Miami Beach— la nostra prossima fermata.
Quando arrivarono le 4:30, mi alzai e iniziai a prepararmi per salire sul bus. Mi ero svegliata più presto del solito perché volevo andarmene prima che si svegliassero i ragazzi. Quindi afferrai tutte le mie borse, mi lavai e vestii. Avevo pianificato di andarmene prima di loro perché davvero volevo rimanere sola. Ero esausta da tutto quello che era successo in Daytona, avevo bisogno di mettere i miei pensieri in ordine.
Inoltre stavo cercando di evitare Harry, perché essendo totalmente sobria avevo valutato tutti i nostri problemi. Avevo bisogno di un po' di tempo per elaborare le cose. L'orsetto era qualcosa che mi aveva scioccato, significava molto per me il fatto che aveva rivalutato i suoi principi per rendermi felice. Ma dovevo mettere da parte quei sentimenti e guardare le cose chiaramente.
Quando salii sul mio bus, andai dritta nel mio letto a castello. Tenni l'orsetto con me.
Il tragitto tra Daytona e Miami non era lunghissimo, in confronto ad altri viaggi che avevamo fatto. Erano una cosa come 4 ore di viaggio, che sarebbero passate velocemente se avessi dormito.
Entrando nel nuovo hotel, realizzai che c'erano ancora persone simili a quelle di Daytona. Era il primo weekend di luglio, le spiagge della Florida erano piene di ragazzi. Continuavo a pensare che Daytona fosse stata da pazzi, ma anche quell'hotel era pieno di ragazzi in costume.
C'era una grande differenza in quell'hotel— Niall e Harry non dormivano lì.
Quando arrivai, capii velocemente che Louis e Liam erano gli unici ad essere scesi dal bus. Quando scesero, il bus ripartì con Niall e Harry ancora al suo interno. Quando lo notai, chiesi immediatamente a Louis dove stessero andando.
Mi disse che entrambi avevano un appartamento in Miami, quindi avrebbero vissuto lì per i successivi due giorni. Ma Harry aveva chiesto a Louis di controllare la mia stanza d'hotel e assicurarsi che io fossi stata al sicuro. Era strano come non avessimo parlato dalla notte prima, era colpa mia per una volta.
Dopo che Louis controllò la mia stanza, mi rilassai fino al soundcheck. La stanza era fantastica. Il letto era bianco, i muri blu pallido, ma la mia parte preferita era il balcone che dava sulle spiagge. Era una delle viste migliori che avessi mai potuto ammirare, mi tirava su di morale.
Prima del soundcheck mangiai, e chiamai mia nonna e Marissa. Era tutto uguale con mia nonna, ma Marissa aveva parlato per tutto il tempo del lavoro che aveva ricevuto ad uno studio legale. Ero davvero fiera di lei, ma anche confusa di come cavolo avesse fatto ad averlo. Da quanto sapevo, li studi legali avevano un atmosfera davvero seria. Lei era una molto vivace e poco professionale, ma ero fiera delle sue conquiste. Stavo per dirle quello che era successo a Daytona, ma dopo il suo racconto non ne avevo tempo. Ero sorpresa che non avesse visto nulla su internet.
Il soundcheck come sempre era volato via in uno schiocco di dita. Non avevo scattato tantissime foto. Avevo passato la maggior parte del tempo nel mio camerino, editando le foto. Era una giornata calma per me, non avevo parlato quasi con nessuno. Harry era davvero distante, non aveva cercato di parlarmi o addirittura guardarmi. Non sapevo come le cose tra di noi fossero—il giorno prima era stato pieno di avvenimenti.
Quando il vero concerto iniziò, aprirono la cupola dell'arena. Era una cosa nuova, avevo scattato foto diverse rispetto al solito. Il cielo rendeva i ragazzi ancora più belli, aveva dato una luce totalmente diversa al concerto. Era la prima volta che riuscivo a vedere i volti della folla, tutti li amavano. Mi chiedevo cosa le persone pensassero del viso si Harry, aveva i punti e dei graffi. Non aveva detto nulla, era rimasto nel mistero.
Mentre la notte fonda si avvicinava, il concerto giunse al termine. La folla non voleva che se ne andassero, erano davvero esaltati per i Duplicity. Ma sfortunatamente per loro, se ne andarono quando la notte cadde sulle spiagge di Miami. Guardai un'ultima volta il cielo. Era nuvoloso, forse avrebbe piovuto dopo. Avevo pianificato di editare altre foto e finire la mia giornata con un film, magari avrei fatto qualcosa di pazzo come ordinare la cena in stanza. Harry non era nell'hotel, quindi ero sicura che non mi avrebbe cercata finché non avrebbe avuto un altro incarico per me.
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Duplicity •Traduzione•
Fanfic"Fumare fa male, sai." La voce placida parlò dal lontano angolo buio, non si vedeva altro che una sagoma alta e il bagliore arancione di una sigaretta tra quelle labbra alla ciliegia. "È l'ultimo dei miei problemi." Mormorai con la mia sigaretta tra...