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Canzoni infinite, fotografie infinite.

Erano quasi le undici di notte quando scattai l'ultima foto del concerto dei Duplicity ad Atlantic City. Il concerto sembrò lunghissimo quella notte, e io ero davvero stanca. Quel giorno era stato pieno di eventi; il sogno su Harry, incontrare Nova, guardare i ragazzi quasi morire sulle moto, sforzarmi a stare in piscina con loro, e ora ero lì.

Una volta che il sipario si chiuse, fui sollevata perché significava che quella giornata era davvero terminata.

Abbassai la fotocamera mentre il pubblico urlava da dietro le transenne nell'intera arena. Ancora una volta avevano fatto un concerto incredibile, e avevo scattato delle ottime foto.

Camminai nel backstage, pronta per andare a dormire in quel bellissimo letto. Afferrai il mio telefono e misi la mia borsa sulla spalla, pronta ad andarmene. Nel momento in cui aprì la porta incontrai i Duplicity camminare verso i loro camerini.

Niall ghignò nel momento in cui mi vide, avvicinandosi e afferrando i miei fianchi.

"Verrai al bar stanotte tesoro." La sua fronte toccava la mia finché io feci un passo indietro e lui staccò le mani dai miei fianchi.

"No." Scossi la testa.

Guardai oltre la spalla di Niall, per un secondo i miei occhi incontrarono quelli di Harry. Nel momento in cui lui se ne accorse entrò nel suo camerino chiudendo la porta.

"E perché?"

"Sono stanca." Dissi mentre gli altri entravano nei loro camerini.

"Allora datti una svegliata." Mi persuase.

"Davvero non mi va." Scossi di nuovo la testa, l'idea mi rendeva nervosa.

Mi fece un sorriso sadico. Non sapevo come interpretarlo, ma sapevo che dovevo andarmene.

"Sai Aven, sarà meglio se inizi ad abituarti a stare con noi se vuoi che questo tour sia più facile per te." Disse quasi in un sussurro, mi irrigidì perché non me lo aspettavo da lui.

"S-Sto cercando di abituarmi a tutto." Mormorai in difesa, sapendo di non star camminando di proposito sui loro piedi.

"Ma," I suoi occhi mi guardarono dall'alto al basso. "Continui ad essere terrificata da cosa hai visto. Quindi se magari riuscissi a superarlo...le cose sarebbero più facili."

Parlò con una voce infausta che era piena di manipolazione. Mi stavo ricredendo, perché mi aspettavo quello più da Harry che da lui. Niall e io non eravamo migliori amici ma mi era sempre sembrato quello più amichevole. Ma quelle parole mi stavano facendo pensare che fosse diverso da come lo avevo dipinto.

Non potevo fidarmi di nessuno.

"Mi stai minacciando?" Sussurrai timidamente.

Sorrise di più, guardandomi dall'alto al basso un ultima volta.

"Ci vediamo più tardi." Mi superò, entrando nel suo camerino dietro di me mentre io rimani immobile.

Chiusi gli occhi miseramente, sentendomi di nuovo sconfitta. Lo sentì chiudere la porta, lasciandomi da sola nel corridoio. Sentivo le emozioni pungere nei miei occhi e giungere al mio naso, ma non potevo piangere lì.

Tirai su con il naso e mi trattenni, uscendo dall'area dei camerini. La paura bruciava nel mio petto che non riuscivo nemmeno a ricordare la mia vita prima del tour. Avevo mesi e mesi da superare, ma non ero sicura che ci sarei riuscita.

Corsi fuori dal backstage per tornare in hotel. Chiamai un taxi che mi venne a prendere entro pochi minuti. Il viaggio dalla lobby alla mia stanza sembrò durate anni, quando entrai nella mia stanza scoppiai.

Duplicity •Traduzione•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora