. Alle parole di Peter, unite alla reazione del malandrino, i tre ragazzi scoppiarono nuovamente a ridere e una parte del cervello di Remus pensò fosse decisamente il caso che James si spostasse dalla finestra se non voleva morire giovane, soprattutto perché dubitava che avrebbe conquistato la Evans atterrandole in braccio dopo metri e metri di caduta.


Capitolo della nostra Adina nazionale perché oggi non ho tempo per scrivere, sono l'unica a odiare così tanto la fine del quadrimestre?

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