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"IN RADIO C'È UN PULCINO" gridò James.
"E IL PULCINO PIO" urlò di rimando Sirius dando corda a quello stupido del suo amico.
"SU CON NOI DORMITORIO GRIFONDORO" strillano insieme i due.
"Cose avevamo detto riguardo alle stupidaggini?" chiese Remus alzando un sopracciglio e guardandoli male.
"Che possiamo farle solo dalle 16 alle 20" disse il giovane Potter.
"E perché?" chiese il mannaro.
"Perché non possiamo disturbare di continuo gli altri studenti" ripetè il Black come se quelle parole ormai le sapesse a memoria.
"Quindi state zitti e fatemi dormire" disse Remus.
"Sei noioso" sussurrò Sirius sperando di non essere sentito.
"Scusa tanto se la luna piena è tra qualche giorno e io non posso fare nulla quindi, invece di soffrire, preferisco dormire" dichiarò il mannaro guardando male il fidanzato e andando in camera a dormire.
"Dimmi che non è lo stesso giorno in cui sono in punizione, ti prego" supplicò Sirius sgranando gli occhi.
"Non è lo stesso giorno" disse James di conseguenza.
"Serio?" domandò per sicurezza il tatuato.
"Tu mi hai detto di dirlo" disse James.
"Come farò ora?" sussurrò disperato il Black.
"Chiedi alla dolce Minnie di spostare la punizione" dichiarò come se fosse ovvio il Potter.
"E a questo punto diciamole anche che siamo animaghi illegali" ribatté Sirius guardando male.
"Di che è un giorno importante per te e Remus e che avevi preparato qualcosa" disse James prima di tornare a cantare la canzone del pulcino pio.
"Potrebbe funzionare" sussurrò Sirius sorridendo.
"Non funzionerà. Fatti la punizione e basta, io potrò resistere" disse Remus palesando la sua presenza.
"Voglio stare con te" ribatté Sirius.
"Sir, posso farcela" sussurrò il mannaro prima di baciarlo.

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