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Harry Styles

"Che ore sono?" Niall chiese, fissando il sole come se potesse capirlo dalla sua posizione nel cielo. Gli occhiali da sole neri sul suo viso, cappuccio alzato sulla testa bionda.

Louis guardò il suo orologio digitale, "4:29."

"Solo sedici minuti per prepararci." Liam lasciò cadere il borsone nero, accovacciandosi per aprirlo.

Con gli occhiali da sole avanti ai miei occhi, guardai il sole. La mia pelle stava bollendo sotto quei vestiti neri. C'era una leggera brezza li sul tetto, mi rendeva più facile gestire il caldo ma continuavo a sudare come un verginello in un sex shop.

"Muoviamoci con questa merda..." Niall mormorò.

Niall era stato parecchio...stronzo quel giorno. Era normale durante la mattina e la colazione, ma dopo di che qualcosa era cambiato. Avevo a malapena parlato con lui, considerando che ero uscito per incontrare Malikai. Da quando ero tornato ed eravamo usciti per la rapina, era stato scontroso. Non mi guardava, e quando lo faceva era uno sguardo pietrificante. Non avevo fatto niente, quindi forse era solo il suo hangover.

La rapina di quel giorno non era in banca ma in un museo. Immagino faccia più scena. Noi quattro eravamo sul tetto, e quello che dovevamo fare non sarebbe stato facile.

Il museo era chiuso quel giorno, dandoci un accesso più semplice per essere fuori e dentro.

Dovevamo rubare degli anelli— di solito Liam riceveva i dettagli da Malikai, io mi presentavo e basta. Rubare gioielli faceva molto James Bond incontra Oceans 8 per noi. Preferivo molto di più rapinare banca, ma come al solito, a chi importava cosa io pensassi? Rubare un anello sembrava più facile che rubare milioni di banconote, ma niente è mai come sembra.

Quello che rendeva il tutto complicato era che uno di noi doveva calarsi da una finestra sul tetto. Non sarebbe stato semplice, specialmente perché non avevamo ancora deciso chi sarebbe stato il fortunato bastardo che si sarebbe davvero calato. Ce ne serviva solo uno. Gli altri tre dovevano solo controllare le sospensioni e assicurarsi che quello all'interno risalisse.

Quindi eravamo lì, indossavamo tutti le stesse felpe nere e una bandana del medesimo colore era intorno ai nostri colli, successivamente sarebbero state spostate intorno ai nostri visi.

Circondavamo tutti un rettangolo del grattacielo. Indossavamo persino dei guanti neri in latex, ecco quanto professionali fossimo. Eravamo molto in alto, quindi solo un potenziale elicottero avrebbe potuto vederci.

Aven era giù in strada, seduta pazientemente nell'auto con il motore acceso. Non avrebbe guidato durante la fuga, solo se le cose sarebbero andate terribilmente e non avremmo avuto il tempo di cambiare sedili. Non era mai successo prima. Le avevo lasciato un arma che poteva usare per difendersi, ma nessuno avrebbe dovuto importunarla.

"Okay ragazzi, diamoci una mossa." Liam iniziò a preparare li attrezzi; un'imbracatura nera, una macchina sospensiva, un computer, un taglia vetri, cavi, etc. "Quindi apriamo questa finestra, caliamo uno di voi giù, bloccandolo sopra la gigantesca scatola in vetro che contiene l'anello. Userete il taglia vetri per tagliare un buco di dimensioni umane in modo da poter entrare nella scatola, prendete l'anello e risalite."

"Quindi chi è il fortunato che entrerà?" Niall chiese, le mani in tasca mentre si guardava intorno.

"Io voto Niall." Parlai immediatamente.

"Cosa?" Fece scattare la testa verso di me.

"Sei tu il borseggiatore, dobbiamo entrare nella scatola per rubare." Feci spallucce.

Duplicity •Traduzione•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora