Avevo bevuto troppo
Seduta sul divano dell'attico, la musica rock suonava tra le pareti. I miei occhi erano leggermente pesanti, ero definitivamente ubriaca ma almeno non pensavo.
Il drink nella mia mano, i miei occhi rimasero sul pavimento finché non vidi delle converse nere. Alzai la testa vedendo Harry torreggiarmi, era stato ricucito. Si era cambiato la maglia e indossava una camicia rossa.
Aveva una cicatrice di tre centimetri sulla guancia, un'altra orizzontale sul naso, tra le sopracciglia. Sotto i suoi occhi c'erano dei lividi. Le sue labbra alla ciliegia avevano un taglio.
"Be' guardati." Parlai prima di pensare, fissandolo.
Immediatamente aggrottò le sopracciglia.
"Sei ubriaca?" Disse sentendo il mio tono di voce.
"Brilla, si." Annuii.
"Capisci che devi venire con noi allo scambio per scattare le foto, giusto?" Era un po' scioccato.
"Mhmm." Mugugnai, girando la testa per afferrare la mia macchina fotografica. "Eccola."
"Quanto hai bevuto?" Strinsi il pollice e l'indice insieme.
"Solo un po'." Dissi, stringendo gli occhi.
Lui strinse la mascella e girò la testa verso i ragazzi al bar.
"Niall perché l'hai fatta finire in queste fottute condizioni?" Disse come se loro fossero i miei babysitter.
"Non sono la sua tata, testa di cazzo." Niall scosse la testa.
"È ubriaca." Rispose sopra la musica, incazzato con loro e me.
"Quindi? Lascia che si diverta." Niall girò la testa verso Louis e Liam dall'altro lato del bar, bevendo i loro drink.
"Già Harry, lascia che mi diverta." Dissi d'accordo con Niall, portando il bicchiere rosso alle labbra.
Lui alzò li occhi al cielo e afferrò il bicchiere, aggrottai le sopracciglia.
"Harry." Dissi mentre lui guardava all'interno del bicchiere.
"Cosa è?" Lo annusò, immediatamente spalancò li occhi. "Aven è vodka liscia?"
Risi inclinando la testa, chiudendo gli occhi.
"Cazzo Av," Potevo sentire la frustrazione nella sua voce. "Non c'è modo che tu possa venire al carnevale così."
"Chi l'ha detto?" Aprii gli occhi alzando la testa.
"Scommetto che non riesci nemmeno a camminare." Scosse la testa.
Mi alzai accettando la sfida. Tutto immediatamente iniziò a girare. Affrontai le vertigini camminando in modo dritto.
Mi girai da un paio di metri con un sorriso, toccandomi le cosce.
"Posso camminare, signorino." Dissi.
Lui alzò gli occhi al cielo afferrando la mia macchina fotografica.
"Va bene, allora andiamo." Mormorò, i ragazzi si stavano già avvicinando all'ascensore.
Corsi verso l'ascensore cliccando il tasto. Ero ancora in costume e pantaloncini. Era quasi notte, ma in Florida era estate e faceva un caldo tremendo.
Le porte si aprirono quasi immediatamente, entrai. Mi girai posando la schiena contro il muro, inarcando i fianchi.
Niall fu il primo ad entrare con un bicchiere in mano, guardando la mia posizione e sorridendo. Sapeva che fossi ubriaca.
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Duplicity •Traduzione•
Fanfiction"Fumare fa male, sai." La voce placida parlò dal lontano angolo buio, non si vedeva altro che una sagoma alta e il bagliore arancione di una sigaretta tra quelle labbra alla ciliegia. "È l'ultimo dei miei problemi." Mormorai con la mia sigaretta tra...