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Harry Styles

"Shh..."

"Gira a sinistra..."

"Tenete le teste basse."

"Non attirate fottuta attenzione..."

"Non abbiamo molto tempo."

Rigido, mi sentivo rigido come se non riuscissi a muovermi. Aprii gli occhi per vedere solo qualcosa di sfocato. I miei muscoli erano contratti, la mia gola secca. Avevo mal di testa. Non riuscivo ad ingurgitare. Gli occhi mi facevano male. La pancia mi faceva male. Ero stanco. Perché ero così stanco?

"Gira a destra, qui..."

Aprii dolosamente gli occhi, vedendo la stessa sfocatura. Questa volta, mi concentrai sulle luci bianche che vedevo. Una luce dopo l'altra sopra di me, come se il soffitto si muovesse. O io mi stavo muovendo. Iniziai a riconoscere una vibrazione sotto la schiena e dei passi intorno a me. Con la mente annebbiata, capii che ero definitivamente io a muovermi.

"Teste abbassate!" Sentii qualcuno sussurrare.

Grugnii, muovendo le spalle e sentendo dolore. Cercai di fare un respiro profondo ma non funzionò. C'era qualcosa sulla mia bocca, a coprirla. Mi permetteva di respirare meglio.

"Si sta svegliando" Una voce in panico.

"Dobbiamo affrettarci allora..."

Aprii di nuovo gli occhi cercando di concentrarmi. La mia vista divenne più chiara. Vidi nuovamente le luci sul soffitto. Ma quando mi concentrai di più iniziai a vedere due persone al mio fianco. Erano nella mia visuale, significava che si stavano muovendo con me.

Significando che stavano muovendo me.

"Riesci a sentirmi?" Vidi una testa abbassarsi verso di me.

Potevo sentirli, ma non riuscivo ancora a parlare.

"Se riesci a sentirmi, Harry. Devi rimanere in silenzio finché non siamo al sicuro."

Tutto quello che feci fu sbattere le palpebre, cercando di abituarmi a quello che stavo vedendo in modo da capire chi mi stesse parlando. Il mio cervello era offuscato, continuavo a dimenticare cosa stava succedendo. Volevo solo dormire. Ero stanco.

Grugnii ancora, mandando le due persone ancora più in panico.

"Zittiscilo!"

"Non posso!"

Sbattendo ancora le palpebre, i miei occhi iniziarono a mettere in chiaro cosa c'era intorno a me. Le due persone al mio fianco erano vestite con camici blu; mascherine sulle loro bocche e cuffie sulle loro teste.

Stavo entrando in chirurgia?

Incidente stradale. Ero stato coinvolto in un incidente stradale.

Chiusi gli occhi e tentai di respirare nonostante il disconforto, capendo che mi stavano trasportando nel corridoio dell'ospedale. Non riaprii gli occhi finché non ci fermammo, vidi due dottori lì che aspettavano attendere per procedere.

Sentendo l'ascensore suonare, tornammo a muoverci, entrandoci. Mossi le mie spalle rigide cercando di svegliarmi, mi sembrava di aver dormito per cent'anni. Grugnii, ero così scomodo. Sentii le porte dell'ascensore chiudersi.

La maschera dell'ossigeno venne improvvisamente sollevata dal mio viso, subito dopo sentii degli schiaffetti sulla guancia.

"Harry! Ho bisogno che ti svegli e che mi ascolti!" La stessa voce si avvicinò al mio viso, una mano stringeva le mie guance facendomi arricciare le labbra.

Duplicity •Traduzione•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora